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 Oggetto del messaggio: Il disastro ferroviario di Roccapietra
MessaggioInviato: giovedì 5 giugno 2008, 10:35 
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Iscritto il: giovedì 24 gennaio 2008, 18:40
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Desidero ricordare che Domenica prossima sarà il centesimo anniversario di un disastro ferroviario dimenticato:

L'8 giugno del 1908 la ferrovia Novara - Varallo è stata funestata da quello che con tutta probabilità fu il più grave disastro della storia della linea. Era la festa dell'Incoronata, circostanza che attirava sempre a Varallo e al Sacro Monte una moltitudine di pellegrini, ma pioveva, e questo aveva un poco limitato il numero delle presenze. Alle 14 e 15 avrebbe dovuto partire da Varallo alla volta di Novara un treno che le cronache riferiscono composto da 15 vetture passeggeri e 2 per il bestiame. I pellegrini che vi salirono lasciarono vuota l'ultima vettura, di II classe, in coda al convoglio, che partì infine con ritardo, alle 14 e 48. Il treno sostò poco dopo alla fermata di Roccapietra, che non aveva binari di sorpasso, a circa tre chilometri da Varallo. Qui il personale di macchina, anche in relazione alla pioggia e alla pendenza della linea, resosi conto di una anomalia nel funzionamento dei freni, pose mano ad una riparazione provvisoria, sul posto. Ma intanto da Varallo alle 14 e 58 era stato licenziato per Novara un treno merci, composto dalla locomotiva con tender e sei carri vuoti, per un peso complessivo di circa 100 tonnellate. Il fischio del merci in arrivo, all'uscita dalla galleria posta a 800 metri dalla stazione, coperta nella visuale da una curva e dalla vegetazione, fece a tutti comprendere come il disastro fosse inevitabile, nonostante, si dice, la figlia del capofermata di Roccapietra fosse prontamente corsa incontro al convoglio che sopraggiungeva sventolando la regolamentare bandiera rossa. I più pronti si gettarono dagli sportelli ma la collisione fu veramente tremenda. La locomotiva del merci si infilò nell'ultimo carro, in legno naturalmente, del treno fermo e si accavallarono numerose carrozze, con scene di strazio e grida di dolore. Alle 15.45 da Varallo partiva un treno di soccorso con numerosi medici ed infermieri dell'Ospedale oltre al Sotto Prefetto, al Procuratore del Re, al tenente dei Carabinieri, al Capostazione di Varallo. I feriti più gravi vennero trasferiti all'Ospedale di Varallo, altri in grado di viaggiare in quelli di Novara e Vercelli. Il bilancio della sciagura fu di cinque morti, 38 feriti gravi e 58 lievi. Per la prima volta in Valsesia vennero richiamati dall'eco degli eventi i cronisti di grandi quotidiani: alla 22 della sera stessa giunsero in auto da Milano due giornalisti del Corriere della Sera. Il disastro ebbe strascichi giudiziari, ma anche politici; alla Camera il Deputato piemontese on. Rizzetti si levò a tuonare contro il disservizio ferroviario, ed in particolare a denunciare come il materiale rotabile sulla linea Novara - Varallo fosse vetusto e inadeguato: su ciò che rimaneva di una vettura accartocciata nell'incidente venne notata una targa indicante l'anno di fabbricazione, il 1855. Inoltre un semplice segnale di protezione per la fermata di Roccapietra avrebbe certamente arrestato il merci.
Morti e feriti a parte la storia continua…


http://img165.imageshack.us/img165/1653 ... idaox4.jpg


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 Oggetto del messaggio: Re: Il disastro ferroviario di Roccapietra
MessaggioInviato: giovedì 5 giugno 2008, 11:18 
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Iscritto il: mercoledì 22 febbraio 2006, 9:52
Messaggi: 552
Località: Roma
capolinea ha scritto:
Desidero ricordare che Domenica prossima sarà il centesimo anniversario di un disastro ferroviario dimenticato:
alla Camera il Deputato piemontese on. Rizzetti si levò a tuonare contro il disservizio ferroviario, ed in particolare a denunciare come il materiale rotabile sulla linea Novara - Varallo fosse vetusto e inadeguato: su ciò che rimaneva di una vettura accartocciata nell'incidente venne notata una targa indicante l'anno di fabbricazione, il 1855. Inoltre un semplice segnale di protezione per la fermata di Roccapietra avrebbe certamente arrestato il merci.
Morti e feriti a parte la storia continua…


La superficialità di politicanti e giornalisti è la stessa da 100 anni a questa parte :evil: ...

Chissà se il Capostazione che licenziò il treno successivo passò qualche guaio o se si passò il tempo a fare la conta degli anni di costruzione dei mezzi...


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MessaggioInviato: giovedì 5 giugno 2008, 13:45 
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Iscritto il: mercoledì 9 agosto 2006, 18:08
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L'incidente in questione, per quanto di non eccessive dimensioni (all'epoca un paio di morti in un tamponamento o frontale era un fatto abbastanza comune), potrebbe essere il punto di partenza per una accurata ricerca sull'accaduto.
Quanto al materiale rotabile, secondo una statistica, al 1° luglio 1905 esistevano ancora 127 carrozze costruite tra il 1849 e il 1855, nonchè 28 locomotive, 73 bagagliai e ben 1508 carri merci.
Comunque non mi è chiara la dinamica dell'incidente anche se non so quale tipo di blocco fosse in esercizio a quel tempo sulla linea, credo poteva essere il giunto telegrafico. Ma non mi spiego come il DM di Varallo abbia potuto licenziare il merci senza aver prima ricevuto il giunto dal DM della stazione a valle.
C'è qualche volontario che ha tempo, ma soprattutto voglia, di andare a scavare altre notizie su questo fatto?
Saluti


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MessaggioInviato: giovedì 5 giugno 2008, 21:19 
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Iscritto il: giovedì 24 gennaio 2008, 18:40
Messaggi: 2135
Località: piemonte
Non sono un esperto di gestione del traffico ferroviario, ma da quello che so é che non era prevista la sosta del treno nella fermata di Roccapietra, comunque non protetta da alcun segnale, e che dunque anche il personale di macchina, che pure doveva essere a conoscenza della partenza dell'altro treno, non avrebbe dovuto sostare in un posto pericoloso perchè fuori dalla portata visiva. La stazione, che all'epoca degli accadimenti, era solo una baracca di legno era pure sprovvista di telegrafo. Semmai il capostazione di Varallo avrebbe dovuto attendere il passaggio e la relativa segnalazione di via libera dalla stazione di Quarona prima di licenziare il merci.
Il corriere della Sera e La Stampa dovrebbero aver riportato la notizia.
Aggiungo questa altra fotografia, la qualità é scarsa, ma si tratta di scansioni dai giornali locali.

http://img236.imageshack.us/img236/5839 ... idawd7.jpg


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MessaggioInviato: venerdì 6 giugno 2008, 18:56 
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Iscritto il: mercoledì 20 febbraio 2008, 11:22
Messaggi: 1188
Località: trento
...quasi sicuramentee all' epoca, per i treni susseguentisi, su linea di quelle caratteristiche era in vigore il distanziamento a tempo: pertanto il personale di scorta del treno fermatosi in linea avrebbe dovuto provvedere immediatamente alla protezione della coda(segnali d'arresto e petardi a distanza opportuna)
pietro


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