Stanga-Tibb ha scritto:
Ottima documentazione, grazie a tutti!
Di che libro si tratta? per caso è il famoso atlante delle elettrificazioni in Italia, o qualcosa del genere, opera incompiuta?
Per inciso si capisce bene come mai i mezzi trifase dovevano circolare sempre con ambedue i trolley alzati, per avere il contatto durante l'attraversamento dello scambio (e oltre al contatto, penso io, anche parecchi corti!)... oppure più volentieri passavano a archetti abbassati!!!!
Alessandro
Il libro è "Trazione Elettrica" vol.III C.I.F.I. 1964
In esso, al capitolo 58 c'è scritto:
"Le attrezzature degli scambi debbono essere tali che:
- il transito dei locomotori sotto gli scambi avviene senza riduzione della velocità ammessa per la linea e senza interruzione della corrente asorbita;
- ogni archetto di presa di corrente non si avvicini troppo al filo più prossimo di fase diversa, per evitare corto circuiti;
- ogni archetto debba sempre essere guidato da almeno un filo per evitarne la fuoriuscita;
- la zona di contatto tra filo e stisciante dell'archetto non debba andare normalmente oltre 20 cm da un lato e dall'altro della mezzeria dell'archetto stesso.
In corrispondenza degli scambi trifasi la linea non è elastica: essa è fissata rigidamente agli isolatori, senza intelaiatura a maglia, e non cede quindi sotto la spinta degli archetti.
ecc. ecc.