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 Oggetto del messaggio: Casse di manovra MET - Notizia TT
MessaggioInviato: lunedì 19 marzo 2007, 22:42 
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Iscritto il: domenica 18 giugno 2006, 0:28
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Riporto la notizia dalla pagina web della Duegi editrice per fare un commento
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Rete Ferroviaria Italiana ha ordinato a Alstom 1000 casse di manovra MET (Manovra Elettrica in Traversa), per un totale di 15 milioni di euro. La cassa MET, progettata e realizzata nella sede Alstom di Bologna, assicura un totale controllo del sistema di scambio e può essere utilizzata su qualsiasi tipo di linea ferroviaria: infatti la cassa MET si colloca al posto della traversa dei binari, anziché lateralmente come le casse di manovra tradizionali. I benefici di questa soluzione sono l’estrema facilità di installazione e l’abbattimento dei costi di manutenzione, sia relativamente alla cassa di manovra stessa sia dal punto di vista della manutenzione della linea, rientrando nella geometria di posa del binario, con notevoli vantaggi in caso di spazio ridotto come gallerie, viadotti o stazioni. La capacità di resistere anche a condizioni estreme (-40°C) ha favorito la diffusione del prodotto nei paesi scandinavi. Alstom ha infatti firmato un accordo quadro con Jernbaneverket, il gestore dell’infrastrutture delle ferrovie norvegesi, che ha aperto all’azienda le porte del mercato norvegese, e con Banverket, divisione infrastrutture della rete ferroviaria svedese, per la fornitura continua di casse di manovra fino al 2011. Il potenziale mercato della MET Alstom in Svezia e Norvegia nei prossimi 5 anni è di 1500 MET per un valore di circa 23 milioni di euro. Omologata dalla stessa Rete Ferroviaria Italiana, la MET Alstom è utilizzata in oltre 5 nazioni nel mondo, con contratti per 3000 pezzi. Il primo utilizzo in Italia, sperimentale, è avvenuto nel 2002 sulle Ferrovie Appulo Lucane.
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15.000.000 di euro diviso 1000 casse fa 15.000 euro a cassa il che significa 29.044.050 di vecchie lire: ma non è un po' tanto per un dispositivo meccanico?
Non è che i costi siano un pochino gonfiati?

Marino


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MessaggioInviato: lunedì 19 marzo 2007, 23:58 
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se è vero che un telefonino prodotto in milioni di pezzi costa 500 euro, un'obliteratrice costa 2500 euro, allora 15000 per una cassa di manovra di uno scambio (un apparecchio fondamentale per la sicurezza e per la regolarità di marcia) non sono poi molti.


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MessaggioInviato: martedì 20 marzo 2007, 11:31 
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Nessuno ha una foto ?
SalutoNi
Mario


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MessaggioInviato: martedì 20 marzo 2007, 14:22 
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più che metterla sul sito che dobbiamo fare?


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MessaggioInviato: martedì 20 marzo 2007, 14:35 
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Iscritto il: venerdì 27 gennaio 2006, 0:24
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Essendo uno apparato elettromeccanico, a cui viene richiesta una elevatissima affidabilità mi sembra che non abbia un costo gonfiato.
Mi stupisce il costo dell'....obliteratrice :D


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MessaggioInviato: martedì 20 marzo 2007, 14:43 
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Località: Montescudaio (PI)
Soprattutto per l'affidabilità...


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MessaggioInviato: martedì 20 marzo 2007, 14:46 
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Iscritto il: martedì 24 gennaio 2006, 13:31
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Benedetto.Sabatini ha scritto:
se è vero che un telefonino prodotto in milioni di pezzi costa 500 euro, un'obliteratrice costa 2500 euro, allora 15000 per una cassa di manovra di uno scambio (un apparecchio fondamentale per la sicurezza e per la regolarità di marcia) non sono poi molti.


Un telefonino dell'ultima generazione (triband GSM/UMTS, display da 240 x 320 pixel a 16 milioni di colori, fotocamera digitale da 3,2 megapixel con autofocus, zoom ottico 3x e digitale 20x, videocamera, suonerie polifoniche a 64 voci, tecnologie GPRS ed EDGE, messaggistica SMS, MMS ed e-mail, connettività Bluetooth, IrDA, USB e Wi-Fi, lettore MP3 e radio FM, memoria interna di 50 MB espandibile mediante schede di tipo miniSD, batteria, al litio da 950 mAh, stand by di 288 ore e un tempo in conversazione di circa 4 ore) ti costa quella cifra.

Se invece ti prendi un telefonino che fa il telefonino ... te la cavi anche con 39 euro. Spesso anche meno.

Mi chiedo che cosa sia in grado di fare una obliteratrice per quel prezzo ...


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MessaggioInviato: martedì 20 marzo 2007, 15:42 
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Messaggi: 2935
Cita:
Mi chiedo che cosa sia in grado di fare una obliteratrice per quel prezzo ...


per esempio cercare di resistere ai vandali... un telefonino ha i costi di sviluppo diluiti su milioni di pezzi prodotti, lo paghiamo quella cifra ma costa molto meno... mentre le obliteratrici sono prodotti specifici, non di consumo!
Se poi guardi i costi delle apparecchiature medicali, allora si che c'è da spaventarsi!


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MessaggioInviato: martedì 20 marzo 2007, 19:42 
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Tanto per: un telefonino di quel tipo ho dovuto acquistarlo la settimana scorsa, e l'ho pagato meno di 200 euro.

Ma una cassa di manovra è un altra cosa, e se la aprite, capirete dei sui costi da quanto è complessa. Vanno montate una per una a mano quindi tarate tutte uguali, poi testate per un nunero minimo di manovre, come tante altre apparecchiature del suo genere: per esempio tutti gli organi degli ascensori.
Ritengo più utile pagare un alto prezzo per una cassa di manovra, che far lievitare a dismisura i costi della TAV per pagare la tangenziale sud di una città quanto la ferrovia passa a nord.
Saluti Marco


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MessaggioInviato: martedì 20 marzo 2007, 19:53 
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Benedetto è stato "tirato": in realtà un telefonino per l'accesso alla rete GSM di RFI costa non meno di 650 euro, mentre una obliteratrice a doppio standard (magnetico e contactless) con le apparecchiature complementari (kit cavi, sistema di comunicazione e scarico dati ecc) può arrivare tranquillamente a costare 5000 euro.
Un apparato SCMT istallato a bordo di un mezzo costa circa 250.000 Euro, ai quali si aggiunge il costo della ingegnerizzazione del prototipo.
Ovviamente parliamo di prezzi iva esclusa....


Saluti sconsolati

Antonio Federici


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MessaggioInviato: martedì 20 marzo 2007, 20:06 
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Località: Vigonovo
A Federici ha scritto:
Benedetto è stato "tirato": in realtà un telefonino per l'accesso alla rete GSM di RFI costa non meno di 650 euro


Per via di quel pulsantino di allarme extra da usare in caso di estrema necessita`. Il costo un po' falsato dal fatto che i produttori sono taaanto pochi per un telefonino con quella feature. Un qualsiasi GSM funziona, solo
che manca quel pulsantino di allarme e quindi il regolamento non lo consente.

Probabilmente l'elettronica e` di una qualita` superiore, anche se il case non e` di quelli "da cantiere" antitutto ed anche questo puo` influire sui costi.


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 Oggetto del messaggio: Casse di manovra MET - Notizia TT
MessaggioInviato: mercoledì 21 marzo 2007, 4:21 
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Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
mario treviglio ha scritto:
Nessuno ha una foto ?
Ripropongo l'intervento già inserito il 3 luglio 2006 nella discussione "Adeguamenti tecnologici" della sezione "Linee ferroviarie".

Dal 4 febbraio è stato autorizzato l’impiego di deviatoi con ‘manovra elettrica in traversa’.
L’apparecchiatura per la manovra elettrica in traversa è composta da una struttura metallica che costituisce la prima traversa di punta di un deviatoio.
I tipi di manovra utilizzati per i deviatoi in traversa sono due: Tipo 1 (CTS2) Immagine e Tipo 2 (MET2) Immagine.
I meccanismi di manovra, assicurazione e controllo si trovano all’interno della struttura metallica; su tale struttura sono anche posizionati i cuscinetti di scorrimento degli aghi che sono due per ogni lato, di materiale a basso coefficiente di attrito che non necessita di lubrificazione. Tra i due cuscinetti si trova un tirante di manovra nel caso della manovra Tipo 1 e due tiranti, uno di manovra e uno di controllo nel caso della manovra Tipo 2; i tiranti sono collegati agli aghi e permettono di fermascambiare la posizione assunta dal deviatoio e controllarla elettricamente. Solo nella manovra elettrica Tipo 1 viene montato un tirante d’unione sulla seconda traversa di punta del deviatoio. I deviatoi con cassa di manovra in traversa sono muniti di rivelatore di fine manovra e, sulle linee in telecomando, sono attrezzati, oltre che con il dispositivo per la manovra a mano da parte del personale dei treni, con il segnale indicatore da deviatoio di cui all’art. 69 del R.S. punti A) e B) Immagine.
Omnibus


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