Rimango negli anni d'oro del mondiale marche con qualche Ford Mk II.
Inizio doverosamente con il Mebetoys A24 del 1968. Che meraviglia quelle quattro sport prototipo uscite tutte insieme! La Chaparral, la Porsche 910, questa mk II e la P4 (l'unica che mi manca, avevo già il Mercury...).
Purtroppo nessuna delle mie sport dell'epoca è riuscita ad evitare elaborazioni e trasformazioni varie in versioni "fedeli". Questa Ford è diventata ovviamente la vincente a Le Mans 1966, con il risultato che vedete...
E' in progetto il recupero e la trasformazione nella n.7 di Graham Hill e Brian Muir perchè l'unica di un colore disponibile nella gamma Mebetoys di allora, anche se raro.
ps Si aprirebbero anche le portiere se non fossero bloccate dai vetri.

Nel 1991 Bang presentò la sua mk II in molte versioni. Ecco la n. 2 vincente, la n. 1 seconda classificata e la n. 3 ritirata, ma partita in pole. Cofano motore apribile, retaggio degli anni '60.

Infine nel 2018 è arrivato questo Spark, che però si riferisce alla vincente alla 24 ore di Daytona del 1966, differente dalla Le Mans in molti particolari.

Chiudo con le solite foto di famiglia.

Un bel confronto con le tue Ford GT40 MK II; avevi eseguito una buona elaborazione del Mebetoys. Nel confronto credo venga confermata la non troppo buona qualità del modello/i della Bang, le cui linee mi erano subito apparse un po' troppo squadrate, soprattutto per quanto concerne il cofano anteriore e il pacchetto abitacolo parabrezza. Più fedeli per me le linee del più anziano Mebetoys di vent'anni prima. Il modello della Spark fa storia a se, il confronto con quest'ultimo va ovviamente a suo favore. Mancherebbero i modelli della IXO e della Minichamps. Quello della IXO è stato poi ripreso per il fare modello d'edicola, e tutto sommato fa la sua figura.

E' un thread interessantissimo,ti fà tornare indietro nel tempo, ti affina l'occhio, migliora il senso critico...grande idea e eccellente svolgimento, grazie a tutti!!!

Ecco il Minichamps, ottimo modello che regge benissimo il confronto con lo Spark. Bisogna puntualizzare il fatto che è dotata di cofano apribile.
C'è anche il Mebetoys, in una delle sue livree originali; non me ne voglia Marco, di cui ho apprezzato la sua trasformazione, ma è solo per "par condicio".

E a questo punto inserisco alcune delle mie di brand diverso dai vostri. La MKII #6 della 24 ore di Le Mans 1966 blu metallizzato con fiamme gialle è un modello IXO. Le altre due sono modelli usciti a suo tempo in due raccolte diverse nelle edicole francesi, la #2 nera Winner Le Mans 1966 appartiene alla prima raccolta, la #3 rossa, sempre della 24 L.M. 1966 uscì con una seconda raccolta sempre dedicata alla famosa gara francese. Molto probabile che i modelli d'edicola provengano dallo stampo IXO. Le foto non sono bellissime, fatte in fretta con lo smartphone non di ultimissima generazione.

Porsche 912-911 - realizzazioni di Politoys, Mebetoys, Minichamps.

Questa è una variante con i fendinebbia. Non tutte le 911, di Minichamps, hanno avuto i fendinebbia.

Porsche 911 Turbo. Interpretata da Solido e da Minichamps. Due eccellenze con quasi quarant'anni di differenza.

Innanzitutto grazie a Zapatero e a Giuseppe! E grazie anche ad Andrea che ha postato il Mebetoys proprio nella livrea originale del mio.

Ora mantengo la minaccia di qualche giorno fa nel wip del bib e, anche se non siete stati bravi, vi confronto il mio pasticcetto su di un vecchio Mebetoys con un moderno e rutilante TSM.
Intanto le foto degli originali, la Chaparral 2F telaio 002 che conquistò la pole alla 1000 km di Monza del 1967, ma si ritirò, e la gemella con numero di telaio 001 che finalmente arrivò al traguardo e in prima posizione nell'ultima gara a Brands Hatch di quel Campionato Internazionale Costruttori.es
Apparentemente uguali, le due vetture hanno invece diverse differenze che dovrebbero essere riportate anche nei due modellini.

Ed ora i due modelli:
Il Mebetoys reca il numero di catalogo A-23 ed uscì nel 1968. Notevole, secondo me, l'ingegnerizzazione del modello, ricco di particolari apribili e di dettagli aggiunti e dal costo tutto sommato contenuto rispetto alla concorrenza di allora di 1000 £. Non fedelissima la linea, che probabilmente subì qualche compromesso per via dei numerosi dettagli che dovevano colpire la fantasia dei bambini, ma per me la migliore delle numerose riproduzioni di questa vettura di allora, a parte il solito Solido, certamente superiore come fedeltà di riproduzione, ma meno ricco di aperture e che comunque riproduce una versione diversa, quella con l'apertura asimmetrica sul frontale, che debuttò al Nurburgring. La decorazione originale era simile a quella vera, ma non identica, con diverse "licenze" sia nella decals che nei colori, ma credo che fosse ispirata proprio alla gara di Monza, a due passi dalla sede della Mebetoys.
Il TSM reca il numero di catalogo TSM 114315 ed uscì nel 2017. E' in resina, ovviamente molto più fedele e non ha particolari apribili. Riproduce la vincente alla 6 ore di Brands Hatch, ma certi particolari, come i bordi bianchi della carenatura dei fari e dei finestrini laterali, non trovano riscontro nella realtà.

Un giochino da settimana enigmistica, la caccia alle differenze tra i due modelli:
-la più evidente è la presa d'aria sulla parte destra del frontale presente a Brands Hatch, ma non a Monza. Le configurazioni principali della 2F furono tre, quella del debutto a Daytona, senza presa d'aria e senza sfogo sul frontale, ma con due aperture nello specchio di coda, che sparirono subito, quella con lo sfogo di Sebring, che si mantenne fino alla Targa Florio, e quella con la presa d'aria, che arrivò al Nurburgring.
-le differenze delle decals, compresa le targhe.
-i supporti dell'alettone, neri a Monza e bianchi a Brands Hatch.
-i gallettoni, alluminio a Monza e neri a Brands Hatch.
-il pannello posteriore, alluminio a Monza e nero a Brands Hatch.
-le luci di illuminazione dei numeri laterali, due per lato a Monza e una per lato a Brands Hatch.
-la parziale copertura dei fari anteriori a Monza.
Sia a Monza che a Brands Hatch erano presenti due riporti sui due spigoli anteriori , che si intravedono appena in alcune foto della vera. Il TSM li ha, sul Mebetoys li ho dimenticati.

La differente altezza dei fanali posteriori è dovuta invece ad un errore del Mebetoys, in cui è eccessiva. L'obsoleto si prende una piccola rivincita nel retrovisore carenato sul tetto, aperto mentre sul TSM è chiuso.

Non so se a questo punto c'è ancora qualcuno sveglio...

Per una comparazione più genuina vi sottopongo la mia Chaparral/Mebetoys in condizioni originali, in cui appare molto meno raffinata di quella di Marco.