E.645.023 ha scritto:
andrea (valpambiana) ha scritto:
Io trovo che siete così spiritosi che il prossimo anno potete andare a Zelig sicuri di avere un grandissimo successo!
Andate a comprare un libro che riproduce le ferrovia degli anni '70 e pretendete tutte le fotografie a colori?
Ovvero pensate che, nell'era della fotografia e della stampa digitale, la casa editrice abbia modificato le fotografie a colori e le abbia fatte stampare in bianco/nero per renderle più "antiche"?
Ragazzi, ma vi rendete conto di cosa state dicendo?
Capisco che siate giovani e non abbiate vissuto gli anni '70. Ma come potete pensare che, allora, tutti usassero le pellicole a colori che costavano due/tre volte quelle in b/n?
Se non capite neanche queste cose, forse è meglio che scegliate un altro passatempo!
Allora, lasciamo perdere la provocazione sulla partecipazione a Zelig. Seguendo il tuo ragionamento sul costo della pellicola:
-Ho un libro fotografico, pubblicato da ACME, con foto ferroviarie scattate tra fine anni '50 e primi anni '60 e sono TUTTE foto a colori, sono state fatte da fotografi stranieri, che probabilmente avevano i mezzi economici per comprare la pellicola a colori, oppure è una scelta editoriale?
-Nei due volumi DUEGI sulla ferrovia negli anni '70 la gran parte delle foto è in bianco e nero e poche sono a colori.
-Nel volume DUEGI sulla ferrovia anni '80 TUTTE e sottolineo TUTTE le foto sono a colori.
Seguendo il tuo ragionamento, dal 1980, di colpo, la pellicola a colori costava come in quella in bianco e nero (o poco di più) e di conseguenza TUTTE le foto erano a colori? E' un ragionamento possibile?
Secondo me c'è una scelta editoriale (a parere mio e di molti sbagliata), dove o hanno pubblicato in bianco e nero delle foto a colori, oppure hanno scelto solo foto in bianco e nero, più probabilmente un misto delle due.
Comunque sarebbe interessante avere una risposta dalla DUEGI (secondo me non sanno cosa dire, essendosi resi conto della scelta sbagliata).
Invece è proprio così: vai a farti un giro sul forum di Photorail e guardati le foto dei fotografi italiani di allora: Muratori, Cocchi, Iorio, ecc. Negli anni '70 erano ancora giovani, i soldi erano pochi e scattavano in B/N, e se scattavano a colori (di rado), usavano pellicole piuttosto scadenti perchè più economiche (e infatti oggi fanno i salti mortali per recuperarle). Gli stranieri i rullini a colori se li potevano permettere già da prima, e infatti le loro foto sono spessissimo a colori. Dei nostri capitava spesso il contrario, anche in piena epoca del colore, poteva sempre capitare di scattare in B/N.
Giusto per confronto, uno dei fotografi più produttivi del secolo scorso Luigi Iorio di quanto in quanto carica i sui scatti su photorail:
http://www.photorail.it/forum/index.php ... sa=search2 basta cercare mauryluis nella funzione cerca dell'archivio (sopra alla barra "Risultati"). Se uno vuol perdere un po' di tempo, provi a contare le foto in B/N e quelle a colori... Oppure provate ad iscrivervi al forum e a dare una sbirciata alle foto dagli archivi...
Dal 1980 cosa è successo? Che i fotografi summenzionati hanno iniziato a lavorare, mi sa: oggi è tutta gente sulla settantina, anche oltre. Se guadagni poco, compri le cose più economiche, dopotutto la fotografia ferroviaria è un hobby, mica un lavoro.
La rivista ACME era basata tra le altre cose sull'archivio personale di uno dei proprietari, che fa collezione di foto d'epoca.
Ah, per la cronaca, su ebay gli originali di certe foto di fotografi stranieri arrivano a costare come il modello in H0 della locomotiva ritratta.
Se le cose non le sai, salle.