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MessaggioInviato: domenica 21 gennaio 2007, 18:06 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 19:04
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Mah, tutto giusto, ma ho qualche riverito dubbio che l'Europarlamento
sia cosi' attento alle "problematiche" del mondo del lavoro...
Secondo me non è quello il senso di quelle decisioni.

Piuttosto:
In Emilia si è andati a gara (i risultati tra pochi giorni) per l'affidamento
del servizio regionale.
In ballo, oltre a TI/Fer anche i francesi di Veolia.
Dopo tutto questo, la gara è ancora valida o va tutto a monte?

Ciao a tutti


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MessaggioInviato: domenica 21 gennaio 2007, 19:19 
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Iscritto il: mercoledì 25 gennaio 2006, 10:34
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C'è qualche FSDipendente (o dipendete FS) che continua a vedere questa presunta liberalizzazione con terrore e si nasconde dietro argomentazioni che riguardano la politica del lavoro. CHe giuste o sbagliate non riguardano l'argomento.
Rispondendo anche a G-Master: la UE non può imporre salari minimi, sarebbe un'ingerenza nelle politiche di un singolo stato. ANche perchè una normativa europea deve essere geneirca ed applicabile in tutti gli stati. Stabilire ad esempio un salario minimo per i giovani ferrovieri o cmq stabilire che debbano prendere, che ne so, almeno 900 euro al mese non può trovare applicazione, in quanto già nel territorio nazionale il costo della vita varia di città in città, figuriamoci nei vari Stati....
Per quanto riguarda la gara in Emilia Romagna credo sia valida....


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MessaggioInviato: domenica 21 gennaio 2007, 20:48 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 18:25
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Eh già, questi fsdipendenti o dipendenti fs andrebbero ammazzati tutti, secondo me.

Ma i peggiori sono quelli che parlano di ferrovia sapendo benissimo cose esterne alla ferrovia senza sapere bene quali meccanismi invece regolino le cose in ferrovia. Quelli sì che fanno innervosire...


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MessaggioInviato: domenica 21 gennaio 2007, 22:03 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Ah, la UE non può ingerire nelle politiche dei singoli stati? Lo ha già fatto pesantemente, facendoci sputtanare tanta della nostra economia, venendoci a dire come dovevamo montare i fili elettrici in casa e imponendo che nei bar sparissero le zuccheriere. Se questa non è ingerenza...
A me è sempre sembrato che bruxelles servisse molto di più a favorire gli interessi franco-tedeschi piuttosto che a costruire una reale integrazione democratica e volendo anche liberale tra i vari paesi.
Come dire, il liberalismo europeo è in realtà la facoltà di proteggere l'economia francotedesca a danno di tutte le altre.
Creando tra le altre cose un fiume di corruzione attraverso i fondi europei.


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MessaggioInviato: domenica 21 gennaio 2007, 22:20 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 14:21
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Scusate, a titolo di curiosità: ma DOVE l'avete letto che un neo assunto in una società ferroviaria italiana percepisce 800 euro netti al mese? neanche l'ultimo degli interinali nelle poste prende sta cifra ridicola!
Un mio amico, assunto due anni fa alle NORD con le stesse mansioni da voi citate prendeva, all'inzio circa 1200 euro al mese+annessi e connessi e non si sentiva "sfruttato" oppure oberato di lavoro.


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MessaggioInviato: domenica 21 gennaio 2007, 23:04 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 18:25
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Del Fungo-Giera e Rail Traction Company, per esempio.

Due miei amici (uno lavora a Livorno Calambrone e l'altro a San Vincenzo. Per la conoscenza del posto che hai sfoggiato in altro topic mi sembra imperdonabile che tu non abbia "sentito i ferrovieri" anche lì) mi hanno riferito quanto di cui sopra.


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MessaggioInviato: lunedì 22 gennaio 2007, 1:01 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 14:21
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In genere quando incontro ferrovieri d'altre società non gli chiedo, di prima battuta, QUANTO prendono ma come va il servizio, se sono contenti del lavoro (e se c'è lavoro anche per me :oops: ) ecc.
A Livorno ho parlato con gente serfer e del fungo e a prima vista mi davano l'impressione di essere abbastanza soddisfatti del lavoro/paga. Ma magari mi sbaglio io eh?


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MessaggioInviato: lunedì 22 gennaio 2007, 11:07 
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Iscritto il: mercoledì 25 gennaio 2006, 10:34
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G-Master, che nella UE Francia e Germania la facciano da padroni è cosa abbastanza evidente, ma il discorso si farebbe politico e non attinente alle ferrovie (non sarà magari anche colpa dei nostri politici per molti dei quali il Parlamento Europeo è un secondo stipendio?)
SImone, vedo che parliamo lingue diverse:alcune pagine dietro ti ho detto esplicitiamente che delle politiche del lavoro non me ne frega una emerita ceppa. Si parlava di libero accesso all'infrastruttura e dei vantaggi per il cliente finale.Generalmente la concorrenza è sempre positiva...forse non per l'ex monopolista...
Prima, se volevo spedire delle merci via ferrovia o speravo che Cargo mi volesse come cliente alle sue condizioni o nada. Oggi ho possibilità di scelta tra varie IF. E, ripeto, se io ho un'azienda che deve spedire 5 Gabs da Reggio Calabria a Verona mi interessa che la mia merce arrivi a destinazione nel più breve tempo possibile e al prezzo più vantaggioso. Perciò alzo il telefono e mi faccio fare da 3 o 4 IF un preventivo. Dopodichè sceglierò quello PER ME più conveniente. A me come azienda non frega una ceppa di quanto prende un amcchinista Trenitalia o DFG o Serfer. Per il semplice motivo che io non devo fare beneficenza a Trenitalia e non mi itneressa neanche se il amcchinista della IF XY che hos celto prende 800 o 900 o 1200 euro al mese, se da solo svolge mansioni per le quali Trenitalia utilizza 6 persone o se ha 20 anni ed un CFL di 2 anni....Capisci questo? Non me ne frega una sega!!Io devo spedire i miei 5 carri e voglio che arrivino a destinazione nel miglior tempo possibile.
Idem come viaggiatore. Se domani potrò scegliere tra 3 vettori tra Roma e Milano, sceglierò il più conveniente per me, sbattendomene delle problematiche delle politiche del lavoro. Oppure secondo te non si deve liberalizzare l'accesso all'infrastruttura solo perchè i poveri macchinisti di Trenitalai rischiano di perdere lavoro o solo perchè le IF secondo te sfruttano i poveri giovani? Anche ammesso prendano 800 euro al mese, tra averceli e non averceli c'è una bella differenza.Poi uno quando cerca lavoro sceglie...Oppure meglio starsene a casa ad aspettare la manna dal cielo o un bel sussidio statale?


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MessaggioInviato: lunedì 22 gennaio 2007, 14:11 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Amen.


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MessaggioInviato: lunedì 22 gennaio 2007, 14:52 
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Tradotta ha scritto:
In genere quando incontro ferrovieri d'altre società non gli chiedo, di prima battuta, QUANTO prendono ma come va il servizio, se sono contenti del lavoro (e se c'è lavoro anche per me :oops: ) ecc.
A Livorno ho parlato con gente serfer e del fungo e a prima vista mi davano l'impressione di essere abbastanza soddisfatti del lavoro/paga. Ma magari mi sbaglio io eh?


Penso proprio di sì.

Per Gemini: se di politica del lavoro non te ne interessa una ceppa allora vuol dire che siamo su due piani completamente diversi. Non c'è niente di male.

Probabilmente sono stato poco chiaro, e mi spiego: io preferisco che chi lavora in ferrovia sia contento e si appassioni al suo lavoro e lo faccia con diligenza e impegno, piuttosto che vedere gente che rischia, sottopagata, per fare un lavoro che a lungo andare, in quelle condizioni, diventa una antipatica costrizione.

Una volta era così, e la Ferrovia era una cosa seria.

Oggi non è più così, perchè con la Divisionalizzazione prima e con l'ingresso delle varie Del Fungo-Giera, Serfer, Rail Traction Company eccetera poi, si è eliminato il valore aggiunto che il "ferroviere" contribuiva a creare. Ripeto, con passione, competenza, impegno e buon senso. E questo vale da come si utilizzano i locomotori (un tempo ognuno aveva la sua macchina e la doveva tenere pulita, pena sanzioni) alla sporcizia delle vetture e alla manutenzione del materiale rotabile.

Logicamente anche tempo fa c'erano delle eccezioni, però in generale non si pensava solo ed esclusivamente allo stipendio, si pensava a fare un servizio il migliore possibile, ognuno nel proprio campo di pertinenza.

Oggi no, e non mi sembra un discorso che verta solo ed esclusivamente sulla politica del lavoro.


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MessaggioInviato: lunedì 22 gennaio 2007, 15:29 
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Iscritto il: venerdì 3 febbraio 2006, 0:52
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Stai sostanzialmente anteponendo ai vantaggi di milioni di cittadini, i problemi (ipotetici) che graverebbero su alcune migliaia di lavoratori in ferrovia.

Premetto che sono dalla parte del cittadino, sicuramente una posizione monto egoistica, però penso sia bene guradrare al bene collettivo (cittadini=milioni di persone) e poi al bene individuale (lavoratori trenitalia=poche migliaia)

Uno su tutti il campo delle telecomunicazioni. Anche considerando che la liberalizzazione (nel campo della telefonia fissa) è stata in parte toppata nelle modalità, è come se i dipendenti Telecom si fossero opposti per tutelare il loro lavoro non permettendo a milioni di italiani di telefonare ai prezzi stracciati di oggi. Ma vi ricordate quanto costava telefonare 10 anni fa? Tornereste indietro a pagare i prezzi di allora per fare un favore ai precari dei call center?
Che i lavoratori c'abbiano perso non v'è dubbio, ma io oggi telefono a sbafo...


Ultima modifica di 80express il lunedì 22 gennaio 2007, 15:32, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: lunedì 22 gennaio 2007, 15:30 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 14:21
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Bella QUESTA! adesso diamo la colpa alla concorrenza delle altre ferrovie se ALCUNI ferrovieri statali non hanno più "il valore aggiunto" e maltrattano le locomotive lasciando le porte aperte di notte, i finestrini abbassati, se tolgono le scritte TRENITALIA e ci ricamano tanti simpaticissimi anagrammi, se abbandonano merci sui binari di corretto tracciato perché vogliono a tutti i costi andare a mangiare in QUELLA stazione anche se il DCO gli ha detto di fermarsi alla stazione successiva per mancanza di binari disponibili in quella prima??
Dai su!, non prendiamoci in giro. Rassegnati all'idea che FINALMENTE (FRANCIA permettendo), l'utente della ferrovia e il cliente dei treni merci potranno finalmente optare per un'altra società nel caso in cui Trenitalia faccia pena.


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MessaggioInviato: lunedì 22 gennaio 2007, 15:39 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 18:25
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Per Express: al contrario, io voglio che i cittadini abbiano il miglior servizio possibile.
Intendevo dire che questo è possibile solo con un senso di responsabilità degli operatori in questo settore.
Per come la intendo io il treno dovrebbe essere gratuito per chi lo usa per motivi di lavoro e di studio, ma capisco che sia utopistico.

Per Tradotta: si, perchè te sai una sega del perchè si abbandona il treno.


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MessaggioInviato: lunedì 22 gennaio 2007, 16:01 
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Simone, te mi parli di valore aggiunto, di ferrovieri che coccolavano i mezzi...A parte che il cliente vuole essere portato a destinazione o vuole che le sue merci vengano spedite. Se sulla loco ci son 2 o 4 macchinisti non gliene frega nulla. Se la loco è sporca perchè il PdM se ne sbatte non son problemi suoi...Se il PdM è "sottopagato" non sono problemi suoi. Io, come cliente non mi posso preoccupare di cosa fa l'azienda con i suoi dipendenti, non mi riguarda, non mi interessa. Se chiedo un preventivo A Serfer,RTC,Del Fungo e DGOl per trasportare i famosi 5 carri da Reggio Calabria a Verona gli chiederò costi di spedizione e tempi. E valuterò l'offerta in base a questo. Mica gli vado a chiedere quanto paga i suoi macchinisti, e neanche me ne frega. Allora, secondo te, meglio tornare al sacro monopolio perchè i ferrovieri erano tutti precisi ed ordinati, c'era il concorso di abbellimento delle stazioni ecc ecc ecc?Ma poi, secondo te, è colpa della concorrenza se ciò non accade più? Cioè, tu mi vuoi far credere che da quando c'è concorrenza e c'è la divisionalizzazione c'è più menefreghismo da parte del PdM? Quindi se si tornasse al monopolio, alla sana e vecchia FS statale tutto cambierebbe in meglio.....
Allacciandomi al discorso di 80 Express: quando telefoni (nella telefonia mobile) scegli il gestore con la tariffa più competente oppure controlli quanto pagano i dipendenti?
CHe poi queste liberalizzazioni abbiano portato "svantaggi" ai lavoratori ci può stare, ma non è un buon motivo per esserne contro....Anche perchè chi ci guadagna è il cliente finale. Poi ognuno è responsabile del proprio lavoro...diventa un'antipatica costrizione? E chi ti obbliga a restare?Alla prima occasione buona te ne vai, se non ci riesci amen, pecunia non oleat...tra averci uno stipendio e non avercelo preferisco la prima opzione....anche se, come operatore di call center sn ampiamente sottopagato....


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MessaggioInviato: lunedì 22 gennaio 2007, 16:03 
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80express ha scritto:
Uno su tutti il campo delle telecomunicazioni. Anche considerando che la liberalizzazione (nel campo della telefonia fissa) è stata in parte toppata nelle modalità, è come se i dipendenti Telecom si fossero opposti per tutelare il loro lavoro non permettendo a milioni di italiani di telefonare ai prezzi stracciati di oggi. Ma vi ricordate quanto costava telefonare 10 anni fa?


Beh, già per le telecomunicazioni confermi che la liberalizzazione è stata toppata ...

I dipendenti Telecom non si sono opposti, ma intanto a fornte di alcune migliaia di preprensionamenti/licenziamenti/mobilitazioni Tronchetti Provera si porta a casa stock option multi-milionarie (in euro) per aver costituito un Gruppo fatto di debiti.

Torando alle tarifee, me le ricordo le tariffe di 10 anni fa ... e non mi sembra oggi di telefonare a sbafo: di qualunque compagnia si tratti, comunque paghi 8e non tanto poco per il vero).
Sulla telefonia mobile è meglio stendere un velo pietoso, perché di fatto è regime di oligopolio.

Pertanto, sul settore trasporti, siamo così sicuri che una liberalizzazione del settore si traduca a vantaggio degli utenti?

Tenuto conto che:

1) siamo in Italia;
2) la liberalizzazione della telefonia fissa è stata toppata.


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