Riassumendo e accorciando una interessante pubblicazione disponibile dal sito di Giorgio Stagni (
http://www.miol.it/stagniweb/) che mi auguro conosciate, possiamo affermare che:
"...
Oggi le due più importanti società scaturite dalla riforma delle FS sono Trenitalia e RFI, rispet-tivamente l'impresa ferroviaria e il gestore dell'infrastruttura.
... è importante sottolineare che entrambe le società sono integralmente possedute da Ferrovie dello Stato S.p.A., che rappresenta la holding del gruppo FS. A riprova di ciò, con le nuove norme sul diritto societario (CTR legge), sulla carta intestata di Trenitalia compare obbligatoriamente la dicitura "Società soggetta a direzione e coordinamento di Ferrovie dello Stato S.p.A.". Questo ha due importanti conseguenze:
1) né RFI, né (soprattutto) Trenitalia sono società private, dal momento che FS S.p.A. è tuttora posseduta al 100% dal Ministero del Tesoro (si noterà che nelle trasformazioni degli ultimi vent'anni è cambiato tutto... ma non si è mai parlato di un cambiamento di proprietà delle FS); questa cosa potrebbe apparire ovvia, ma è importante sottolinearla, perché temo che una serie di circostanze abbia rischiato di convincere del contrario molti lettori;
2) sempre seguendo la logica del nuovo diritto societario, RFI e Trenitalia sono entrambe soggette alla direzione e al coordinamento della stessa società, cioè non sono indipendenti.
... "
Analogamente per le Poste Italiane S.p.a. e altri organi di "interesse economico" (una volta Pubblica Amministrazione, come le ALER ex IACP) dove vige il "rapporto privatistico" nell'ambito del rapporto di lavoro, ma de facto si tratta di soggetti appartenenti allo Stato (integralmente, parzialmente, direttamente o indirettamente).