Io li metterei a vita a pulire i treni............

http://palermo.repubblica.it/cronaca/20 ... 144362096/

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/07/18/news/siracusa_treno_storico_del_barocco_danneggiato_dai_vandali-144362096/

Be dai , io non la farei così grave ..............................................
infatti , col ragionamento vostro che dovremo dire quando sti ragazzi taggano i treni in servizio di tutti i giorni , che essendo appunto treni in servizio sono molto più importanti delle 100 porte di 100 anni fà ??
Siamo nel 2016 , i tag non sono più scandalosi come ai tempi vostri.

ML

Se poi, finita " l'opera d'arte" uno di questi finisce travolto da un treno di passaggio o folgorato dall'alta tensione, tutti a gridare un artista in meno e maledette ferrovie.

mah...

Armando

Io gli farei pagare qualsiasi danno che arrecano a cose di proprietà altrui.
O puliscono loro con la lingua oppure pulisce il tutto una ditta specializzata e la pagano gli autori di queste schifezze.
P.S. Se volete graffittare qualòcosa fatelo sui muri di camera vostra.

.

Sistema Singapore (ho scoperto che succede lì): qualche mese di galera con in mezzo alcuni colpi di canna di bambù da 10 mm ben bagnata calati sul popò nudo...
Bisogna bagnare la canna altrimenti perde elasticità, si fa più fatica a menare e può rompersi...

Nessuno li becca perchè non c'è la voglia o il tempo di tenere d'occhio e andare a scovare questi vandali con pretese artistiche.
Senza pensare ai castighi della santa inquisizione o per essere più attuali ai metodi stile Erdogan, sarebbe forse sufficiente far pagare i danni a suon di quattrini....è risaputo che quando si tocca il portafoglio le cose si sistemano alla svelta. Se poi deve pagare papà perchè lo stronzetto è minorenne chissà che una successiva "seduta domestica a suon di urla e ceffoni" non lo convinca ulteriormente a dedicarsi a qualcosa di più interessante e utile.

Sicuramente i genitori direbbero :
" impossibile mio figlio non fa queste cose vi sbagliate di sicuro "
Se no qualche giudice :
" ma sono ragazzi "