Vorrei continuare lo scambio (!!!) di idee con Michele (miramare1) e con tutti quelli che sono interessati.
Anche perchè questo post ha già informazioni interessanti.
Intanto :
miramare1 ha scritto:
... e non sono al tuo livello ...
credo che il mio sia il livello "0". Se vai più sopra alla foto di protoluca, azz..
Tagliare le rotaie e tagliare il listello è alla portata di tutti.
La parte che vedo più complicata è il fissaggio delle rotaie.
Si possono adottare vari sistemi :
- incollaggio diretto, senza riproduzione degli attacchi : è il più facile, anche John Allen non aveva riprodotto gli attacchi. L' incollaggio deve essere fatto benissimo, perchè le tensioni fra rotaie in metallo e piano in legno potrebbero creare sollecitazioni che metterebbero a dura prova l' incollaggio stesso
- travesrine "strutturali" in vetronite per circuiti stampati, e rotaie stagnate. Vedo che è citato spesso, ma ho qualche dubbio sulla tenuta delle stagnature nel tempo.
- uso di chiodini modellistici (tipo Josef Brandl in TTM extra). Il tipo ad angolo riproduce l' attacco diretto americano. O semplifica molto l' attacco indiretto italiano.
- uso di piastre e chiodini riproducenti l' attacco vero. Se ne trovano da H0pur, ma costacchiano. Di H0pur si vedono immagini che lasciano a bocca aperta. Hanno anche tutte le piastre ed accessori per riprodurre uno scambio old time tedesco, ma, appunto, è tedesco.
- autocostruire o fotoincidere qualcosa. E' la strada in salita di chi abbandona la produzione commerciale puntando più in alto. Non la ritengo obbligatoria, ma ammirevole, sì.
poi :
miramare1 ha scritto:
... mi aspetto da certe riviste che vengano trattati certi argomenti ...
Credo sia ancora presto per aspettarsi dalle riviste un dettaglio del genere.
Così come 10 anni fà era presto per aspettarsi dal mercato la produzione di scambi con tg 0.12
Il fermodellismo degli impianti stà crescendo in ritardo rispetto a quello dei rotabili.
D' altra parte c' è una logica.
prima si migliora la parte più importante ed appariscente, i rotabili.
Poi si migliora il resto.
Oggi i rotabili hanno bordini vicini al limite inferiore della Norma NEM.
Gli amici che praticano Proto87 li chiamano (direi anche giustamente) affettaprosciutti.
Ma se guardiamo gli inizi dell' H0, erano degli affettaelefanti.
E a proposito di Proto87.
L' adozione delle misure reali senza compromessi, esclude l' uso diretto dei rotabili commercali.
O meglio. Per il materiale rimorchiato ci sono in commercio ruote (assali) di ricambio. E la sostituzione è facile.
Per il materiale motore, occorre essere "bravini" ed attrezzati. Pensiamo, per esempio, a voler sostituire gli assi di una Gr740 HRR o di una Gr640 Oskar !!!!
Tutte queste "elucubrazioni" (a chi le chiamasse sejhe mentali prometto una risposta di due facciate), vengono solo dal fatto di aver a lungo (e tuttora) accarezzato l' ipotesi di costruire (o, comprare, se esistente) dell' armamento riprodotto con la stessa accuratezza dei modelli di rotabili di oggi.
Quanto al tuo lavoro da geometra (hai misurato gli scambi 36), ecco la foto del piano di posa del R.A. 36S, nel caso possa servirti.
Allegato:
IMG_3157-S36UNI 0-12 destro 1-87 ruotato.JPG [ 104.55 KiB | Osservato 7880 volte ]
Ancora una nota sugli scambi realistici TILLIG.
Tu Michele avevi verificato il modello 85326/85327, io ho acquistato la coppia 85346/85347.
Lato aghi si tratta dello stesso scambio.
La differenza è nel cuore.
Gli 8534x hanno il cuore a tg 0.12 rettilineo.
Gli 8532x hanno il cuore curvo, dello stesso raggio del ramo deviato.
Entrambi sono a pag. 60 del catalogo TILLIG 2010/2011.
Il modello 36S FS ha il cuore rettilineo.
Ma per entrambi il raggio è di 2200 mm, pari a 191 m.
Mentre il 36S italiano ha il raggio deviato di 150 m, in H0 1724 mm (alla rotaia esterna).
Inoltre presentano una traversinatura a passo costante, che non ha nulla a che vedere col S36.
Non che i TILLIG siano brutti, anzi, ma quì si parta di scambi italiani.
Stefano Minghetti