Beh sì..., Platea Lavaggio Carri... ...anche se Oderzo non ha (né aveva...) serbatoi d'acqua e nemmeno colonne idrauliche...

ML è sicuramento magazzino lavori, c'era una legenda su una planimetria di Castellavazzo...
C sta per Cessi, ovviamente FV per fabbricato viaggiatori, F dovrebbe essere fontana..., ma B???

...e LMS??? ...c'entra con gli impianti a filo???

Da Oderzo verso Treviso, prima di Ponte di Piave, esisteva una fermata... ...Rustignè... ...dismessa nel 1966 con la chiusura della ferrovia.
Con la riattivazione del servizio ferroviario, non è più stata riaperta...

...non so se gli edifici siano ancora esistenti...

Questo era il fabbricato viaggiatori, a pianta quadrata...

Non dirmi che non hai pensato che B potesse essere Bar.....

Lavaggio Carri potrebbe essere, forse si usavano carri adatti a qualche carico bisognoso di particolari condizioni igieniche.

Ok lavaggio carri... ...ma lavaggio da cosa??
Cosa caricavano ad Oderzo?? Bestiame??

Sicuramente Oderzo aveva ed ha uno dei più grandi mercati di bestiame del Veneto...

Mi pare un'ipotesi plausibile.

Tornando a Rustignè, dicevo che era una semplice fermata, con uno strano fabbricato viaggiatori (non so se sia ancora esistente, speriamo che qualche opitergino ci illumini...) ...ma aveva anche un piccolo raddoppio...


Ottobre 1923





...ma quanto bella è la "copertina"???

Sempre a Rustignè.

Qua non c'è nessuna bella copertina... ...ma la planimetria sembra più precisa...
Anche la pianta del FV è correttamente quasi quadrata...

Strana la disposizione del raddoppio, distante dal FV e molto corto, poi (53 m utili).
Mi ricorda la disposizione di alcune stazioni austriache, in cui il binario di scalo era accessibile da ambo le estremità. Solo che a Rustignè non appaiono presenti che i binari: se ci fosse uno scalo, almeno un piano caricatore ci sarebbe stato.
Un'ipotesi (visto che probabilmente il piano è antecedente all'apparizione delle automotrici) potrebbe essere la previsione del raddoppio per eventuali rientri di macchine sciolte fra Motta e Treviso.

Beh, una locotender e due carrozze a due assi (accelerato leggero) ci starebbero. Ricordo di avere visto qualcosa di simile in un "aspetto inconsueto" di Italmodel Ferrovie di ormai ...anta anni fa.

N.199 dicembre 1976. Foto di Domenico Molino. Il binario forse è ancora più corto, senza marciapiede o piano di carico, protetto da due staffe fermacarri all'altezza delle traverse limite.

La cosa strana a Rustignè è che il FV ha il marciapiede, il raddoppio pare separato...
Se due treni corti si dovessero incrociare e fare servizio viaggiatori, uno si fermerebbe nel raddoppio, uno farebbe salire e scendere le persone, poi passerebbe avanti e l'altro andrebbe a fermarsi davanti al FV per la salita e la discesa dei suoi viaggiatori. Un po' complicata.

Si, si, anche nella foto che ho segnalato il raddoppio è eccentrico rispetto al fabbricato. Diciamo che è un concetto un po' diverso da quello di "rete snella".

Grassetto mio. Le due staffe fermacarri sembrano proprio indicare che il raddoppio in questione sia in realtà un binario di scalo accessibile da ambo gli estremi.
Nel piano di Rustignè (forse perchè mai costruito in quella forma?), non sembra siano riportati questi dispositivi, ma non significa che, se così era stata allestita in un certo momento, non ci fossero.