Ho una locomotiva trifase e 554 della bissel dual kit .Ho scoperto che la cassa si e' completamente deformata,presumo verosimilmente per un problema di resina o di zinco-pest delle zavorre collocate sugli avancorpi.
Come si puo' risolvere il problema della carrozzeria?
Allora le casse in resina le faceva la laser(esiste ancora?)oppure la soluzione e' demolire la macchina che allora nel 2000 costava circa 400 milalire?
Oggi e' stato completato il rendering della carrozzeria della e 554.
Sono stampate a parte i serbatoi e qualche altro piccolo particolare.
Per il momento invio il rendering quasi definitivo di come verra' la carrozzeria.

Se ti può consolare 4 delle 5 E554 Lemaco che ho sono bloccate per un ingranaggio fessurato!

Oltre agli ingranaggi spaccati ci può essere anche il motore bruciato! Ne ho già riparate diverse di E 554 Lemaco.

Qualcuno conosce il recapito telefonico o la mail del titolare della Bissel?
Ho inviato un mp ma non ho ancora ricevuto risposta sperando che dopo tanti anni abbia magari una cassa disponibile di E 554 dual kit da lui acquistata gia' montata.

Purtroppo lo stesso problema del motore bruciato ( scusate il breve ot ma non apro un nuovo filetto) si sta presentando su altre macchine di pregio in particolare su mm gr691 ( normali ed aerodinamiche) e su alcune mm 479.
IConsiglio a chi in possesso di testarla. ( per quanto siano macchine da esposizione rompe non poco sapere xhe non funzionano).
Fortunatamente la mia A691 funziona...la 021 purtroppo no.
Invito il mio amico Mario atr100, che ha aperto altri modelli " difettosi" a spiegare in modo approfondito la problematica.
Un saluto
Armando

Buonasera a tutti, faccio seguito alla segnalazione di Armando relativamente ai problemi che ho riscontrato su due esemplari di locomotive di produzione Micro Metakit , precisamente una Gr691 ed una A691.
Com’è noto la ditta tedesca, che ha cessato l’attività dopo la scomparsa del titolare, motorizzava i propri modelli con motori “AD INDOTTO SENZA FERRO” conosciuti con il nome di motori “coreless” o “ironless”.
Detti motori, a causa della massa rotorica molto bassa, hanno il vantaggio di avere elevate accelerazioni ma essendo il rotore privo del nucleo di ferro hanno anche un’inerzia termica molto bassa e di conseguenza si scaldano rapidamente. Purtroppo c’è da tener presente anche l’elevato costo degli stessi a causa della complessità di costruzione e del costo di alcuni suoi componenti. Dopo questa breve premessa devo subito precisare che i problemi riscontrati sui motori delle mie due locomotive non erano di natura “termica” ma da difetti di costruzione. Ho infatti riscontrato su entrambe le locomotive, dopo averle smontate, che i rotori erano bloccati ( per intenderci non giravano in nessuno dei due sensi di rotazione), il problema era causato dalla deformazione ed ingrossamento del magnete permanente interno che, anche causa del piccolo traferro, toccava gli avvolgimenti rotorici impedendo la rotazione del rotore. Nello specifico ho anche riscontrato che il rivestimento che racchiudeva il magnete (trattasi di una lamina in nichel-rame-nichel) era completamente lacerato con conseguente fuoriuscita di granuli di materiale magnetico sinterizzato (ovvero di polvere riscaldata e fortemente compressa). Preciso che i motori delle due macchine sono stati prodotti dalla ditta svizzera MAXON e li ho sostituiti con due motori prodotti dalla ditta FAULHABER. Questi sono i fatti che presumibilmente non sono e non saranno casi isolati dal momento che i difetti di costruzione ci possono essere. Voglio precisare, infine, che il mio intervento non è diretto a screditare questa tipologia di motori che vengono largamente utilizzati nella costruzione di apparecchiature elettromedicali e nel campo della robotica ma purtroppo alla mancanza di garanzia che è venuta meno dopo la cessazione del produttore delle loco. Consiglio a tutti i possessori di modelli in metallo fotoinciso di non lasciarle in vetrina per anni ma verificare frequentemente il corretto funzionamento anche su un breve tratto di binario.
Saluti
Mario

Sta fissazione dei motori a indotto senza ferro che poi con il digitale danno ulteriori problemi non la capisco...ai tempi potevano usare dei Mashima a 5 poli , eterni e pazienza se avevano le spazzole...mah...

Beh, anche i motori con indotto senza ferro hanno le spazzole, sono solo fatte d'oro.
Il vero problema dei motori con indotto senza ferro è il loro uso, troppe volte nei modelli ferroviari hanno calettata la vite senza fine: non va bene, l'indotto deve essere libero di muoversi avanti indietro in continuazione, e lo deve fare alcune volte ad ogni giro, anche se di pochi decimi.
O ci si mette un cardano con albero estensibile, o un ingranaggio a denti diritti.
A seguire, non sono adatti all'alimentazione analogica, bisogna alimentarli in PWM e con la loro giusta frequenza, infine è importante utilizzarli secondo le lor curve di coppia e tensione/corrente.

Io avrei la soluzione
https://youtu.be/l9fWXsnIZuY

.. e che soluzione...!!
Fortunati i pochi eletti che possono permetersela..
Qual è il prezzo per un modello così eccelso?
Un saluto

SBAMMM!!!
Svenuto!!!
Riccardo

ciao Riccardo

Ci sarebbe anche questo estratto che testimonia il lavoro delle macchine

https://youtu.be/faYPJUckc_E

Bellissima idea! anche le suggestive immagini tremolanti !

Anche la mia E 554 Dual Kit presenta la cassa completamente imbarcata.
Provata da nuova e poi tenuta nella sua scatola in casa, ambiente asciutto e temperatura da abitazione.
Non esiste proprio una possibilità di recupero? Faccio un appello ai più esperti...

Mi sà , purtroppo , che devi rassegnarti...