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Utilizzo del parallelo sulle444
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Autore:  db111 [ martedì 22 maggio 2007, 21:25 ]
Oggetto del messaggio:  Utilizzo del parallelo sulle444

Domando ,a chi lo sa, quale combinazione motore utilizzano le 444 alla velocita costante (in piano) di 160Km/h con una composizione di 9-11 vetture. Ce la fanno in serie con il campo indebolito al 5° grado o devono passare in parallelo?
Nella guida della loco la transizione della combinazione motori viene poi spesso fatta ad una velocità tale da evitare la reinserzione del reostato oppure no? Così accelererei più piano ma eviterei una nuova scaldata al reostato, una minore flashata alle spazzole e qualche strattone in meno.
Magari con il treno in orario e distanza tra 2 fermate superiore ai 60Km tipo tirrenica e adriatica bassa viene fatto?

Saluti a tutti

Autore:  E 464 069 [ martedì 22 maggio 2007, 22:52 ]
Oggetto del messaggio: 

non sono un macchinista ma ti posso assicurare che a 160km/h con la E444 sei con la combinazione in parallelo ( con qualche shunt di indebolimento)...... penso che in serie con 5 shunt eseguiti in piano e con 10 vetture forse arrivi sui 115/120km/h.....ma è meglio che senti uno che ci sta sopra le macchine....non vorrei aver sparato cavolate
ciao

Autore:  Il Basso di Genova [ mercoledì 23 maggio 2007, 0:10 ]
Oggetto del messaggio: 

che poi leggevo che è meglio se possibile andare a pieno campo.. insomma.. meglio parallelo P.C. che serie con 5 Shunt.. per via della maggior sollecitazione del collettore..

Autore:  Matli [ mercoledì 23 maggio 2007, 22:40 ]
Oggetto del messaggio: 

Tranquillo...con 9 pezzi per tenere i 160 devi essere in Parallelo con almeno 3 shunt.... :lol:

Autore:  db111 [ mercoledì 23 maggio 2007, 23:48 ]
Oggetto del messaggio: 

Grazie delle risposte. Penso anch'io che a 160Km/h con 10 vetture si sia in parallelo. I miei dubbi sono legati a quanto è riportato nel numero monografico di tutto treno sulla 444. Qui si dice che nei primi tempi di servizio delle 444, i maestri più vecchi erano avversi all'uso del parallelo e preferivano portarsi a 130-140Km/h in serie a campo indebolito, ovviamente molto lentamente. Tenendo conto delle composizioni non molto leggere dell'epoca, anni 70, piene di tipo 46, mi viene da dire che con qualche vetture in meno possa andare un po più forte ma non so di quanto. D'altra parte una volta che il treno è lanciato in piano la resistenza all'avanzamento è di natura aerodinamica e quindi è legata alla velocità più che alla composizione (entro certi limiti).
Su un'altro sito ho inoltre visto che la 444 si tira lo Ionio 6 vetture sulla battipaglia Potenza (27 per mille). Credo si arrampichi in serie a pieno campo assorbendo un bel po' di corrente. Onore al merito pensavo che la rampa di Verna con il Mediolanum fosse il limite, ma evidentemente si riesce a chiedere ancora di più da queste mitiche loco. Sarà per l'isolamento in classe h degli avvolgimenti rispetto a 30 anni fa....Boh.

Grazie a continua la discussione

Autore:  Traversata Vecchia [ giovedì 24 maggio 2007, 16:07 ]
Oggetto del messaggio: 

Be', credo che la risposta non possa non essere "composita". La 444 riesce ad arrivare a 160 km/h anche nella sola combinazione di Serie + shunt. Basti pensare alle locomotive limitate in tal senso dalle officine o dai depositi: è solo questione di composizione, pendenza della linea e...tempo! Ovviamente una macchina efficiente viene portata a quella velocità utilizzando la combinazione di Parallelo, tale velocità viene poi mantenuta, a discrezione del macchinista, disinserendo ed inserendo ripetutamente in trazione la locomotiva nella combinazione di "P" oppure, a mio avviso più correttamente, utilizzando la combinazione di "S"+sh. In tale condizione, per inciso, gli assorbimenti sono talmente bassi che la commutazione sui collettori non provoca alcun problema. Ovviamente la condizione preliminare è una composizione non troppo robusta e una linea pianeggiante e, credetemi, la differenza fra le 9 o le 11 vetture la tartaruga le sente. Per quanto riguarda il reostato la "R" possiede lo "Zero intermendio" fra le combinazioni di S e di P, in questo modo le ripetute inserzioni in "P" non comportano la completa esclusione del reostato in entrambe le combinazioni come avveniva sulla vecchia tartaruga la quale, per limitare le sollecitazioni allo stesso, era dotata del pulsante "PER" (Pulsante Esclusione Rapida) che consentiva una più celere rotazione dell'avviatore nella combinazione "S", a velocità superiore a 70 km/h e sino alla chiusura del contattore Sigma 6. Tale funzionalità viene mantenuta in automatico dalla "R" ad una velocità superiore ed è inoltre possibile l'inserzione direttamente nella combinazione di "P" direttamente dallo "Zero iniziale" ad una velocità superiore a 100 km/h.
Saluti.[/list]

Autore:  davidemastromauro [ lunedì 28 maggio 2007, 13:50 ]
Oggetto del messaggio:  L'età avanza anche per la Tartaruga

Son qui con 3 dinosauri dell'era paleolitica delle FS. E non hanno tutti i torti nel dire.
Quando le 444 erano nuove sicuramente nella combinazione SERIE con 5 shunt si sarebbero potuti tenere tranquillamente i 160Km/h in pianura tirando 9-11 vetture. Ma il tempo passa anche per loro e gli intraferri che spazzolano alla grande si logorano e quindi tutto il complesso motorico va a farsi friggere.
Oggi per tenere la velocità indicata serve il parallelo senza shunt o addirittura nei casi più gravi PARALLELO con 2-3 shunt. Quando si può fare a causa dei parecchi collettori ovalizzati negli anni o per via che i rotabili girano con un motore escluso.
Insomma mandiamo le testugini in pensione e compriamo Bombardie 485 oppure delle belle Siemens 185.

Autore:  db111 [ lunedì 28 maggio 2007, 22:44 ]
Oggetto del messaggio: 

Ma possono mettere il parallelo con un motore escluso? Significano 3000V di tensione sul motore abbinato a quello escluso. Infatti nella combinazione parallelo la coppia di motori per carrello è collegata in serie e ciascun motore è alimentato a 1500V. Addirittura con il campo inbebolito! Sarà ma mi sembra strano. poi con i collettori ovalizzati a maggior ragione si dovrebbe tenere basso l'assorbimento di corrente. Quindi se raggiungo una velocità sufficiente a rimanere in parallelo sotto un certo amperaggio per motore bene, altrimenti continuo in serie a passo di lumaca.

Se sbaglio ditemi il perchè grazie!

Autore:  PhotoStex [ lunedì 28 maggio 2007, 23:12 ]
Oggetto del messaggio:  Re: L'età avanza anche per la Tartaruga

davidemastromauro ha scritto:
...Siemens 185.

?????????????????????????

:wink:

Autore:  Traversata Vecchia [ martedì 29 maggio 2007, 8:26 ]
Oggetto del messaggio: 

Con un motore escluso è possibile solo la combinazione di Serie + shunt e non è possibile utilizzare la combinazione di Parallelo. Una decina d'anni fa è stata modificata la centalina elettronica delle "R" in modo da non consentire l'utilizzo del III-IV-V grado di indebolimento campo con assorbimenti superiori a circa 670 A per ramo motorico. Ciò proprio per evitare tutte le problematiche connesse agli assorbimenti eccessivi.

Autore:  Traversata Vecchia [ martedì 29 maggio 2007, 8:28 ]
Oggetto del messaggio: 

P.S.: con un motore escluso non è possibile utilizzare la Frenatura Elettrica.

Autore:  l.voltan [ domenica 8 luglio 2007, 22:33 ]
Oggetto del messaggio: 

Come autore della ormai "stagionata" monografia sulle E.444, nonchè utilizzatore abitudinario delle E.444 normali prima, e delle E.444R poi, confermo quanto detto da Traversata Vecchia. Preciserei che il Parallelo si può inserire a velocità variabili da circa 45-50 km/h (basta che il treno sia leggero, e si hanno accelerazioni assai sensibili, ma non fatelo con 12 carrozze e rotaie umide....) sino a velocità ben più alte, ovviamente tenendo conto della composizione del treno e dell'andamento planoaltimetrico della linea, oltre che alle condizioni di aderenza del binario. Sopra ai 100 km/h il parallelo entra direttamente, senza passare per la serie, salvo che prima non si porti per qualche istante la leva di combinazione in Serie. Sull'usura dei motori direi che il traferro c'entra ben poco, ma l'usura delle spazzole e il solcamento e l'ovalizzazione dei collettori sono quanto di più deleterio esista per un motore a corrente continua, indipendentemente dall'età di questo.
Sul Parallelo a bassa velocità poi, c'è da dire che eseguito regolando bene con il potenziometro gli assorbimenti non si "strappa" nemmeno più di tanto, inoltre i contattori della combinazione 19, 20 e 21 a velocità bassa e forza controelettromotrice ridotta, lavorano in condizioni di apertura meno gravose. Occhio però sempre alla temperatura del reostato.......

Autore:  BRENNERLOK [ giovedì 12 luglio 2007, 14:18 ]
Oggetto del messaggio: 

Io credo che raggiunta la velocità di 160 km/h in piano, la 444 poteva mantenerli anche con la serie col V indebolimento.In quelle condizioni non serve molto sforzo visto che il problema è arrivare ai 160.Almeno è quello che ho simulato col vecchio sim. sbaccheri

Autore:  archeofer [ giovedì 9 agosto 2007, 11:46 ]
Oggetto del messaggio: 

Potrebbe anche essere che li tenga e li raggiunga in serie+shunt, ma ricordiamoci che col pieno campo della combinazione superiore:
- lo sforzo di trazione è maggiore
- gli assorbimenti minori e quindi
-minor consumo e
-minor usura ai motori
Non lo dico io, basta guardare le curve caratteristiche delle loc.

Autore:  baroni [ martedì 14 agosto 2007, 11:37 ]
Oggetto del messaggio: 

visto che una volta ebbi la fortuna di fare firenze-bologna e viceversa in cabina rispettivamente di una 447 ed una 444 con ic di 12 vetture, ti dirò quello che mi ricordo.
tra firenze e prato (più o meno in piano) ricordo che arrivammo a 120 in S con 5 gi e poi il macchinista inseri il P senza reostato e sparando quasi subito tutti i 5 gi! il treno raggiunse in men che non si dica i 180 (la velocità max era di 170) al che il macchinista tolse qualche gi e la velocità si assestò sui 160, il che dovrebbe rispondere alla tua domanda. da notare che la macchina in p con tutti i gi slittò a 160! :shock:
sulla salita tra prato e vernio (12 pm) la macchina fu tenuta in s con tutti i gi assestandoci sui 90-100. e poi sulla discesa frenatura elettrica ovviamente in p.
al ritorno con la 444 in salita subito dopo bologna eravamo in p con almeno 3 gi assestandoci sui 140 ed assorbendo ben 800 ampere. e poi ricordo che tra parto e firenze si correva a 160 in p con 3 gi.
è tutto quello che mi ricordo.

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