Paz72 ha scritto:
Buongiorno,
nello spirito di confronto, mi sono ritagliato 5 minuti per rileggermi i calcoli della prestazione del E626: i 19500 kg sono (come già detto in precedenza) da ridimensionare a 14500 kg all'avvio (da 0 km/h per intenderci) ma lo sforzo di trazione cala a 11000 kg (a pieno campo dei motori) già alla velocità di 20 km/h quindi le prestazioni indicate sono troppo ottimistiche.
La prestazione a 20 km/h (in piano ed in rettilineo) si potrebbe quindi attestare intorno alle 850 tonnellate.
Poi ci sarebbe da considerare curve e pendenze.....non si può pretendere che una vecchia loco da 1850 kW (orari) possa fare miracoli!
Idem i nostri modelli....
Buona giornata a tutti
Buongiorno Paz72.
Come dice Brenner "nel modellismo cerchiamo sempre di trovare analogie con il reale.." , anche questo è divertimento. Assodato che le analogie 'statiche' sono facilmente verificabili, il problema diventa ben più complicato quando si parla delle analogie dinamiche, questo è chiaro, ma lo spirito fermodellistico che aleggia in noi ci spinge a tentare. Lungi da me l'idea che le elucubrazioni dei miei precedenti post siano vangelo, tuttavia dovrebbero avere una base scientifica sufficientemente solida per produrre dati significativi. Ho volutamente lasciato fuori qualunque discorso sulla potenza dei motori e sulle limitazioni d'esercizio perchè le cose si sarebbero complicate parecchio e le analogie sono praticamente impossibili.
Nel caso specifico della E626 ti ringrazio per aver segnalato che il limite operativo della massa rimorchiata è fissato a 14,5 ton (sarebbe interessante pubblicare documenti attestanti le prestazioni delle varie locomotive FS da cui attingere per raffinare i confronti).
Proviamo a rivedere i calcoli per le condizioni di avvio in piano ponendo Ft = 14,5 t. La resistenza al moto è la somma di Ro che resta pari a 2*M/1000 se si dà credito alla formula empirica di cui sopra, e di Ra che rappresenta la reazione al moto accelerato uniforme (altra approssimazione). Quì dobbiamo fare una riflessione e chiederci: nella realtà quanti treni merci trainati da E626 abbiamo visto sia in foto che al vero su tratte piane come la nostra linea adriatica? Avendo 73 anni posso dire di averne visti parecchi fra Pescara e Vasto, e ricordo bene che erano composti da oltre una quarantina di carri Interfrigo ed in qualche caso oltre la cinquantina. Debbo quindi presumere che imporre una massa trainata di 50 carri merci a 2 assi sia una prestazione raggiungibile dalla loco in questione nel periodo storico a cui faccio sempre riferimento (epoca IIIb e Iva). Assumendo 30 ton a carro si avrebbe Mr = 1500 ton.
Risulta evidente che il parametro da "aggiustare" a questo punto è la accelerazione all'avvio del treno che va ridotta di conseguenza se non si vuole superare la soglia di Ft impostata a 14,5 ton, quindi imponiamo M = 1598 t ed otteniamo:
14,5 = 1598(1+500*a/9,8)/500; a = 0,07 mt/sec/sec.
che costituirebbe la accelerazione massima esercitabile dalla loco sul convoglio onde evitare il superamento della soglia imposta al gancio di traino. Naturalmente assumo che le prestazioni dei motori installati siano adeguate ed in grado di produrre la coppia necessaria.
In caso di avvio su rampa le cose si complicano. Dai tabulati pubblicati sull’altro filetto dedicato alla E626 sembrerebbe che sul passo dei Giovi con pendenza al 35 x 1000 il carico Mr è limitato a 350 ton (M = 443 t), vediamo cosa ci dicono i calcoli imponendo il limite di 14,5 t e l'accelerazione di cui sopra pari a 0,07 mt/sec/sec.
14,5 = M(1 + 17,5 + 500*0,07/9,8)/500; 7250 = M*(18,5 + 3,57); M = 329 t; Mr = 236 t
Non sembra possibile raggiungere il dato di 350 t (443 t con la locomotiva), in quanto con questo carico la E626 dovrebbe sviluppare una forza di trazione di 19,5 t di cui 15,5 t dovuti alla sola pendenza, la cui formula è “straight forward” come dicono gli anglosassoni, cioè semplice e precisa; quindi la resistenza al moto per la sola pendenza richiederebbe comunque un incremento della forza di trazione oltre il limite di targa, di conseguenza i dati tabulati sembrano in contraddizione.
Rimane comunque la conclusione che piu’ ci interessa come cultori del fermodellismo dinamico: gli E626 che girano sul nostro plastico delle Ferrovie Abruzzesi dovrebbero poter garantire una capacità di traino minima di circa 2300 grammi allo spunto in piano ed oltre 650 grammi sugli elicoidali al 23 per mille per appagare le nostre aspettative. Ovviamente tutto questo è soggettivo ma ci piace condividerlo con i frequentatori del forum per stimolare la discussione e confrontare le opinioni.
Buone ferie a tutti covid permettendo
Carlo