Inizialmente il criterio di numerazione non era sequenziale, ma seguiva una logica di catalogazione in base ad alcune caratteristiche tecniche. Non le ricordo perfettamente, ma era una cosa del tipo : - prima cifra numero assi motori - seconda cifra numero carrelli - terza cifra numero assi totali
Una E616 avrebbe avuto un unico telaio rigido, con 6 assi, dotati, ciascuno, di un motore.
In realtà, non era neppure applicato in modo ferreo. Per esempio : - E428, con 4 assi motori, 2 carrelli, ma articolati con un sottocarrello ciascuno, quindi 4 carrelli - E326, con 3 assi motori, 2 carrelli. Ma gli assi principali erano raggruppati in un unico carrello solidale alla cassa quindi, non contando i sottocarrelli, 1 carrello
Quindi, per usare lo stesso criterio, E316 o E448 ?
Poi, più sanamente, hanno deciso di dare il numero di progetto, incrementale e, ovviamente, non ripetuto. Anche alla FIAT i modelli erano numeri di progetto, 127, 128, 131, ma era 30 anni dopo.
Stefano Minghetti
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