Con un po'
di ritardo rispondo a chi chiede lumi su Castellavazzo, inteso sia come stazione che come cementificio.
L'attività del cementificio è terminata a fine anni '60, sostanzialmente a causa della vetustà degli impianti che non potevano essere rimpiazzati se non ricostruendo l'intero complesso, visto il passaggio dalla tecnologia "verticale" a quella "orizzontale".
Lo scalo ferroviario ha patito fin da subito la riduzione dell'attività del suo unico utilizzatore tanto che nel giro
di pochi anni tutte le dotazioni hanno subito tagli e riduzioni.
Da quel che so i carri venivano presi in carico dal cementificio (merci raccoglitore-manovratore?) il quale aveva un addetto che si dedicava solamente alla movimentazione
di quest'ultimi, che tra l'altro era una persona mia vicina
di casa che ho conosciuto e che mi dicono operasse con un leverino...
La decauvile prossima ai binari, citata e rappresentata nelle planimetrie, permetteva attraverso un piano inclinato a giorno
di portare il carbone all'interno del cementificio che è posto ad una quota più elevata, mentre per il prodotto finito si utilizzava un secondo piano inclinato completamente coperto e posto verso la radice nord, appena dopo la pesa.
Il sistema a servizio del cementificio era complesso e si diramava su tutto il territorio circostante, com'è possibile vedere nella seguente pagina del sito
di Mauro Bottegal:
http://digilander.libero.it/maurobotteg ... avazzo.htmFaccio presente che se il percorso della decauville sulla sx Piave è
di facile individuazione e percorribilità, compreso il raggiungimento delle Cave Pascoli e Sosas (in cole),
sconsiglio vivamente di addentrarsi nel cementificio vista la sua pericolosità nonché per il fatto che è luogo privato.
Molto bella da visitare è la cava-miniera
di Cepe, raggiungibile da Casso (sopra Diga Vajont) e dove oltre alla stazione
di partenza della funivia ci sono ancora le tramogge, in pozzo canadese, ecc. ecc.
In privato posso fornirvi altri dettagli se volete...