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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: giovedì 21 luglio 2022, 6:56 
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Iscritto il: martedì 21 marzo 2017, 12:08
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Brenner,
prima di tutto cerca di scrivere correttamente i nomi degli interlocutori.
Poi cerca di non far finta di non capire.
Sei tu che dici che tutto è soggettivo. I miei riferimenti sono la realtà. Se, ad esempio, nella realtà le locomotive si fermano mantenendo le luci accese, io cerco di riprodurre lo stesso comportamento sul mio plastico, comportamento chiaramente non soggettivo (come cerchi di far passare tu).
Poi tu sei liberissimo di far funzionare i tuoi treni in analogico con tutti i limiti intrinseci a questa tecnologia e se ti va bene così, buon per te.
Ma perché non essere onesti ed accettare che il DCC ha una serie di vantaggi rispetto all'analogico. Il mondo sta girando tutto verso il digitale e non aspetta nessuno.
Quali sono poi i motivi per i quali non avresti mai scelto il digitale?

Buon plastico anche a te.
Allegaci qualche immagine del tuo plastico (grazie).


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: giovedì 21 luglio 2022, 18:05 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 13:02
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Bravo" ETSERO".,avevo digitato male scusami,;..ora hai capito...io sono liberissimo quindi è inutile che continui ad insistere con le tue convinzioni digitali e tenti di distogliermi dalle mie scelte.
A me non piace...a te si.
Fine della discussione....
Io non devo mostrarti nulla se permetti...mostra il tuo se proprio ci tieni ma non a me.
Di come va il mondo sinceramente non interessa..io..ripeto ho le mie idee e le porto avanti per convinzione e non perché nella massa fanno tutti la stessa cosa.
Sarebbe come convincerti a passare all analogico.

Saluti sempre accesi ( contento?)

Brenner


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: giovedì 21 luglio 2022, 18:20 
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Tanto per mettere zizzania, :P :mrgreen: il digitale senza la necessaria parte elettromeccanica non serve a nulla, per fare qualsiasi cosa.
Di entrambi sono il loro padrone da decenni, non l'opposto.
E se l'elettronica non serve non l'ho mai messa: inutile complicazione, nello specifico per la manutenzione.
Ovviamente se montavo anche l'elettronica guadagnavo il doppio (ma poi il telefono suonava a me); ora che però pago io, metto solo quello che mi serve quando mi serve, però l'elettromeccanica è cablata pronta per l'elettronica: non si sa mai che "impazzisca". :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Quindi i gusti son gusti, ma le "modernità" al silicio di solito piacciono a chi non è padrone: tanti tecnici, poi di fronte al vero problema calano le braghe (anche ireri sera mi stavano rovinando la cena :? ).


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: venerdì 22 luglio 2022, 12:24 
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Iscritto il: martedì 21 marzo 2017, 12:08
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Beh.., sul mio plastico, tutto in DCC (trazione, deviatoi, segnali, PL, annunci in stazione e altro) e gestito dal PC non c'è nemmeno un relé.
E funziona tutto da anni.


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: venerdì 22 luglio 2022, 16:18 
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Mi ero dimenticato le schede di gestione dei segnali e poiché il corretto segnalamento è una mia fissa (probabilmente dovuto al mio passato da macchinista e da dirigente movimento…) ha richiesto abbastanza impegno anche nella riproduzione degli aspetti propri delle varie reti che sul mio plastico ho riprodotto.

Per la tratta FS le schede di gestione dei 5 segnali (non ancora installati perchè la zona FS non è ancora terminata) sono già incorporate nella piastra dell’ACEI e funzionanti, gestiranno 5 segnali di protezione dell’interconnessione, tutti di 1^ cat con accoppiato il segnale di avviso.

Immagine

Per la tratta OBB, a binario unico, sulla piastra dell’ACEI è integrato il comando dei 2 segnali di 1^ cat accoppiati ma solo per il comando di base. Per la gestione completa del segnale ho installato in prossimità dei segnali stessi una schedina opportunamente cablata che in uno considera solo le condizioni di blocco della successiva sezione di BA mentre nell’altro, che protegge un bivio, gestisce sia gli aspetti per il corretto tracciato sia quelli per la deviata. I segnali sono Krois.
Via libera con avviso di via impedita:

Immagine

Immagine

Via libera a 60 km/h (deviata) con avviso di via impedita:

Immagine

Immagine

Nella tratta SBB ho installato due segnali, per il binario di sinistra e di destra, dentro la galleria ma sono scenici perché si vedono bene d’infilata dall’imbocco.

Immagine

Quello di sinistra è di protezione di un bivio e di avviso per il successivo che protegge un altro bivio quindi gli aspetti sia del segnale di 1^ cat che dell’avviso sono molteplici.
Quello di destra è un segnale di avviso puro ma di un segnale di protezione di una deviata quindi può presentare aspetti diversi…
Via impedita a sinistra e avviso di via impedita a destra:

Immagine

Questa la loro scheda di gestione abbastanza complessa con ben 16 fili per le condizioni in ingresso e 11 fili in uscita per il comando dei segnali.

Immagine

Nella tratta BLS ci sono due ponti segnali autocostruiti con segnalamento per la circolazione banalizzata e sotto ognuno è installata la scheda di gestione che prende le condizioni dall’orientamento del blocco e dalle condizioni delle sezioni di BA realizzando gli opportuni aspetti.
Questa è una sezione normale di linea… via libera con avviso di via libera a sinistra e via impedita a destra:

Immagine

e posta sotto c'è la scheda di gestione:

Immagine

Mentre qui il segnale di sinistra è a protezione di una deviata e a seconda dell’itinerario, corretto tracciato o deviata, predispone gli aspetti.
Qui è a via libera a 60 km/h per la deviata con avviso di via impedita. A destra via impedita:

Immagine

Tutti i segnali di 1^cat. hanno il loro pedale di occupazione sotto di essi... :wink:

Mancano ancora: 1 ponte segnali SBB per due segnali di avviso puri, 2 segnali di 1^cat accoppiati e 2 segnali di avviso puri sulla tratta DB, 4 segnali di 1^ cat accoppiati sulla tratta SNCF… e da fare le loro schede di gestione... ne ho ancora un po’ da divertirmi… :lol:

Tanti fili è bello !!! :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: venerdì 22 luglio 2022, 21:20 
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. :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: venerdì 22 luglio 2022, 23:30 
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Adesso vi metto in crisi :lol: :lol: :lol:

Il bravo Tz (come altri) non usa elettronica programmabile, ma usa elettronica cablata.
Spudoratamente ha tribolato parecchio di più ... ma a lui è piaciuto così.
Come ho già deto altre volte, usare elettronica, di qualsiasi tipo, fa aumentare il numero dei fili, non dininuire; ma con l'elettronica programmabilesi fanno cose che con altri sistemi sono di fatto non possibili.

Vedete, c'è un piccolo problema di conoscenza, chi non è del mestiere pensa che per programamre automazione bisogna utilizzare criptici linguaggi informatici, per nulla vero!
Si può fare anche così se si vuole impazzire*, ma da ormai 50 anni ci sono linguaggi di programmazione grafici simili a uno schema di cablaggio, giusto perchè tali sistemi erano e sono destinati ad elettricisti ed elettronici (un programmatore non è necessario sappia di elettrotecnica e quindi di elettronica, anzi di fatto meno ne sa meglio è**).
I primitivi linguaggi a lista di istruzioni oggi in alcuni ambiti sono vietati, come i linguaggi puramente informatici.
I linguaggi informatici hanno il difetto di non essere esattamente ripetivi e con tempi di risposta non costanti, cose fondamentali in automazione.
Certo che se uno è rimasto alla programmazione in assembler in esadecimale ... il problema è lui.

Purtroppo i programmi tipo Train Control o Rocrail sono scritti da informatici che conoscono bene i data base, ma nulla di altri sistemi nati apposta per fare automazione di ogni tipo (va beh poi Siemens con i suoi sisteni step 5 e 7 basati sul linguaggio pascal si sono complicati la vita da soli, ma i tedeschi dobbiamo tenerceli così).

Arduino è roba da informatici, non da tecnici di automazione, salvo essere un giocattolo.
Discorso diverso per le macchine utensili e i robot, li di fatto si usano le tipiche istruzioni comuni a tutti linguaggi, ma è un mondo ben confinato con anche norme specifiche vincolanti.



*
In verità negli impianti complessi dove c'è molta gestione dati si usano anche questi linguaggi, anche se semplificati, ma di fatto non è roba per tutti.
Poi con alcuni hardware chi è capace usa questi linguaggi per il funzionamento (ho fatto alcuni impianti), ma oggi le norme di fatto lo vietano in quasi ogni ambito.

**
Però in automazione industriale, si pretende che questi personaggi oltre a: PC, tablet, due telefonini, indumenti per 4 stagioni ... portino con se la cassetta dei ferri del meccanico-idraulico-falegname-muratore-elettricista-scalatore- ecc. (se sai anche saldare al Tig è meglio), e cassetta del pronto soccorso come da norme di sicurezza; ovviamente se la compagnia aerea chiede il sovrapprezzo sul bagaglio fanno storie per il rimborso.
Io questi clienti li ho lasciati perdere già nel secolo scorso.


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: sabato 23 luglio 2022, 7:43 
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marco_58 ha scritto:
Adesso vi metto in crisi :lol: :lol: :lol:

Purtroppo i programmi tipo Train Control o Rocrail sono scritti da informatici che conoscono bene i data base, ma nulla di altri sistemi nati apposta per fare automazione di ogni tipo (va beh poi Siemens con i suoi sisteni step 5 e 7 basati sul linguaggio pascal si sono complicati la vita da soli, ma i tedeschi dobbiamo tenerceli così).


Intanto non metti in crisi nessuno.
Mi pare che ognuno rimanga della propria idea senza il minimo dubbio.

Io non so (come invece mi sembra tu sappia) se chi ha scritto TrainController o RocRail conosce o meno l'automazione, so però che questi softwares funzionano molto bene. E questo basta ed avanza per gestire molto bene un plastico, dove, il più delle volte, le potenzialità del software nelle ultime releases sono esuberanti rispetto a quello per cui viene impiegato.


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: sabato 23 luglio 2022, 8:28 
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Iscritto il: domenica 11 ottobre 2015, 14:30
Messaggi: 129
Località: Genova
Tz,

sono senza parole............

Andrea


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: sabato 23 luglio 2022, 14:24 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 19:52
Messaggi: 1491
Località: venezia
Una domanda da parte di uno che ha fatto un plastichetto solo analogico con impianto elettrico minimale, avendolo considerato come un male necessario.

Che rapporto c'è tra la spesa in rotabili, armamento, paesaggio e un sistema di comando-controllo sul tipo di cui sopra ?
che rapporto tra i tempi di costruzione fisica , base, armamento, paesaggio e impianto elettrico-elettronico-digitale ?
che rapporto tra i tempi di uso-gioco e programmazione-manutenzione e varie?

NB nessun intento provocatorio, giusto per capire.


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: sabato 23 luglio 2022, 15:34 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
Messaggi: 2631
Tutto dipende dall'ottica con cui ciascuno intende affrontare la realizzazione di un plastico ovvero sono scelte che si fanno prima di partire con la costruzione.

Cita:
Che rapporto c'è tra la spesa in rotabili, armamento, paesaggio e un sistema di comando-controllo sul tipo di cui sopra ?

Nel mio caso non è molto raffrontabile poichè la mia collezione di rotabili tra mezzi di trazione, vetture e carri arriva a oltre 800 veicoli ma spalmata su quasi 50 anni...valutabile molto a spanne attorno al valore attuale di 40 k€ (ovvero meno di 1 K€ all'anno...) mentre la costruzione del plastico dalla struttura alla fase attuale, non è ancora completato, siamo a oltre 25 anni con una spesa di circa 10 k€ (meno di 0,5 k€ all'anno ma compreso anche tutto l'impianto di videosorveglianza della circolazione...) https://imageshack.com/i/pn27bXGUj
In sostanza considerando il rapporto spesa/tempo se avessi fumato un pacchetto di sigarette al giorno avrei speso ben di più... :mrgreen:

Cita:
che rapporto tra i tempi di costruzione fisica , base, armamento, paesaggio e impianto elettrico-elettronico-digitale ?

Qui dipende dalla filosofia con cui ognuno intende realizzare un plastico.
Da chi vorrebbe realizzarlo in una settimana per giocare con i trenini, per cui l'impianto elettrico è un'enorme scocciatura, a chi come me trova il maggior divertimento a continuare a costruire qualcosa e meno male che non è ancora finito... :mrgreen:

Cita:
che rapporto tra i tempi di uso-gioco e programmazione-manutenzione e varie?

Personalmente l'attivare un nuovo circuito o una nuova fase realizzativa è già uso-gioco... :wink:

Ognuno si diverte come può... :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: sabato 23 luglio 2022, 15:57 
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Tz ha scritto:
Mi ero dimenticato le schede di gestione dei segnali e poiché il corretto segnalamento è una mia fissa (probabilmente dovuto al mio passato da macchinista e da dirigente movimento…)

Beh, per questo .. sei come i miei amici che costruiscono locomotive. Hanno la fissa di non fare ruote quadrate.
Sembra una esagerazione, ma se si conoscesse la puntigliosità sul ridurre l' eccentricità delle ruote, e quindi dell' ondeggiamento, lo si potrebbe paragonare alla giusta attenzione nel riprodurre gli aspetti coerenti del segnalamento.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: sabato 23 luglio 2022, 16:13 
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Può sembrare una banalità ma non lo è.
Quando vedo un qualsiasi plastico l'occhio mi cade subito sull'impiantistica ferroviaria riprodotta e sul segnalamento, se vedo delle incongruenze o peggio delle assurdità tutto l'insieme del plastico, per stupendo che possa essere paesaggisticamente, mi crolla irrimediabilmente. :roll:
Va da se che ho visto delle riproduzioni (poche) degne di nota ma per la maggior parte ci sono i soliti segnalini a una vela che fanno rosso e verde e rimangono a via libera anche dopo passato il treno perchè comandati a mano... il livello medio è questo. :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: sabato 23 luglio 2022, 16:23 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
Messaggi: 1916
Località: Faenza
fao45 ha scritto:
Una domanda da parte di uno che ha fatto un plastichetto solo analogico con impianto elettrico minimale, avendolo considerato come un male necessario.


Recentemente, con gli amici e del gruppo Amici del Treno Forlì abbiamo messo in funzione un plastirama riproducente una stazione con binario di corretto tracciato e binario di precedenza.
Una cosa molto semplice.
Per non avere problemi elettrici nel comando dei treni (è così !) abbiamo adottato il DCC. Nel nostro caso consiste di una centralina base HRR, due fili e basta.
Questo per comandare i treni. Si sale a bordo della locomotiva (= si digita il suo numero), si apre il regolatore e si parte.
La semplicità stà anche nel fatto che abbiamo in dotazione 2 o, al massimo 3, rotabili, quindi digitalizzarli tutti non è un problema.

L' impianto è molto semplice e consente movimenti come il vero.
Come al vero negli anni '80, non ci sono automatismi cogenti. Se passi il rosso, ne arrivano le conseguenze.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: sabato 23 luglio 2022, 16:38 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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Obiettivamente in un'associazione quella logica è la migliore al fine dell'uso e del divertimento di tutti ma ti saresti mai realizzato un simile plastichetto in casa ?
Io dopo 3 volte che l'usavo mi sarei rotto i cabasisi... :mrgreen: preferireri quasi una pista Policar... :roll:


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