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 Oggetto del messaggio: Re: MODELLO ACME - LO COMPERO O NO ?
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2020, 14:48 
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Amy, meiner Meinung nach, geh wohin dein Herz dich trägt!


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 Oggetto del messaggio: Re: MODELLO ACME - LO COMPERO O NO ?
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2020, 15:00 
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Andando un attimo OT.
Da nato libero e estimatore del libero pensiero e dell'autodeterminazione (cose che ho sempre praticato), a parte gli aspetti "tecnici di ogni argomento" mi chiedo e vi chiedo:
1- perchè una decisione privata di una persona debba dipendere dalle idee e opinioni soggettive degli altri?
2- perchè in una passione ludica, deve entrare il concetto di "investimeno"?

Se avessi immaginato i trenini come investimento avrei aperto una ditta di modellismo, non di automazione industriale.


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 Oggetto del messaggio: Re: MODELLO ACME - LO COMPERO O NO ?
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2020, 15:40 
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marco_58 ha scritto:
...
Se avessi immaginato i trenini come investimento...

...mi sarei venduto i Caimani Lima e le E645/646 di RR quando fallì il gruppo Lima Rivarossi e si vendevano a cifre vergognose… :lol: :lol: :lol:
Invece...io i miei trenini li vendo solo quando non mi interessano piu'…
Un hobby non e' un investimento, e' una spesa…
Saluti
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: MODELLO ACME - LO COMPERO O NO ?
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2020, 15:45 
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crosshead ha scritto:
Amy, meiner Meinung nach, geh wohin dein Herz dich trägt!


Cross, mannaggia a te ed a Amy che comprendete la lingua crucca... :lol: :lol: :lol:
Please, tradurre in italico idioma, se no sembrate una setta di carbonari austro tedeschi … 8) 8) 8)
A (s)proposito, sapete che origine ha avuto il termine "crucco" per definire un tedesco o comunque un madrelingua tedesco ?
Sfido qui la vostra vastissima cultura… :) :) :)
Aufwiedersen
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: MODELLO ACME - LO COMPERO O NO ?
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2020, 16:22 
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Il termine “crucco” deriva dal termine serbocroato kruh, che significa pane e che è stato italianizzato appunto in “crucco”.

Si dice che l’origine di questa parola risalga alla Prima guerra mondiale. Tuttavia il mio bisnonno mi raccontava che detto termine veniva gia utilizzato a Milano, al tempo della dominazione austriaca, per denigrare la soldataglia serbocroata.


Geh wohin dein Herz dich trägt! Va dove ti porta il cuore!


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 Oggetto del messaggio: Re: MODELLO ACME - LO COMPERO O NO ?
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2020, 16:58 
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Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
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Gia', la sapevo anche io così.
I prigionieri di guerra serbo croati chiedevano pane e i nostri soldati, ovviamente non distinguendo il serbocroato dal tedesco o, comunque, generalizzando come "austriaci" i soldati dell' Impero Austro Ungarico ( dove, in effetti, si parlavano ben sette lingue ), cominciarono ad usare quel termine come sinonimo di austriaco. Si e' poi generalizzato come sinonimo dei madre lingua tedeschi in generale e, quindi, anche dei tedeschi veri e propri, che austriaci non sono...
Per la verita' su Internet ho trovato anche un' altra possibile origine, risalente alla WW2, ma mi piace pensare che questa sia quella vera.
Il tuo bisnonno ? Tu hai avuto la fortuna di conoscere e di parlare col tuo bisnonno ? Ti invidio…
Alla fine mi sa che aveva ragione lui... :) :) :)
Saluti
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: MODELLO ACME - LO COMPERO O NO ?
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2020, 17:02 
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crosshead ha scritto:
...
Geh wohin dein Herz dich trägt! Va dove ti porta il cuore!


Comunque, aveva ragione chi disse "il francese e' quella lingua in cui una dichiarazione di guerra suona come una dichiarazione d' amore, mentre il tedesco e' quella lingua dove una dichiarazione d' amore suona come una dichiarazione di guerra"... :lol: :lol: :lol:
Pero' non mi ricordo chi lo disse... :( :( :(
Saluti
Stefano.
P.S.: adoro un po' di cazzeggio OT, fa bene al cuore... :) :) :)


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 Oggetto del messaggio: Re: MODELLO ACME - LO COMPERO O NO ?
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2020, 17:27 
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bigboy60 ha scritto:
crosshead ha scritto:
...
Geh wohin dein Herz dich trägt! Va dove ti porta il cuore!


Comunque, aveva ragione chi disse "il francese e' quella lingua in cui una dichiarazione di guerra suona come una dichiarazione d' amore, mentre il tedesco e' quella lingua dove una dichiarazione d' amore suona come una dichiarazione di guerra"... :lol: :lol: :lol:
Pero' non mi ricordo chi lo disse... :( :( :(
Saluti
Stefano.
P.S.: adoro un po' di cazzeggio OT, fa bene al cuore... :) :) :)


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dal modellismo che ci unisce.... arriviamo ad una forma di cultura estesa. Bellissimo !!!!!

Amy


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 Oggetto del messaggio: Re: MODELLO ACME - LO COMPERO O NO ?
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2020, 17:35 
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Iscritto il: sabato 4 luglio 2009, 22:25
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Località: Brescia
bigboy60 ha scritto:
Gia', la sapevo anche io così.
I prigionieri di guerra serbo croati chiedevano pane e i nostri soldati, ovviamente non distinguendo il serbocroato dal tedesco o, comunque, generalizzando come "austriaci" i soldati dell' Impero Austro Ungarico ( dove, in effetti, si parlavano ben sette lingue ), cominciarono ad usare quel termine come sinonimo di austriaco. Si e' poi generalizzato come sinonimo dei madre lingua tedeschi in generale e, quindi, anche dei tedeschi veri e propri, che austriaci non sono...
Per la verita' su Internet ho trovato anche un' altra possibile origine, risalente alla WW2, ma mi piace pensare che questa sia quella vera.
Il tuo bisnonno ? Tu hai avuto la fortuna di conoscere e di parlare col tuo bisnonno ? Ti invidio…
Alla fine mi sa che aveva ragione lui... :) :) :)
Saluti
Stefano.




“SANT’AMBROGIO” DI GIUSEPPE GIUSTI (1852)

Vostra Eccellenza, che mi sta in cagnesco
per que’ pochi scherzucci di dozzina,
e mi gabella per anti-tedesco
perché metto le birbe alla berlina,
o senta il caso avvenuto di fresco
a me che girellando una mattina
càpito in Sant’Ambrogio di Milano,
in quello vecchio, là, fuori di mano.

M’era compagno il figlio giovinetto
d’un di que’ capi un po’ pericolosi,
di quel tal Sandro, autor d’un romanzetto
ove si tratta di Promossi Sposi…
Che fa il nesci, Eccellenza? o non l’ha letto?
Ah, intendo; il suo cervel, Dio lo riposi,
in tutt’altre faccende affaccendato,
a questa roba è morto e sotterrato.

Entro, e ti trovo un pieno di soldati,
di que’ soldati settentrionali,
come sarebbe Boemi e Croati,
messi qui nella vigna a far da pali:
difatto se ne stavano impalati,
come sogliono in faccia a’ generali,
co’ baffi di capecchio e con que’ musi,
davanti a Dio, diritti come fusi.

Mi tenni indietro, ché, piovuto in mezzo
di quella maramaglia, io non lo nego
d’aver provato un senso di ribrezzo,
che lei non prova in grazia dell’impiego.
Sentiva un’afa, un alito di lezzo;
scusi, Eccellenza, mi parean di sego,
in quella bella casa del Signore,
fin le candele dell’altar maggiore.

Ma, in quella che s’appresta il sacerdote
a consacrar la mistica vivanda,
di sùbita dolcezza mi percuote
su, di verso l’altare, un suon di banda.
Dalle trombe di guerra uscian le note
come di voce che si raccomanda,
d’una gente che gema in duri stenti
e de’ perduti beni si rammenti.

Era un coro del Verdi; il coro a Dio
Là de’ Lombardi miseri, assetati;
quello: “O Signore, dal tetto natio”,
che tanti petti ha scossi e inebriati.
Qui cominciai a non esser più io
e come se que’ còsi doventati
fossero gente della nostra gente,
entrai nel branco involontariamente.

Che vuol ella, Eccellenza, il pezzo è bello,
poi nostro, e poi suonato come va;
e coll’arte di mezzo, e col cervello
dato all’arte, l’ubbie si buttan là.
Ma, cessato che fu, dentro, bel bello,
lo ritornava a star come la sa;
quand’eccoti, per farmi un altro tiro,
da quelle bocche che parean di ghiro,
un cantico tedesco, lento lento
per l’aer sacro a Dio mosse le penne;
era preghiera, e mi parea lamento,
d’un suono grave, flebile, solenne,
tal, che sempre nell’anima lo sento:
e mi stupisco che in quelle cotenne,
in que’ fantocci esotici di legno,
potesse l’armonia fino a quel segno.

Sentia, nell’inno, la dolcezza amara
de’ canti uditi da fanciullo; il core
che da voce domestica gl’impara,
ce li ripete i giorni del dolore:
un pensier mesto della madre cara,
un desiderio di pace e d’amore,
uno sgomento di lontano esilio,
che mi faceva andare in visibilio.

E, quando tacque, mi lasciò pensoso
di pensieri più forti e più soavi.
Costor, – dicea tra me, – re pauroso
degi’italici moti e degli slavi,
strappa a’ lor tetti, e qua, senza riposo
schiavi li spinge, per tenerci schiavi;
gli spinge di Croazia e dli Boemme,
come mandre a svernar nelle maremme.

A dura vita, a dura disciplina,
muti, derisi, solitari stanno,
strumenti ciechi d’occhiuta rapina,
che lor non tocca e che forse non sanno;
e quest’odio, che mai non avvicina
il popolo lombardo all’alemanno,
giova a chi regna dividendo, e teme
popoli avversi affratellati insieme.

Povera gente! lontana da’ suoi;
in un paese, qui, che le vuol male,
chi sa, che in fondo all’anima po’ poi,
non mandi a quel paese il principale!
Gioco che l’hanno in tasca come noi.
Qui, se non fuggo, abbraccio un caporale,
colla su’ brava mazza di nocciòlo,
duro e piantato lì come un piolo.


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 Oggetto del messaggio: Re: MODELLO ACME - LO COMPERO O NO ?
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2020, 17:45 
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Messaggi: 346
IMMENSO !!!!!!!!!!!!!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: MODELLO ACME - LO COMPERO O NO ?
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2020, 19:33 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:20
Messaggi: 897
bigboy60 ha scritto:
[...] Impero Austro Ungarico ( dove, in effetti, si parlavano ben sette lingue ) [...]
Nell'Impero austro-ungarico si parlavano undici lingue, che oggi definiremo ufficiali: tedesco, ungherese, ceco, slovacco, polacco, ruteno, italiano, sloveno, croato, serbo, romeno; piú le lingue regionali: esiste la versione del "Serbidiola" anche in friulano... :-)


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 Oggetto del messaggio: Re: MODELLO ACME - LO COMPERO O NO ?
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2020, 19:48 
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Messaggi: 9174
Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
Ricordavo sette, ben per difetto, a quanto pare…
Grazie per la correzione.
Saluti
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: MODELLO ACME - LO COMPERO O NO ?
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2020, 21:30 
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Si parlava anche il lingaz ladin dolomitan


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 Oggetto del messaggio: Re: MODELLO ACME - LO COMPERO O NO ?
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2020, 22:25 
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Iscritto il: domenica 22 novembre 2009, 23:10
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Ragazzi ( tanti anni fa) mi avete ricordato una cosa che anche io ho conosciuto la mia bisnonna caspita che ricordi.
Mario


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 Oggetto del messaggio: Re: MODELLO ACME - LO COMPERO O NO ?
MessaggioInviato: venerdì 27 novembre 2020, 23:03 
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Tu quoque, Mari, fili mi?


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