Certo, ma non è mia intenzione sminuire noi italiani.
Il mio stupore è stato generato dall' assenza di spazio neutro fra il segnale a VI ed il punto protetto.
Se ne parliamo teoricamente, arriviamo a conclusioni convincenti, ma vederlo nel filmato, mi ha messo immediata preoccupazione.
Nel nostro segnalamento abbiamo sempre avuto i famosi 100 m fra il segnale ed il punto protetto. Se poi consideriamo che di solito il punto protetto di una stazione era/è il picchetto limite per le manovre, abbiamo una distanza, fra il segnale ed il primo deviatorio, di alcune centinaia di metri. Ovviamente il giapponese non prevede manovre mentre ha treni in linea.
Ho trovato un documento che spiega il sistema giapponese e che ci permette di confrontare quel sistema col nostro.
http://www.jrtr.net/jrtr21/pdf/F44_Technology.pdfIl sistema giapponese ha due sistemi. Uno che somiglia alla nostra RS o SCMT, l' altro che somiglia al ERTMS.
Nel caso del filmato credo sia usato il primo.
Il sistema giapponese ha tre livelli di segnale : verde, giallo, rosso. Con sottosezioni la sequenza dei segnali essere verde, giallo/verde, giallo, giallo/giallo, rosso (un po' come nel passante milanese).
L' unico controllo presente verifica che al superamento del segnale giallo il macchinista inizi a frenare entro 5". Se non lo fà, entra la frenatura d' emergenza fino all' arresto.
Il sistema è integrato con boe a 650, 180 e 30 m dal segnale rosso, con le quali si controlla che la riduzione di velocità sia adeguata.
Le boe emettono frequenze audio con le quali significano la velocità massima da tenere.
La curva di velocità si abbassa a scalini all' avvicinarsi al segnale. Immagino che il superamento della boa a 30 m fermi il treno e richieda procedure per ripartire.
Anche col nostro SCMT a boe ci si stà avvicinando a simili prestazioni.
Il primo passo è l' attivazione del nuovo aspetto Rosso/Bianco, che di fatto è come un preavviso di un Rosso/Giallo... e serve a portare il termine della frenata più vicino al punto protetto.
Ed immagino che nel tempo arriveremo a prestazioni simili al giapponese, ma con un sistema più versatile e, forse, più sicuro.
Stefano Minghetti
p.s. omnibus, correggimi se sbaglio