La Vecchia Lima dava in comodato d'uso ai negozianti dei plastici a scopo dimostrativo per mostrare le potenzialità dei loro prodotti. Durante un giro in Versilia ho trovato questo plastico in un grande magazzino di Camaiore. Gli edifici sono tutti Lima e Pola anni 80. Il tracciato è fatto in modo da poter far circolare 3 treni in contemporanea. Il plastico è stato realizzato dalle maestranze della Lima e presenta alcune parti "autocostruite" come ad esempio il silos ottenuto usando i pezzi del carro siluro e del carro trasformatore.
Ce ne sono altri ancora in giro per l'Italia? Qualcuno sa qualche curiosità su questi plastici?
Sarebbe interessante chiedere alla Redazione se in futuro scriveranno un articolo su questi plastici su TT o su TTM.

I binari e gli scambi visibili nelle foto sono quelli in lamierino di ferro zincato e sagomato con traversine in cartone pressato.

Quando avevo 11 anni (nel 1963) erano i binari usati nelle confezioni a molla e a pila degli start set più economici.

Credo che l'esistenza di questo plastico, dalla possibile età di 60 anni, sia, ai giorni nostri, più unica che rara.

Luigi Cartello

No, sono i binari della fine degli anni '70 che ricalcavano la geometria della serie in acciaio, ma già in alpacca; subito prima della serie in codice circa 83. Nel plastico si vede anche la linea aerea che è del 1981.

Di plastici fatti BENE con materiale vintage in giro c'è ne sono diversi...questo , a parte l'aspetto di affetto perchè fatto dalle maestranze lima , mi sembra veramente impresentabile su una rivista ...
saluti

Beh, anche solo per l'aspetto storico e affettivo, sarebbe meritevole di pubblicazione, giusto per sapere da dove veniamo. Certo non è esattamente "vintage" (lasciamo perdere le disquisizioni sul significato esatto della parola), visto che pare databile praticamente all'epoca del 626 Roco, uno dei momenti di svolta nella storia del fermodellismo italico.

Senz' altro merita di essere segnalato a Lima Tribute, in maniera che lo inserisca nel sito web:
http://www.rivarossi-memory.it/LIMA/Index_LIMA.htm
Saluti
Stefano.

Plastico indubbiamente brutto, ma in perfetto stile Lima giocattolo del bel tempo che fu.
Quello che trovo interessante è che è piuttosto grande e con un circuito piuttosto articolato.
Unico plastico di tale tipo, a mia conoscenza, costruito dalle maestranze Lima.
Saluti
Stefano.

Si, ma a parte quelli che vedete qui e sulle riviste (che è tutto dire) pensate che tutti i plastico di oggi siano diversi?
No la maggior parte sono ancora così, e lo vediamo anche qui.
Caso mai sono i materiali e i prodotti commercialiche sono migliorati e diversi.
Che poi le foto fatte dai redattori di Tutto Treno riescano valorizzare plastici mediocri è un discorso diverso.
Anche a quei tempi (e pure prima) c'era chi faceva i plastici in modo eccelso e metteva i motori degli scambi sotto il tracciato.

Spudoratamemente, ci si lascia affascinare facilmente:
- o perché non si è competenti
- o perché non il plastico non lo abbiamo.

il plastico è stato costruito per una finalità ludica di quegli anni; di ludico oggi da ricordare fra 40 anni?

sempre molto belli i plastici della vecchia lima
ricordo le sbavate sui cataloghi sopratutto per quello con ovale e scalo merci con tre binari tronchi
https://valestelor.altervista.org/plast ... a-anni-80/


potresti farti avanti per un eventuale restauro

i materiali a disposizione sono infiniti rispetto a prima, le nostre tecniche e capacità sono aumentate, la ricerca del particolare pure ve lo immaginate ora una locomotiva senza tergicristalli o condotte? sarebbe impensabile. Secondo lima a quei tempi doveva far vedere anche come costruire un ferrovia, questo se non sbaglio era anche il loro motto, la differenza la fa il fatto che 40 anni anni fa c'erano due tipologie di acquirenti i modellisti come siamo noi oggi, e gli spariti e ripeto spariti appassionati del trenino giocattolo, ai quali non interessavano tanti fronzoli, mai e poi mai si sarebbero messi a fare una massicciata il perfetta regola d'arte come farebbe ognuno di noi oggi. Lo scopo di questa gente che, ripeto, purtroppo oggi non esiste più, era quella di vedere camminare (e non circolare) un trenino in una sorta di paesaggio, quindi si accontentavano, anche perchè la loro conoscenza della ferrovia vera era limitata al gusto di giocare con il trenino. alcuni di questi poi sono diventati ferromodellisti, molto pochi gli altri si sono estinti tutti, purtroppo.
Quel plastico con tutta la sua grossolonità, consentitemi il termine, è proprio quello che manca oggi, dove una persona che sa poco, si perde nella miriade di prodotti e tecniche.
Un papà di 40 anni fa che voleva far felice il figliuolo, (magari attratti entrambi dal trenino, ma lungi dall'essere o diventare feromodellisti) in poco più di una settimana riusciva a costruire un plastico come quello ed esserne pienamente soddisfatto, per lui e per il figliuolo.
Aggiungo che nell'85 quando marinavo scuola, era mia tappa fissa per un'oretta o snche più andare al binario 1 di Termini e godermi il "plastico 300 treni" di Otello Brunetti, costruito ancor anni addietro, ma che plastico, voglio dire che anche se facevano sorridere a quesi tempi si potevano avere due tipologie di plastico, quello realistico e quello giocattolesco, che comunque dava soddisfazione a chi lo faceva.
Anche io a quei tempi sbavavo sulle foto del catalogo Lima dove c'erano gli esempi di plastici e una galleria che fa semplicemente ridere a quesi tempi (15enne) era uno spettacolo.
Detto questo quei plastici e il loro scopo e senza altro da ricordare e tenere come storia del ferromodellismo.
spero di aver espresso bene quella che la mia opinione che non vuole logicamente essere quella giusta, ma una opinione personale.

Come sempre la tua visione estremista, autoritaria, integralista ti impedisce di vedere altro se non quello che vuoi vedere tu.
E' veramente sconfortante il concetto limitatissimo che hai del modellismo ferroviario in tutti i suoi aspetti, compreso quello ludico!
Se tutti fossero come te, questo hobby sarebbe ampiamente morto e sepolto da tempo... anzi... non sarebbe mai nato!
Plaudo invece all'intervento che mi ha preceduto, quello di Trenotto, che ha colto completamente nel segno.
Anzi, dico di più: le riviste dovrebbero dedicare una monografia ai plastici promozionali.... non solo Lima, ma anche Rivarossi, Roco, Fleischmann, Maerklin, eccetera, perché raccontano l'evoluzione della società, del modo di giocare, di rapportarsi alla ferrovia e soprattutto perché. hanno regalato momenti di gioia incontenibile a centinaia di migliaia di giovani di tutte le età... nonni compresi!
Pensa quanta allegria e prova a confrontarla con la tristezza ed il rancore che regnano sovrani in quasi tutti i tuoi interventi...

Pier

Concordo con il fatto che allora , spendendo relativamente poco o meno , si poteva fare un circuito con cui agganciare alla passione il proprio figliolo...oggi non si può più fare o quasi , per costi , spazio , tempo , altri interessi e stimoli verso i giovani pargoli.
Invece dissento sul discorso che oggi facciamo le cose a regole d'arte...vai a farti un giro su Fb e capisci quale è il livello medio... ne esce una immagine devastante dell'appassionato medio italico...
Comunque anche allora un plastico di quelle dimensioni non era proprio per tutti...

quindi posso immaginare fossero plastici nati per essere trasportati/spostati e quindi magari anche per questo motivo poco rifiniti.
oltretutto il plastico in questione , data l'età, pare essere un pò acciaccato.
Faccio notare che esistono dei prodotti Noch che , a mio avviso, richiamano un pò quel concetto giochereccio di quei plastici Lima.
Noch li produce da anni e qualcuno li compra, li mette assieme più o meno bene e si diverte.
sottolineo che si diverte.

Qualsiasi bambino che negli anni '70 e '80 ha iniziato a giocare con i trenini ha sognato un plastico così e spiace vedere che c'è chi non capisce che esiste una numerosa maggioranza che è in grado di giudicare quei plastici ormai obsoleti ma che li guarda, ancora adesso, con gli occhi del bambino che con i trenini ci giocava e ci gioca ancora.