Ora farò un "fotomosaico", come per le foto che vengono dalle sonde spaziali... e vediamo cosa verrà fuori (spero di riuscire a "sbiancare" un po' lo sfondo...).

Stazione di San Vito al Tagliamento

Fabbricato Viaggiatori

disegni del luglio 1924

Stazione di San Vito al Tagliamento

Fabbricato Viaggiatori

disegni del luglio 1924

Stazione di San Vito al Tagliamento

Il magazzino merci oggi...
...in disuso, ovviamente , ma con tetto rifatto e non amputato ...

Da Wikipedia

Da San Vito al Tagliamento, dopo questo scambio,






...la linea piegava leggermente verso destra per proseguire in direzione di Motta di Livenza.






Dopo circa sette kilometri si arrivava a Sesto al Reghena.


Ciao

...ed eccoci a Sesto al Reghena









...i disegni sono del settembre del 1929

Ciao

La stazione era "lontanissima" dall'abitato, anzi era più vicina a Marignana..., ed aveva un piano binari ....curioso...

Quella col punto di domanda è la pesa da 30 t. di portata....

Cioè la pesa era sul raddoppio? Interessante. O, vista la posizione, non si trattava di un raddoppio ma di uno scalo un po' più "nutrito" del normale, mentre la stazione non poteva fare incroci, dato che è indicata come "fermata".
Avevo visto su Google Maps che la stazione sorgeva in mezzo al nulla (l'avevo anche scritto non sapendo quale fosse e mi era stato detto che era quella), per questo è ancora più curioso l'attrezzaggio per il servizio merci.

Esigenze militari?

Premesso che il binario con la pesa fa parte dello scalo (infatti le altre stazioni della linea hanno più o meno la stessa disposizione), trovo curiosa l’assenza, nei disegni, del binario di raddoppio…


Piano generale della Fermata di Sesto al Reghena
Luglio 1928
Aggiornamento 4 agosto 1928












C’era o non c’era 'sto raddoppio???

Dal già citato libro di Vecchiet, risulta che tutte le stazione ad eccezione di Pravisdomini erano dotate di raddoppio (su Pravisdomini troveremo altre curiosità…)

Sicuramente avrebbe potuto esserci anche a Sesto al Reghena…: la distanza del fabbricato viaggiatori dal primo (e unico) binario non lascia dubbi.
Anche lo spazio totale e l’impostazione dell’impianto sembra poter accogliere agevolmente il raddoppio…
E per finire, il marciapiede, disegnato a mano sui piani precedentemente postati, sembra diviso in due.

Disegni sbagliati quindi? Non credo, visto che contengono degli appunti a mano anche sugli apparecchi di binario, …e chi li ha scritti si sarebbe accorto della mancanza del binario di raddoppio sul disegno…



E se il secondo binario fosse stato tolto in un secondo tempo???
Ricordo che la stazione fu declassata e trasformata in fermata nel 1959…, quindi i disegni potrebbero essere stati aggiornati ad una situazione posteriore al 1959.
La pianta planimetrica postata è del 1928, però spesso le modifiche venivano fatte direttamente sul disegno originale (lucido) e magari manca la data dell’ ultimo aggiornamento del disegno.


Ma la cosa più strana è che osservando il sedime con le immagini satellitari sembra di intravedere il binario di raddoppio davanti al fabbricato viaggiatori…
Infine questa foto del 2010 di Vecchiet:



...i binari sono effettivamente due!!!

Le solite apparenti ma affascinanti contraddizioni della ferrovia.

Fabbricato Viaggiatori di Sesto al Reghena
Foto prese in rete, Wikipedia e ferrovieabbandonate

Cinque anni fa:



...e poi è stata murata:

Qualcuno ha foto del segnale ad ala di seconda categoria
di Sesto al Reghena lato S.Vito al Tagliamento? Tempo fa
l'ho visto che era ancora in buone condizioni.

Lo strano disegno della disposizione degli scambi nello scalo non credo fosse solo frutto di un esercizio grafico, visto quanto è stato postato dopo. Basta tirare una riga sugli spezzoni rettilinei e prolungarla fino al FV ed ecco che il secondo binario pare in posizione corretta per rispondere alla foto del 2010.
Resterebbe da capire se nello scalo (dove allora i binari sarebbero stati tre) ci fosse stato uno scambio inglese lato FV o due semplici, come lascia suggerire il breve tratto rettilineo.

Archeologia ferroviaria purissima!

Secondo la mia ipotesi, diverrebbe un'idea interessante per una stazione con un discreto movimento merci, anche.

Aspetta di vedere le planimetrie di Chions-Azzano Decimo, Pravisdomini e Annone Veneto...