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MessaggioInviato: lunedì 16 luglio 2007, 9:38 
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Iscritto il: lunedì 2 aprile 2007, 9:26
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Località: TRINO VERCELLESE (dalle parti di Alexgaia)
E' evidente un palese menefreghismo del personale
B.A. probabilmente lavorare in questo modo con le tratte
Londra -L.A. è la mera normalità.
Infine c'è da tenere conto (purtroppo) che noi italiani
quando arriviamo negli States, siamo visti con molto
sospetto:
ci chiedono se abbiamo la carta di credito
qual'è il plafond
perchè siamo in quel paese
quanto tempo ci intratteniamo
siamo assicurati
ecc ecc ecc ecc...
manco fossimo cittadini del terzo mondo.
La prima cosa che mi viene in mente per aiutarti,
è di rivolgerti ad una delle tante associazioni consumatori.
Se ti rivolgessi ad un'avvocato privato, le spese
iniziali sarebbero esorbitanti, senza sapere poi
se prenderai i soldi o meno.
Invece con una associazione avresti le spalle più coperte.
Facci sapere

ps
racconto molto interessante
U.A. :?


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MessaggioInviato: lunedì 16 luglio 2007, 10:08 
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Iscritto il: lunedì 2 aprile 2007, 9:26
Messaggi: 457
Località: TRINO VERCELLESE (dalle parti di Alexgaia)
Cita:
....e pensare che a me basterebbero delle scuse formali....

Scusa se mi permetto!
....MA QUALE SCUSE FORMALI! :twisted:
Il tuo esempio servirà oltre a te stesso qualora dovessi ritornare
negli USA, anche ad altri eventuali malcapitati che dovessero
finire sotto le loro forche caudine.
Le proteste devono essere fatte, è un tuo diritto, ma è anche un tuo dovere nei confronti degli altri che subiscono le stesse angherie,
gli stessi soprusi, gli stessi sbeffeggiamenti.
Sempre più spesso, in ogni posto del mondo, il cliente
viene preso come pollo da spennare.
Si forse sto generalizzando, ma il trend intrapreso purtroppo sembra questo :cry:


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MessaggioInviato: lunedì 16 luglio 2007, 11:49 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 18:15
Messaggi: 2018
Località: 1640 Riverside Drive, Hill Valley
I pasticci coi bagali purtroppo succedono sempre e con qualunque compagnia :shock: :shock: :shock: :shock: Sembra incredibile ma nel 2007 i bagali possono finire su un aereo che non c'entra una piva col tuo..

Riguardo al trattamento che riceviamo all'estero (in certe nazioni), è purtroppo parte e colpa di nostri "cari" connazionali che hanno largamente contribuito (e tutt'ora contribuiscono) a questa stupenda immagine..
Non che gli altri popoli (col naso all'insu) siano meglio.. Ma "rendono meglio".. difronte al resto del mondo..


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MessaggioInviato: lunedì 16 luglio 2007, 16:33 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
Messaggi: 4549
Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Io ho una bella Samsonite che avevo comprato proprio tenendo conto delle misure massime ammesse per il bagaglio in cabina.
Naturalmente la paranoia ha preso il sopravvento e adesso in cabina non si può portare nulla.
Al mio prossimo viaggio in valigia metterò solo cose "spendibili" (termine militare per dire "sacrificabili") e tutto ciò che mi sarà indispensabile lo comprerò sul posto.
Sono curioso di sapere se almeno la Minox 35 me la potrò tenere nella tasca dei pantaloni: la Nikon con gli obiettivi non rischierò certo che rimanga una settimana sotto l'acqua chissà dove, o peggio che venga ricettata da qualche addetto aeroportuale.


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MessaggioInviato: venerdì 20 luglio 2007, 13:12 
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Iscritto il: mercoledì 15 febbraio 2006, 13:54
Messaggi: 269
Località: Sora
CORTIANTONIO-UTENTEACIDO ha scritto:
La prima cosa che mi viene in mente per aiutarti,
è di rivolgerti ad una delle tante associazioni consumatori.

Giusto.

Cita:
Se ti rivolgessi ad un'avvocato privato, le spese
iniziali sarebbero esorbitanti, senza sapere poi
se prenderai i soldi o meno.


Sbagliato. Se devi fare causa sempre da un avvocato occorre andare e le spese sono sempre le stesse: l'associzione dei consumatori non ha la bacchetta magica. Però con l'associazione consumatori (forse) non anticipi niente di quanto necessario all'avvocato (almeno le spese vive da sostenere, quali bolli, Contributi Unificati, spese di notifica) e, se vinci la causa (cosa che dipende dalla bravura dell'avvocato e dalle capacità intellettive del giudice, queste ultime non sempre garantite), la società convenuta in giudizio (salvo imprevisti) comunque sarà condannata a rimborsare le spese legali sostenute, oltre ovviamente al risarcimento del danno.


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