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Vanno considerati due aspetti che forse chi non vive a Firenze non conosce.
In quei pochissimi cantieri aperti per la linea 1, dove si lavora con due o tre operai e tempi biblici, è stata posata una pesantissima e forse inutile platea in cemento armato.
Il che, se non fossimo in città, farebbe pensare a un carico assiale prossimo alle cinquanta tonnellate.
Lo scavo preliminare, quello che si fa prima di fare la gettata del cemento, è profondo quasi due metri.
Ora, ricordo perfettamente i cantieri a Roma per mettere in opera la sede dell'8, ho visto cose simili a Vienna e Berlino. E mai una platea del genere.
Viene il sospetto che o qualcosa nella progettazione è stato frainteso, o questi pensano che un Sirio abbia più o meno la massa di un "treno dell'acciaio" di quelli che vanno in Svezia da Kiruna a Narvik, ventimila tonnellate.
Per quanto riguarda le altre linee, la progettazione è da ferrovia urbana e non da tranvia.
Ovvero, dove in un vialone largo cinquanta metri e oltre si potrebbe semplicemente posare un binario per senso di marcia al margine interno della carreggiata, si è scelto invece di affiancare i binari recintandoli con del cemento armato per una larghezza di dieci metri.
Ha senso? E' ancora una tranvia?
Non credo.
Sono assolutamente a favore del tram, ma credo che molte cose vadano riviste. Così come è concepito rischia di diventare una linea Maginot che divide in due la città. E con costi esorbitanti, senz'altro eccessivi rispetto a quello che una rete tranviaria senza queste caratteristiche deve avere.
Ma tanto, il futuro della città è questo: via i binari da SMN (che diventerà un complesso alberghiero-residenziale, i treni locali alla Leopolda come nel 1848, gli Ic a Campo di Marte e gli Es nel leggendario Tubone sotto la città.
I viali saranno completamente ostruiti dalle recinzioni a prova di carro armato delle tranvie, rendendo qualsiasi altro genere di circolazione praticamente impossibile in certe zone. E non penso tanto alle macchine, quanto per esempio ai mezzi di soccorso.
Quanto al minimetrò, i preconcetti con cui viene rifiutato sono più che altro politici. Purtroppo, i promotori del progetto si sono decisamente legati a una parte politica, che non è quella dominante a Firenze.
Il che ha fatto dire ai soliti cervelli che funzionano solo a comando che il tram è di sinistra e che la metro è di destra.
Aggiungiamo la propaganda dei due principali quotidiani d'ordine, uno per parte politica, e otterremo un quadro di disinformazione e ignoranza. Dove presunte associazioni civetta fanno di tutto per far credere che ci sia un reale interesse popolare nei confronti della vicenda.
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