https://valestelor.altervista.org/tigre ... rivarossi/

La Rivarossi Como è in pratica un mix di misure, quindi niente trapianto

ok grazie! Dovrò fare in un altro modo rispetto a quello che avevo pensato...

Amici forumisti, avrei una domanda (da ignorante) riguardo i carri HR6492 "Supercortemaggiore-Agip".
Sapreste dirmi se questi mezzi venivano utilizzati esclusivamente per il trasporto di benzina o se potevano essere impiegati anche per il trasporto di gasolio?

Grazie e un saluto
Alessio

La tabella nella parte bassa riporta “Trasp. Petrolio Benzina Gasolio”

Buonasera,
si conosce la data di uscita delle carrozze 1946?

GIOVANNI

Buongiorno
Sul numero di Maggio di Tuttotreno c'è scritto che dovrebbero arrivare in queste settimane... Di più non saprei dire...
Saluti
Renato Paolini

Buongiorno a tutti,
novita'sull'uscita delle carrozze 1946?
Giovanni

E' uscito il set Rivarossi HR4318 denominato "celerone" comprendente due postali ed il carro chiuso Hcs con mantici... mi pare sia una bella novità tra le tante sfornate nell'ultimo periodo; qualcuno conosce bene la storia di questi servizi? (epoche, modalità ecc) ed anche sui bagagliai riprodotti?

Ad esempio tali veicoli erano inseribili nei postali 2998 - 2999 in arrivo / partenza da Milano Centrale (allego quelli tratti dal libro Composizioni di Milano Centrale del 1981).
Tenete conto che le sigle corrispondevano ai seguenti carri e carrozze nell'epoca IVb degli schemi allegati:

Us = carrozze postali a carrelli con intercomunicanti, ad esempio le Ui(z) 1400 prodotte da Rivarossi e Hornby, di cui una presente nel citato set in uscita in questi giorni;
DU = carrozze miste bagagliaio postali a carrelli con intercomunicante, di cui una presente nel citato set in uscita in questi giorni;
DI = bagagliaio a due assi con intercomunicanti, prodotto da Acme negli scorsi anni (artt. 50804/50805).
H = carro merci a due assi con intercomunicanti e REC; poteva essere del tipo presente nella confezione uscita in questi giorni oppure il set HR6311 con due carri oppure di tipo FI (tetto spiovente a capanna, sempre con REC e intercomunicanti) proposti da Acme negli scorsi anni, infine gli FFI, prodotti da Laser molti anni fa;
G = carro merci di tipo Gs (ad esempio i carri Gqs del set HR 6225 omettendo la scritta "Trasporto fiori" o quelli dei set HR 6505/6506) o F o FF (prodotti da Laser e Euroscale) dotati di condotta REC.

All'epoca la locomotiva titolare era la E444 ma non era raro trovare al traino le E646 e, nel tratto più acclive tra Firenze in direzione Bologna, anche le E645.

Chiedo scusa per l’ignoranza! Con H o D che carri si indicano ? Cosa indicano i vari numerini tra le parentesi con la dicitura “ Normale…”?
Grazie
Stefano

Ciao Stefano,
per semplicità allego le schede, tratte dalla stessa pubblicazione- con le specifiche dei veicoli D (bagagliai a carrelli, tra cui i D(z) 83000 tipo 1946, prodotti in grigio ardesia da Acme con codici 50232 e 50234 ambientabili in epoca IVb e, in questi giorni, da Rivarossi codice HR 4317, sempre in grigio ardesia) e dei carri G e H.
I numeri tra parentesi, per quanto sono riuscito a capire, identificano itinerari prestabiliti che a loro volta delineano i treni con cui viaggiano i veicoli, le partenze, le destinazioni e i servizi offerti (trasporto stampe, pacchi, valori, ecc.). La parola "Normale" credo che voglia dire che il veicolo, una volta inserito nella composizione in esame, prosegue con le stesse caratteristiche di servizio offerto nel treno di provenienza stabilite nell'itinerario.

Bello, grazie 1000 per la spiegazione! Quindi un bel celerone anche con carri Hg! Direi che di materiale c’è n’è parecchio per fare una bella composizione!

Attenzione, tecnicamente c'è differenza tra "celeroni" e postali.
Sono entrambi, apparentemente, destinati al trasporto merci ma i primi, più propriamente chiamati all'epoca merci a resa accelerata (R.A.) poiché si garantivano le consegne (mi sembra) a 24-36 ore, erano gestiti dalle FS.
In particolare, le spedizioni a R.A. il termine di resa è costituito dai seguenti elementi: 1) dodici ore per operazioni terminali; 2) comporto di ulteriori ventiquattr'ore per i primi 300 km di percorso e 3) ulteriori dodici per ogni multiplo di 300 km successivi. Tali termini partivano dal mezzogiorno o dalla mezzanotte successivi all’accettazione della spedizione.

I secondi, invece, benché utilizzassero l'infrastruttura e veicoli FS, erano sotto la responsabilità delle PPTT. Nei postali, che io sappia, erano inoltre presenti le carrozze postali (Us) mentre nei celeroni no, a meno che fossero di rimando.
Infine, scusa la banalità, attenzione a fare confusione tra i carri Hg (che in letteratura sono i carri refrigerati) e i carri indicati nelle precedenti tavole con le lettere "H" e "G" che erano del tutto diversi.

Perfetto, non ci ho capito niente! Rivedrò tutto con più calma.
Grazie