Certo,
ma quello che hai appena descritto, non era nemmeno contemplato.
Quando parlavo di non poter rientrare a casa, significa non riuscire a ritornare nella località di residenza lavorativa.
A questo sopra, poi aggiungi .. anche .. quello che hai detto.
Ovvero non ce la fai a tornare a casa, per ripartire col turno seguente, perchè ti muovi coi treni, ma abiti distante e "sei stretto" .
quindi ... non ha senso tornare a casa.
O non hai più treni ... e dormi in saletta PdC.
Ma anche per chi si muoveva con la sua macchina da casa, accade nel 90% dei casi per un macchinista di grandi Impianti che cominci in un Deposito, e regolarmente finisci in un altro ... quindi quando arrivi, finalmente, anche per chi ha la macchina aggiungi anche i tempi per attraversare la città e recuperare auto e .. rientrare.
Avendo fatto anch'io i turni in terza, per anni, dove hai il vantaggio comunque di lavorare nel tuo solito ambiente, salvo eccezioni senza sforare più di tanto le tue ore previste, con un cambio vestiario di emergenza, con un bagno quando vuoi (!!!), con un caffè (!!!!!!!!!!), con la stupenda aspettativa di NON essere costantemente in balia delle temperature e del meteo in funzione della località dove ti trovi nello stesso turno .. magari passando da 30 gradi in origine agli 8 a destino, da sole alla appena avvenuta nevicata ...
credimi ...
non è minimamente paragonabile, a chi magari si spara tutte ste' variabili, quasi ogni giorno, o in turni di 30 ore (solo lavorative) con le stesse cose addosso, in giro per l'Italia .. oramai da giorni