Chiedo scusa se intervengo anch'io in questa sequela di osservazioni, ma l'italiano è italiano. In base a quello che ho letto, nel breve testo di accompagnamento a questa planimetria di fine anni 50, mi sembra piuttosto il caso di sottolineare che si sia riusciti ad evidenziare in modo efficace il ruolo primario di questo deposito nella trazione autonoma. Ovviamente dalle prime automotrici ad oggi, saltando quello che ci sta in mezzo, altrimenti ci voleva davvero un articolo. Ci sono le assegnazioni dell'epoca della planimetria e questo è coerente con la rubrica, che considero una piccola chicca di Tutto Treno. Piuttosto vorrei suggerire alla Duegi di raccogliere un domani tutte le planimetrie in un volume e allora sarebbe l'occasione giusta per approfondire aspetti come quello evidenziato negli ultimi interventi di questo argomento del forum.
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