banco di manovra:
la principale differenza era l'assenza dei pulsanti (2 shunt) o levetta (5 shunt) per lo shuntaggio dei motori, e la presenza in loro vece del comando di regolazione del servomotore del reostato dell'eccitazione composta, posto al di sotto del tamburo combinazione-inversione del banco e comandato da un volante rotondo.
a livello strumenti, la principale differenza stà nell'amperometro di ramo, che su queste macchine è a doppia scala con 0 centrale (positivo-negativo,che corrispondono alla trazione e alla frenatura a recupero) e alla presenza dell'amperometro del circuito di eccitazione indipendente.
banco: i due strumenti citati sono quelli in alto a sinistra, mentre il volantino si intravede sotto la scritta in basso a destra.
http://www.trenomania.org/fotogallery/d ... m=46&pos=8a livello di guida, la macchina eseguiva la esclusione del reostato in serie con il circuito di eccitazione aperto (quindi avviava sempre a campo shuntato al 45%, con diminuzione della forza effettiva al gancio e velocità leggermente maggiore). a fine esclusione veniva inserito il circuito di eccitazione indipendente, ed il macchinista poteva regolare la corrente motorica in trazione od in frenatura semplicemente ruotando il volantino. al momento della transizione da serie a parallelo, il circuito veniva aperto con un contattore, cosa motivata dalla forte induzione presente tra i due circuiti di eccitazione del motore, che in caso di oscillazione della tensione durante l'escusione sotto il carico resistitivo costituito dal reostato avrebbero amplificato il fenomeno, provocando forti oscillazioni della corrente di ramo rischiando di provocare l'intervento del relè di massima corrente a protezione dei motori, e la relativa apertura del separatore d'arbela a protezione del circuito, con fusione della valvola musso. a fine esclusione in parallelo, il circuito di eccitazione indipendente veniva di nuovo chiuso ed il macchinista poteva reintervenire sulla regolazione.
spiegazione semplificata per non addentri all'elettrotecnica:
il motore CC, ha 2 possibilità di regolazione.
tensione;
tramite le combinazioni dei motori, oppure regolazione elettronica a frazionatore elettronico (chopper per gli amici.....)
campo magnetico;
tramite shuntaggio (esclusione o cortocircuitazione tramite carico induttivo o resistitivo) degli avvolgimenti di campo nei motori con gli avvolgimenti di eccitazione collegati in serie all'indotto (eccitazione serie): oppure tramite regolazione indipendente esterna (chopper di eccitazione indipendente "ad immagine serie" nelle locomotive a frazionatore): o ancora con circuito di eccitazione composito, in parte collegato in serie all'indotto, ed in parte alimentato da circuito indipendente costituenti la cosiddetta "eccitazione composta".
la caratteristica che distingue il motore ad eccitazione composta da quello ad eccitazione serie stà nel poter regolare liberamente il campo magnetico, non solo in diminuzione, ma anche in aumento. questa caratteristica consente di variare il campo magnetico e di conseguenza la forza controelettromotrice generata nell'indotto, potendo così variare la corrente circolante nei motori, aumentandola oppure diminuendola fino ad invertirne il senso di circolazione.
cerchiamo di non incartarmi........... semplifica.............
l'eccitazione composta permetteva di variare a piacimento il campo e quindi la relativa forza controelettromotrice generata nel motore (la forza controelettromotrice è quella corrente di segno opposto alla corrente circolante nel motore che si crea nell'indotto, e che aumenta all'aumentare dei giri, e diminuisce al diminuire del campo magnetico di eccitazione. e lei che rende il motore CC autoregolante, ed e sempre lei che consente di vararne la caratteristica tramite i vari sistemi di variazione del campo sopra accennati....) diminuendo la corrente di eccitazione indipendente si diminuisce il campo, la forza controelettromotrice diminuisce, e la corrente assorbita dal motore aumenta, facendo accellerare la macchina. aumentando la corrente di eccitazione indipendente, si va ad aumentare anche il campo; cio provoca l'aumento della forza controelettromotrice, che diminuisce la corrente circolante nel motore, diminuendo la forza al gancio. se si và ad aumentare ancora la corrente di eccitazione indipendente, si può portare il motore fino alla condizione di equilibrio elettrico; la forza controelettromotrice ha lo stesso valore della tensione di linea, quindi nel motore, benche alimentato, non circola nessuna corrente. in questa condizione l'amperometro di ramo sul banco indica il valore 0, e la macchina procede per inerzia.
partendo da questa condizione, ed aumentando ancora la corrente di eccitazione indipendente, si porta il campo magnetico del motore a creare una forza controelettromotrice con un valore di tensione superiore a quello di linea; i motori diventano delle dinamo, e la corrente circolante nei motori si inverte, andando ad alimentare la linea aerea, generando una forza frenante che viene sfruttata per rallentare il treno senza usare il freno.
il limite principale del sistema stava nella necessita di avere un altro treno in linea che assorbisse la corrente generata dalla frenatura, questo essendo le classiche sottostazioni FS non reversibili (alimentazione solo nel verso CA-CC, ma non CC-CA).
la mancanza di assorbimenti in linea rendeva nulla la frenatura per mancanza di assorbimento e creava pericolose sovratensioni, protette da un relè di massima tensione tarato a 4200V che in caso di superamento di tale valore provocava l'apertura del separatore.
caratteristica unica di queste macchine era l'essere le uniche a non aver ricevuto l'interruttore extrarapido a protezione del circuito di trazione. la cosa è dovuta alla forte induzione data dal circuito di eccitazione indipendente, che in caso di rapida apertura del circuito di trazione sotto assorbimento, crea forti e dannose sovratensioni indotte, che le caratteristiche del separatore d'arbela (interruttore con valvola fusibile in parallelo a mitigare la corrente in fase di apertura del circuito...) consente di contenere entro valori accettabili. ancora oggi la 005 è dotata di separatore e valvola in bella vista sul tetto, ed è l'unica locomotiva insieme alla E326 004 conservata a pietrarsa ad esserne ancora dotata.
spero di essere stato chiaro non aver scritto cavolate e non avervi annoiato............