Ho la sensazione che il gruppo dirigenziale delle nostre(?) ferrovie sta piano piano togliendo la possibilità di avvicinarsi alla ferrovia in tutti i modi.
Dopo le fotografie e riprese visive regolamentate da regi decreti fatti rispettare a suon di polfer (mentre tu eri lì a discutere con gli agenti per poter ottenere di fare due stramaledette foto, dietro ai fasci merci gli abusivi albergavano e distruggevano materiale rotabile indisturbati), dopo i (pochi)musei ferroviari chiusi nei prefestivi e festivi, dopo la scomparsa di altri importanti impianti in miniatura già mensionati da alcuni di voi, e dopo questa ultima notizia, credo che se lo scopo sia stato raggiunto.
Ma non solo la possibilità di avvicinarsi alla ferrovia a livello amatoriale, ma stanno togliendo anche la
NECESSITA' di avvicinarsi al treno, anche a quelli che al treno si devono avvicinare obbligatoriamente per motivi di lavoro, studio od altro, basta guardare i (dis)servizi svolti quotidianamente.
Probabilmente giustificheranno questa decisione di sfratto per motivi economici (eh già, che costo incredibile annuale quei locali, eh, e chi paga la tessera DLF, allora?
), non mi sembra molto oculata la realizzazione di esercizi commerciali in uno scantinato, se di questo si trattasse.
Comunque, a questi signori chiederei, se possibile, poi una volta ripreso possesso dei locali, di essere così gentili da farci un resoconto con in evidenza quanto risparmio/guadagno porterà questa azione.
Intanto noi, cerchiamo di salvare il salvabile.
Con (molta)amarezza
Alessandro