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 Oggetto del messaggio: Informazioni a bordo treno
MessaggioInviato: lunedì 22 gennaio 2007, 22:12 
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Cari amici forumisti,
vi racconto quanto è successo a me e ad un altro cliente di Trenitalia questa sera su un regionale fatto con materiale a piano ribassato e mitica monocabina 464...
E' l'ennesima serata di ritardi superiori alla mezz'ora (e fin qui siamo quasi in regola :twisted: ), siamo in stazione e dobbiamo decidere se, per arrivare a casa il prima possibile, conviene prendere un regionale (che ferma in tutte le stazioni, ma partirebbe in orario) o aspettare il treno diretto in ritardo di circa mezz'ora. Sulla carta (ovvero sommando il ritardo all'orario di arrivo del diretto) sembra convenire il regionale per una manciata di minuti, ma dato che la logica non corre sempre sui nostri binari cerchiamo eventuali conferme dal capotreno. Saliamo sull'ultima carrozza e facciamo passare tutte le 6 carrozze fino al 464 (che si trova fuori dal marciapiede ed è quindi irraggiungibile dall'esterno), ma del capotreno neanche l'ombra... Nelle carrozze troviamo l'indicazione "per ogni necessità rivolgersi al capotreno nella prima carrozza o nella cabina di guida", dato che sulla prima carrozza non c'è ci dirigiamo verso la cabina. Sulla porta che dal bagagliaio del locomotore immette nel corridoio che porta in cabina troviamo il cartello di "vietato l'ingresso ai non addetti". Ma come? Come si fa a "Rivolgersi al capotreno in cabina" se l'ingresso alla stessa è "Vietato ai non addetti"?
Dato che mancano ancora 10 minuti alla partenza, ritenedo quindi di non disturbare più di tanto, decidiamo comunque di seguire la prima indicazione e di "rivolgerci al capotreno in cabina", bussiamo alla porta della stessa e siamo accolti da macchinista e capotreno in malo modo: con tono aggressivo ci danno dei pazzi irresponsabili, accusandoci di avere messo in grave pericolo la nostra e la loro incolumità, che quel corridoio è pericolossissimo e che dovevamo andarcene immediatamente. Spieghiamo che volevamo solo una informazione, entrambi si calmano un po', e col capotreno torniamo in un ambiente più consono (e decisamente più sicuro...) a chiedere le informazioni di viaggio che ci servivano. Prima di darcele si sente in dovere di andare avanti con la predica, al che le faccio notare che se ci siamo permessi di risalire il treno fino ai sacri comandi è perchè lo abbiamo trovato scritto in vettura, e non per nostro sfizio personale... Mi viene risposto che per comunicare con la cabina è necessario usare un citofono presente nel bagagliaio del 464 (un attrezzo grigio, posto in un angolo a sinistra della porta di ingresso su un parete dello stesso grigio e non indicato da alcuna segnalazione visiva) e che il transito in corridoio non è consentito perchè quell'ambiente è pieno di amianto... sì, ha detto proprio "amianto"... E ha anche aggiunto che i ferrovieri possono passare, ma poche volte perchè c'è pieno d'amianto...
Ecco, alla luce di tutto ciò io mi domando questa cosa... Se un cliente che non ha avuto il privilegio di scoprire come Trenitalia ha risolto il problema di comunicazione tra cliente e capotreno ha bisogno di un'informazione di viaggio a bordo cosa deve fare? Seguire le indicazioni presenti sulle carrozze e ricevere prima delle stesse parole non molto edificati sulla propria persona dagli educatissimi ed efficentissimi nonchè impegnatissimi ferrovieri? Oppure è meglio che si abbandoni a se stesso?
E poi, credono che i clienti siano tutti dei poveri fessi? L'amianto sulle 464? A parte con noi ferramatori che, per nostra passione e nostro interesse sappiamo vita, morte e miracoli di ogni singolo gruppo di locomotive, come possono pensare di raccontare una cosa del genere ad una qualunque persona dotata di buon senso... Penso che sia un fatto ormai risaputo che l'amianto è stato bandito da decenni, e penso che chiunque riconoscerebbe che in un 464 che ancora profuma di nuovo di amianto proprio non ce ne può essere... Scusatemi, ma questa mi sembra un po' una presa per i fondelli... E l'ennesima trovata per complicare il più possibile le cose semplici... E intanto, come diceva Totò, "Io pago..."


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MessaggioInviato: lunedì 22 gennaio 2007, 22:40 
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L'unica cosa di nocivo che c'è nel corridoio della 464 possono essere i campi elettromagnetici che si sviluppano nei momenti di massimo sforzo di trazione e/o frenatura elettrica.

Pare infatti che nel corridoio della macchina ci siano valori 800 volte superiori a quelli indicato dalle ASL (parametro di riferimento: 0,5 valore misurato: 400).

Questo secondo studi preliminari svolti dall'Università di Tor Vergata, ora non so se le cose siano migliorate ma non credo...


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MessaggioInviato: martedì 23 gennaio 2007, 0:49 
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quindi a treno fermo nessun pericolo.


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MessaggioInviato: martedì 23 gennaio 2007, 2:07 
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Forse è più corretto dire che con invertitore a zero nessun pericolo


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MessaggioInviato: martedì 23 gennaio 2007, 20:26 
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Dola, veramente l'amianto è parecchio che è fuorilegge in Italia, quindi difficile che lo abbiano messo sulle E 464 che son mezzi recenti :D :D


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MessaggioInviato: martedì 23 gennaio 2007, 21:27 
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Gemini76 ha scritto:
Dola, veramente l'amianto è parecchio che è fuorilegge in Italia, quindi difficile che lo abbiano messo sulle E 464 che son mezzi recenti :D :D


E' proprio quello che sostengo... Lì dentro non ce ne deve essere neanche una briciola... Anche se il capotreno (nel mio caso trattasi di donna...) sosteneva il contrario... Non so come ho fatto a non scoppiarle a ridere in faccia o a chiederle se nelle torri di ventilazione dei motori scorresse della criptonite!!!


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MessaggioInviato: martedì 23 gennaio 2007, 21:30 
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Simone646 ha scritto:
Forse è più corretto dire che con invertitore a zero nessun pericolo


A parte il campo elettromagnetico irradiato dai convertitori degli ausiliari e dagli ausiliari stessi nessun campo elettromagnetico nocivo...
Poi c'è da fare un altro discorso relativo ai campi elettromagnetici, perchè la loro nocività dipende dalla loro frequenza, e dall'intensità congiunta al tempo di esposizione.


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MessaggioInviato: martedì 23 gennaio 2007, 22:01 
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Ciao a tutti.
Purtroppo, può sembrare assurdo, e io per primo non lo credo assolutamente, però potrebbe anche essere VERO!!!
Infatti la legge, peraltro molto ingarbugliata, prevede che le "nuove costruzioni" siano completamente esenti da amianto.
Altresì, ne è vietato l'approvvigionamento da parte di chi costruisce, ma allo stesso tempo, la ditta costruttrice, che ne abbia ancora delle scorte (dichiarate al momento della messa al bando dell’amianto) nei propri magazzini è autorizzata secondo i termini di legge all’utilizzo di tali scorte.
Al giorno d’oggi, non credo che esistano ancora dei fornitori/costruttori che ne abbiano ancora in magazzino, ma non si può mai sapere…


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 Oggetto del messaggio: Re: Informazioni a bordo treno
MessaggioInviato: martedì 23 gennaio 2007, 22:04 
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dola ha scritto:
Come si fa a "Rivolgersi al capotreno in cabina" se l'ingresso alla stessa è "Vietato ai non addetti"?

Questa non l'ho mai capita nemmeno io, e l'ho fatto presente a un CT che molto gentilmente mi ha spiegato alcune cose e il suo punto di vista.
Nel caso di TAF o di treni con 464 in testa il passaggio nel corridoio che porta alla cabina è vietato a chiunque con treno in movimento, quindi per il viaggiatore è praticamente impossibile raggiungere il CT. In caso di necessità (informazioni, mancata timbratura del biglietto, ecc.) il viaggiatore dovrà attendere la prima fermata e contattare il CT quando questi scende dalla cabina. In caso di emergenza grave a bordo si dovrà azionare il freno di emergenza.
Mi ha poi detto che hanno costruito le 464 monocabina proprio per consentire l'intercomunicazione e che essendo ciò l'anticamera dell'Agente Solo, sono subentrati i sindacati (che secondo lui sono, testuali parole, "la rovina delle Ferrovie") che hanno posto il problemi dei campi elettromagnetici.
In realtà, sempre secondo lui, i danni derivanti dal passaggio nel corridoio non sono superiori a quelli di una conversazione al telefonino, e difatti lui, come pochi altri suoi colleghi, nel corridoio ci passa sempre, perchè chiude le porte dall'interno e rientra in cabina senza farsi la passeggiatina sul marciapiedi e la scalata alla cabina.
Una disposizione di qualche tempo fa diceva che dove il CT è in cabina dovevano essere installati e funzionanti i citofoni nelle vetture, disposizione ovviamente disattesa, perchè quando mai in Italia un citofono in balia dei viaggiatori-vandali funzionerebbe?
Ha fatto poi l'esempio del Minuetto dove il citofono funziona ma solo dopo avere azionato il freno di emergenza.
Ha infine detto che tutto si risolverà quando (secondo lui tra non molto) in cabina ci sarà solo il macchinista, e il CT sarà in vettura.
Questo è quello che mi è stato raccontato.


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MessaggioInviato: mercoledì 24 gennaio 2007, 19:00 
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basta aspettare che scenda a chiudere le porte o bussare alla cabina dal marciapiedi prima della partenza del treno.. non sembra troppo difficile.. :wink:


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MessaggioInviato: mercoledì 24 gennaio 2007, 21:59 
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Lucaf104 ha scritto:
basta aspettare che scenda a chiudere le porte


Se l'informazione ti serve per decidere da che parte stare delle porte proprio quando le chiude e il capotreno si deve prima sentire con il dirigente movimento direi che è un po' tardi... Non credo proprio che faccia fare ritardo al treno per darti una risposta...

Lucaf104 ha scritto:
basta [...] bussare alla cabina dal marciapiedi prima della partenza del treno..


Peccato che il binario di partenza, tronco, sia troppo corto per accogliere una composizione di 6 pezzi, pertanto il locomotore era in mezzo alle sterpaglie... E raggiugerlo in quelle condizioni, sotto l'acqua che rende tutto scivoloso e al buio sarebbe stato davvero pericoloso...


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MessaggioInviato: giovedì 25 gennaio 2007, 0:21 
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Non è che nel corridoio ci sia la probabilità di avere problemi con l'Alta Tensione, visto che è circondato dalle cabine AT?


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MessaggioInviato: giovedì 25 gennaio 2007, 9:55 
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SAFF ha scritto:
Non è che nel corridoio ci sia la probabilità di avere problemi con l'Alta Tensione, visto che è circondato dalle cabine AT?


No, ci mancherebbe altro! Tutte le apparecchiature AT devono essere, per norma, protette in modo da non permettere il contatto, nemmeno per motivi accidentali, con la persone.


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MessaggioInviato: giovedì 25 gennaio 2007, 14:39 
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dola ha scritto:
Lucaf104 ha scritto:
basta aspettare che scenda a chiudere le porte


Se l'informazione ti serve per decidere da che parte stare delle porte proprio quando le chiude e il capotreno si deve prima sentire con il dirigente movimento direi che è un po' tardi... Non credo proprio che faccia fare ritardo al treno per darti una risposta...

mannaggia che sfortuna.. bisogna chiedere il permesso..
Lucaf104 ha scritto:
basta [...] bussare alla cabina dal marciapiedi prima della partenza del treno..


Peccato che il binario di partenza, tronco, sia troppo corto per accogliere una composizione di 6 pezzi, pertanto il locomotore era in mezzo alle sterpaglie... E raggiugerlo in quelle condizioni, sotto l'acqua che rende tutto scivoloso e al buio sarebbe stato davvero pericoloso...


purtroppo può succedere anche il caso limite..


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MessaggioInviato: giovedì 25 gennaio 2007, 22:13 
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Località: Lecce
GLi EVENTUALI campi magnetici (ed eventualmente elettromagnetici) generati dalle apparecchiature (ad alta tensione ed alta corrente, per di più modulata) possono avere effetti biologici (evidenziati per altro solo su base epidemiologica, cioè statistica, in quanto per avere danni certi e diretti alle frequenze industriali bisogna starci proprio attaccati alle apparecchiature), ma solo se uno ci vive vicino per ore.

Certamente, già nella cabina di guida i campi, QUALORA ci fossero, rientrano nei limiti di osservanza.

In ogni caso il passaggio temporaneo nel corridoio non può avere mai conseguenze.

Che poi la gente possa confondere tranquillamente l'amianto con la diossina con i campi elettromagnetici con i PM10 ecc ritenendo che siano tutti uguali...
beh è dovuto all'ignoranza di cose scientifiche in cui siamo immersi.

Ciao
Massimo


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