ste.klausen21 ha scritto:
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Sono sicuro che in vita tua la hai toccata la 55 V !
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Stefano Minghetti
Un attimo di storia dell'uso delle tensioni di comando, anche in ferrovia.
E il ragionamento vale anche per i nostri trenini; es. i 24 e 36 V dei Maerklin oggi si tende ad evitarli, anzi il digitale prevede come tensione massima 24 V.
No, sugli impianti dove sono intervenuto io era 110 diretto, al tempo della costruzione si poteva, anzi si poteva anche 220 V.
Anzi negli impianto dove c'era da comandare motori di potenza oltre 4/5 kW si usavano contattori energivori, quindi la sezione del fili di comando diventava grande e quindi costosa, pertanto si usava il 110 V e oltralpe normalmente 220 V.
Non di meno in ferrovia sui veicoli c'è ancora il 110 Vcc da batterie anche in tampone, e negli impianti fissi 150 Vcc sempre da batterie in tampone.
Con il collegamento 55 0 55 ho cablato diversi quadri, ma non gli ho mai dato tensione in quanto mancavano delle apparecchiature che installava direttamente il commitente.
Ma sugli impianti che cablavo dal 1976, quasi sempre per impianti alimentari, si usava il 24 V, anche perchè tipicamente la potenza dei motori da comandare non supera 1,5 kW, quindi contattori parsimoniosi (che al tempo era tutto dire).
Solo da quando progetto io (1985) impianti di processo o/e dove i motori da 5 kW sono "giocattoli" uso 110 V con il differenziale, dato che nel frattempo sono stati messi in commercio i modulari.
La configurazione 55 0 55 non mi è mai piaciuta; in presenza di elettronica, lo zero centrale è poi da evitare come la peste.
Ormai si fa il possibile per usare sempre il 24 Vcc, tensioni superiori si usano specificatamente solo per contattori energivori.
Mentre per la strumentazione in campo ormai tutto è unificato a 230Vca, poi ci sono tanti casi dove si usa per tutto 24 Vcc.