Tz ha scritto:
Scusami ma non condivido questa tua logica di cercare di non stressare troppo il materiale per evitare o ritardare guasti.
Immagino ci sia stato un minimo di fraintendimento, quindi provo a spiegarmi meglio e/o riassumere la questione, più che altro perché non è questa la mia logica
e mi dispiace dare impressioni errate.
I modelli in questione non sono miei, ma di una persona che li ha acquistati nuovi ai tempi che furono e che dopo tot tempo di utilizzo (non so quanto) hanno presentato tutti e tre dei problemi di trasmissione e pertanto sono stati rimessi in scatola e lì sono rimasti per diversi anni. Sono stati riesumati solo ora perché alcune settimane fa parlando della comune passione per treni/modellismo, mi ero proposto di provare a sistemargli delle vecchie Lima alluvionate e visto l'esito positivo, mi ha poi affidato qualche altro modello tra cui questi tre marchiati HR.
HR che mi era stato detto avessero tutti e tre problemi di ingranaggi sugli assi, ma quando ho controllato l'ETR, mi sono accorto che il problema era altrove, come da foto.
Piccola parentesi, ritengo che prevenire sia meglio che curare, quindi ho proposto al proprietario dei modelli di comprare abbastanza ingranaggi aftermarket per sostituirli tutti su tutti i modelli, perché se alcuni si sono spaccati, è probabile che anche quelli per ora sani faranno prima o poi la stessa fine (considerando anche che sono quelli neri che a quanto leggo sono più inclini alle rotture di quelli rossi usati in seguito).
Nello specifico dell'ETR 212, visto che con il modello aperto mi sono trovato davanti a un problema inaspettato e che per mia abitudine prima di spendere (o far spendere) soldi provo soluzioni a costo zero, ho tentato la via della riparazione, ovviamente chiedendo al proprietario se per caso invece volesse procedere direttamente alla sostituzione. Lui ha optato per la riparazione, io ho comunque specificato che non potevo dare garanzie sulla durata e che se si fosse ripresentato il problema sarebbe diventato inevitabile sostituire la parte in oggetto.
Perdonami il mezzo papiro ma era giusto per contestualizzare un po' il tutto
Il succo comunque è che come in molti altri casi, quando non si è proprietari di un qualcosa, la propria logica vale fino a un certo punto, perché alla fine è il proprietario che decide. A maggior ragione in questo caso visto che sto semplicemente facendo un favore a tempo perso. L'unica cosa che ci guadagno è vedere questa persona felice di riavere i suoi rotabili in funzione dopo anni.. e se vogliamo la possibilità di giocarci un po' con la scusa di testarli
visto che io ora come ora non possiedo ne plastico ne rotabili (ma sto provando a rimediare).
Poi, giusto per dilungarmi ancora un po'
e fare l'altra metà del papiro
se il tuo discorso era basato sulla mia frase
"il fatto di non doversi portare dietro grandi pesi può contribuire a far durare di più la riparazione che non su altre loco. Idem il fatto che il plastico è tutto in piano, due cose che dovrebbero mettere un po' meno sotto sforzo la trasmissione." non si tratta ne di logica ne di cercare di non stressare il materiale.. era semplicemente una constatazione
La constatazione era data dal fatto che l'ETR 212 è una composizione fissa a 3 elementi.. e quindi per sua natura non si tira dietro chissà quale peso (diverso sarebbe che ne so, una 656 con al seguito una gran quantità di carrozze) quindi non è cercare di non stressare, semplicemente è il modello che è così
Idem per il plastico.. ha dimensione di circa 200x100 cm (o poco più) ed è composto da alcuni ovali concentrici posti in perfetto piano. Difficilmente esiste qualcosa di più semplice e facile da affrontare per le loco. Situazione diversa da un plastico "complesso" con pendenze, elicoidali e quant'altro. A proposito, di recente ho "studiato" il tuo plastico tra post qui sul forum e video su youtube e mi ha colpito molto lo sviluppo in verticale, una cosa che non si vede tutti i giorni
e non metto in dubbio che sia una bella prova per i modelli.
Tornando all'ETR 212 HR, io l'ho reso al proprietario dicendogli "provalo e vedi se regge" (proprio come dici tu, per vedere se fosse idoneo a soddisfare i propri compiti). Lui mi dice che ad oggi è quasi una settimana che l'ETR gira 1 ora al giorno. A lui va bene così, io non canto ancora vittoria perché magari domani si rompe di nuovo, ma ipotizzavo comunque che alla fine considerando il tipo di modello, cosa si deve tirare dietro e dove gira, è plausibile che la trasmissione non venga sollecitata così tanto durante l'uso abituale che ne viene fatto rispetto a come succederebbe se si parlasse di altre loco, composizioni e tracciati. Da qui la frase dell'altro post.
Ci ho messo mezza pagina per esplicare qualcosa scritto in due righe
ma non so che farci, a volte il dono della sintesi mi abbandona del tutto
Spero quantomeno che ora il discorso sia un po' più chiaro e di non aver creato ulteriore "confusione"