Intanto:
- in tutti i manuali dei migliori decoder ci sono gli schemi di cablaggio
- le rete è piena questi schemi fino alla nausea.
I decoder lavorano a logica negatita, quindi le polarità sono:
- fili rosso e nero alimentazione dalle rotaie
- filo blu è il comune positivo (filo blu)
- fili di altri colori sono le uscite AUX e sono tutte negative
- i fili arancio e grigio sono quelli del motore
- il GND** è una cosa diversa e va usato in base alle indicazioni del costruttore del decoder (oppure essere un elettrico o elettronico che dalla corrente si fa dare del Lei).
Ai led va portato il filo blu all'anodo, e al catodo uno dei fili di diverso colore associati alle singole uscite AUX; se serve, cioè non già previste nel decoder, in serie al diodo si mette adeguata resistenza (la resistenza va calcolata in base a quanti led sono in serie, secondo la legge di Ohm). Non è buona pratica mettere i led in parallelo.
Il power pack o i condensatori tampone, vanno collegati a:
- apposite piazzole previste sul decoder, attenzione alle polarità e se occorono 2 o 3 fili, nel caso del tre fili il power pack deve essere quello giusto per il decoder in oggetto
- i condensatori si possono anche collegare ai fili nero e rosso di alimentazione del decoder, a bisogna farlo nel modo corretto e con i giusti condensatori.
Se il decoder, una volta eseguiti i collegamenti corretti, ronza ancora: significa che si è guastato. Per saperlo lo si prova senza condesatori tampone o power pack.
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GND, massa, 0 Volt, terra ed equipotenziale tecnicamente non sono la stessa cosa, anche se nelle norme CEI gli elettrotecnici con i capelli grigi o bianchi, ovvero quando ormai non un lontanissimo ricordo, li considerino uguali.
Ma il vero problema è che ci credono anche tanti giovani periti e laureati.