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Prendere il treno nel 1969
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Autore:  sebamat [ giovedì 21 maggio 2009, 20:47 ]
Oggetto del messaggio:  Prendere il treno nel 1969

Prendo spunto da una domanda fatta su un forum straniero...

Nel 1969, quanto era diverso da oggi prendere il treno?

I biglietti li si prendeva allo sportello, niente internet e automatici penso...... c'erano già le riservazioni obbligatorie per i treni di categoria superiore?

E l'accesso ai treni? Ancora a fine anni '80 a Milano mi sembra ci fosse un controllo all'inizio della piattaforma, e sono in possesso di biglietti ti lasciavano passare... era veramente cosi o mi sbaglio?

se qualcuno si ricorda di quei tempi.... e puoi scambiare un qualche ricordo...

sebastiano

Autore:  G-master [ giovedì 21 maggio 2009, 21:35 ]
Oggetto del messaggio: 

L'accesso ai binari a pagamento per gli accompagnatori, e con esibizione di biglietto per i passeggeri, era una caratteristica di Termini e Milano Centrale.
Non so se ci fossero altre stazioni così, ma la cosa è durata fino al '96 circa.
Per prenotare si prenotava già all'epoca, ma l'obbligo credo che ci fosse solo con certi rapidi di lusso.
Credo che l'obbligo sia arrivato solo con i neurostar, e solo dal 2001/2002, visto che anche lì rimanevano due carrozze "libere" che ti permettevano di fare il biglietto in stazione sul momento e di partire col primo disponibile.
Macchinette automatiche per i biglietti credo che siano entrate in uso negli anni Sessanta su certi nodi suburbani, ma non saprei quando sono arrivate quelle per tutte le destinazioni.
Una cosa è certa: nel '69 facevi il biglietto in qualsiasi stazione, anche a Frascati, e da lì potevi giungere in tutta europa.
I biglietti in proporzione costavano meno, e se su una tratta Roma-Milano volevi fermarti mezza giornata a Bologna potevi farlo semplicemente stando attento all'orario.
C'erano poi i biglietti circolari con cui si andava ovunque...
Il materiale era più o meno quello del Ventennio, più un po' di carrozze costruite negli anni Quaranta e Cinquanta: le X cominciavano appena ad arrivare, e le mettevano in composizione con qualsiasi cosa.
I tempi di percorrenza spesso erano tragici, ma anche oggi è così se non si viaggia sul neurostar.
Le carrozze le pulivano, forse quarant'anni fa anche la gente era meno incivile.
E poi c'erano sempre quelli che pranzavano in scompartimento con polli freddi e thermos di caffè casereccio, di solito offrivano anche agli altri, e spesso si metteva insieme quello che un po' tutti portavano.
I treni un po' più lussuosi avranno avuto una ristorante CIWL, alcuni altri una ristorante FS, ma di certo non erano i tempi della Intossicazione che Viaggia...

Autore:  andicoc [ giovedì 21 maggio 2009, 21:53 ]
Oggetto del messaggio: 

G-master ha scritto:
L'accesso ai binari a pagamento per gli accompagnatori, e con esibizione di biglietto per i passeggeri, era una caratteristica di Termini e Milano Centrale.
Non so se ci fossero altre stazioni così, ma la cosa è durata fino al '96 circa.
...

A Torino Porta nuova vennero installati nei primi anni '80 e smantellati qualche anno fa (mi ricordo più facilmente dell'installazione che dello sradicamento...)

Io nel 1969 sono nato, quindi non mi ricordo granché. :?
Ma mi ricordo degli anni '70 e '80, di cui ho disquisito un po' nel forum tre piani più in basso (modellismo: topic "Quale postale con le corbellini ardesia"). :D

Ciao
Andy

Autore:  nikkonistico [ giovedì 21 maggio 2009, 22:03 ]
Oggetto del messaggio: 

A Milano Centrale, se non erro erano gli anni '80, erano ancora in vigore i controlli per gli accompagnatori al binario.

Mio zio mi era venuto a prendere al marciapiede, ed aveva preso un biglietto apposta per aspettarmi li.

Danilo 8)

Autore:  Omnibus [ giovedì 21 maggio 2009, 23:14 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Prendere il treno nel 1969

Immagine Omnibus

Autore:  licio [ venerdì 22 maggio 2009, 10:28 ]
Oggetto del messaggio: 

Io sono del '65, i miei non avevano la macchina e i miei primi ricordi di bimbo milanese sui treni erano: andare dai nonni nel bresciano, ma soprattutto: ANDARE A PIETRA LIGURE A FARE LE FERIE ESTIVE.

Ricordo dei viaggi incredibili, degli assalti ai treni paurosi.
La cosa diversa era che ancora milioni di italiani usavano il treno per andare in ferie o tornare al paese.

Noi partivamo, come tutte le famiglie operaie, quando chiudevano tutte le fabbriche. Da Milano a Genova era un viaggio ancora accettabile, bastava arrivare con largo anticipo per salire sul treno (non ricordo restrizioni all'ingresso dei binari, forse soprassedevano il 1° agosto :D )
Ma se bisognava cambiare treno a Genova, era il delirio piu' assoluto. Banchine stracolme di gente che dava l'assalto al primo treno per il ponente, valigie passate dai finestrini ( saliva il piu' prestante della famiglia, spesso aprendo le porte col treno ancora in movimento, e occupava militarmente lo scompartimento ) spintoni, svenimenti, treno che non riusciva piu' a ripartire, ferrovieri disperati ...
Il "terno al lotto" che tutti speravano di fare era sentire i microfoni gracchiare "annuncio treno straordinario..." con conseguente transumanza di centinaia di persone sulla banchina indicata.

Le carrozze che ricordo erano le '59 in ardesia sui "diretti" o "direttissimi" da Milano ( il "rapido" era per i ricchi, l'"espresso" credo fosse per percorrenze molto superiori ). Gli "accelerati" o "diretti" liguri potevano avere anche delle belle centoporte ...

Ricordi di infanzia :roll:

Autore:  aaarlecchino [ venerdì 22 maggio 2009, 11:10 ]
Oggetto del messaggio: 

Da metà anni 60 a metà anni 70 ho viaggiato regolarmente sulle Ferrovie Nord Milano: a Milano Cadorna era ancora in funzione per le manovre la loco a vapore a due assi e capitava che a qualche treno di studenti del mattino venissero aggiunte le carrozze verdi a due assi.
Qualche viaggio sulle FS ed il massimo erano gli ETR 232 ecc.
Poi militare prima a Merano e poi Val Pusteria ma non ho ricordi ferroviari di quel periodo e dire che è una bella linea: era il maresciallo che andava a farci i biglietti scontati prima della licenza.
Da fine anni 70 a metà 80 frequenti viaggi Firenze, Pisa , La Spezia.
Sulla Pisa La Spezia erano ancora in funzione le centoporte con panche di legno e la composizione elettrica e diesel Livorno Bergamo Verona.
Il massimo anche lì era l'elettrotreno Genova sprint diretto a Roma ma chi saliva di trasforo pagava un modesto supplemento.
I biglietti erano rigorosamente di cartoncino e ci meravigliamo quando gli stranieri presentavano i loro biglietti, che erano come gli attuali.
Le stazioni secondarie inizio anni 80 pullulavano di personale di ogni tipo , ricordo Sarzana e Santo Stefano Magra, al mattino assembramenti di operai FS ecc., forse erano anche troppi ma adesso non si vede proprio nessuno!!

Autore:  sandro [ venerdì 22 maggio 2009, 11:46 ]
Oggetto del messaggio: 

Avendo la mamma "sicula" ogni anno finite le scuole ci trasferivamo in Sicilia per le vacanze, a Siracusa. Io, i miei due fratellini, nonna e zia che vivevano con noi. Un "branco" insomma, Papà restava a casa fino ad agosto e poi ci raggiungeva. In treno ovviamente. Ricordo l'odore tipico del treno in estate, le cuccette, il finestrino semiaperto anche di notte per il caldo. Folla enorme a Roma Termini. Poi con gli anni cambiammo abitudin i.Non più cuccette ma il Peloritano con le mitiche Ale 601.
E poi tantissime valigie di cartone, tanta gente con sporte e buste di ogni genere. L'odore del formaggio e delle banane.Si, le banane, non sò perchè ma le ho sempre trovate. E tanti anziani che tornavano al loro paese natio. Era caldo, ma non questo caldo africano dei giorni nostri. Anche questo è cambiato. Salutoni
Sandro e il suo amarcord.

Autore:  G-master [ venerdì 22 maggio 2009, 14:50 ]
Oggetto del messaggio: 

In effetti, il materiale viaggiatori dal Ventennio fino agli anni Ottanta è rimasto quasi lo stesso: o meglio, nel corso del tempo si sono aggiunte nuove serie di carrozze (ogni decennio ne ha prodotta una o due), ma ancora nell'85 non era strano viaggiare su una Centoporte o una '21.
E anche la qualità del viaggio, non è che fino a vent'anni fa fosse significativamente diversa. L'unica differenza degna di nota è il fatto che in galleria non si dovessero più chiudere i finestrini per il fumo...
Anche se ambientato poco più di dieci anni dopo, il film "Cafè Express" mostra un po' di quel materiale di cui stiamo parlando.
Anzi, lo mischia a tal punto che all'inizio si intravede una 740 in manovra, mentre alcune scene si svolgono sulle GC...

Autore:  Paolo.Bontempi [ sabato 23 maggio 2009, 19:07 ]
Oggetto del messaggio: 

Nel '68 e '69 studiavo in collegio a Bergamo e ricordo le panche in legno sui locali del tratto Brescia - Bergamo: anche un ora e 40 certe volte per una cinquantina chilometri

Autore:  Utente primadonna [ domenica 24 maggio 2009, 13:51 ]
Oggetto del messaggio: 

Nel 1969 i treni più veloci della Milano-Venezia impiegavano 2 ore e 35 minuti. Si discuteva della costruzione della Direttissima Roma-Firenze. Le ALe 601 davano il meglio di sé con i treni di lusso e preparavano il Superrapido Milano-Roma in 5h30 minuti dell'anno dopo.
Il servizio merci era diffusissimo e stava riprendendosi grazie anche alla velocizzazione dei servizi derrate da sud a nord con tempi di percorrenza ineguagliati per un trasporto a carro singolo.
Si costruivano a tutto spiano carrozze tipo Piano Ribassato, X, carri Gbhs ed Rgmms. Si diffondevano i carri a carrelli. Si ordinavano le più lussuose e confortevoli ed invidiate carrozze europee: le Gran Confort per treni TEE.
S'inauguravano impianti ACEI e tratte con Blocco Automatico a correnti codificate. Si rinnovavano centinaia di km di armamenti.
Nel campo della trazione elettrica fu un anno di stallo: dovevano ancora venire le E 444 e le successive ordinazioni di ALe 601/803 mentre erano concluse da due anni le E 646.
Il servizio di traghettamento carri con la Sardegna, dopo un avvio tranquillo, conosceva un'impetuosa crescita al punto da dover ordinare altre navi...
Ma più in generale il treno era ancora considerato uno dei mezzi di trasporto principale e i ritardi dei treni, così come li conosciamo ora, erano un fatto eccezionale e non la regola e le ferrovie s'impegnavano, anno dopo anno, a RIDURRE i tempi di percorrenza nonostante l'aumento del traffico sulle linee più sature.

E poi tante altre cose oramai sopite e dimenticate per sempre... :?
UP 8)

Autore:  Marco Bruzzo [ domenica 24 maggio 2009, 15:39 ]
Oggetto del messaggio: 

Utente primadonna ha scritto:
Nel 1969 i treni più veloci della Milano-Venezia impiegavano 2 ore e 35 minuti. Si discuteva della costruzione della Direttissima Roma-Firenze. Le ALe 601 davano il meglio di sé con i treni di lusso e preparavano il Superrapido Milano-Roma in 5h30 minuti dell'anno dopo.
Il servizio merci era diffusissimo e stava riprendendosi grazie anche alla velocizzazione dei servizi derrate da sud a nord con tempi di percorrenza ineguagliati per un trasporto a carro singolo.
Si costruivano a tutto spiano carrozze tipo Piano Ribassato, X, carri Gbhs ed Rgmms. Si diffondevano i carri a carrelli. Si ordinavano le più lussuose e confortevoli ed invidiate carrozze europee: le Gran Confort per treni TEE.
S'inauguravano impianti ACEI e tratte con Blocco Automatico a correnti codificate. Si rinnovavano centinaia di km di armamenti.
Nel campo della trazione elettrica fu un anno di stallo: dovevano ancora venire le E 444 e le successive ordinazioni di ALe 601/803 mentre erano concluse da due anni le E 646.
Il servizio di traghettamento carri con la Sardegna, dopo un avvio tranquillo, conosceva un'impetuosa crescita al punto da dover ordinare altre navi...
Ma più in generale il treno era ancora considerato uno dei mezzi di trasporto principale e i ritardi dei treni, così come li conosciamo ora, erano un fatto eccezionale e non la regola e le ferrovie s'impegnavano, anno dopo anno, a RIDURRE i tempi di percorrenza nonostante l'aumento del traffico sulle linee più sature.

E poi tante altre cose oramai sopite e dimenticate per sempre... :?
UP 8)


Ma siamo in Italia? Sembra un paese fantastico.........

Autore:  CORTIANTONIO-UTENTEACIDO [ domenica 24 maggio 2009, 20:33 ]
Oggetto del messaggio: 

Mi ricordo, se può interessare, che con il
''FRECCIA DELLA LAGUNA'' da Roma T.ni a Venezia S.L
espletato con le Ale 601, non era consentito l'accesso
a viaggiatori in piedi.... visto con i miei occhi
a Roma, il treno non partiva finche tutti i viaggiatori
in eccesso non scendevano dal treno!
Immagine

Autore:  Tz [ domenica 24 maggio 2009, 22:20 ]
Oggetto del messaggio: 

Ma a Trino Vercellese la vedevi, una volta al mese, la 685 con il treno di "prova carbone" da Alessandria per Chivasso ?

Autore:  CORTIANTONIO-UTENTEACIDO [ lunedì 25 maggio 2009, 11:17 ]
Oggetto del messaggio: 

Tz ha scritto:
Ma a Trino Vercellese la vedevi, una volta al mese, la 685 con il treno di "prova carbone" da Alessandria per Chivasso ?

carissimo.....e una storia lunga da raccontare! Preferisco rimanere in topic e portare avanti questo interessantissimo 3d!

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