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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Manuale Peco x microplastici (e non solo)
MessaggioInviato: domenica 15 giugno 2008, 13:41 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 16:48
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Ieri ho avuto l'occasione di comprare il nuovo manuale Peco che illustra 36 tracciati con disegni sia della disposizione di binari che del paesaggio suggerito, ipotesi di esercizio e riferimenti storici alle linee e/o stazioni ai quali sono ispirati.

Un libretto veramente interessante che anche se è ovviamente dedicato solo allo stile inglese offre più di qualche spunto molto intelligente.

Molto intriganti anche i suggerimenti per ottenere dei microplastici realistici partendo da start set, il classico ovale o addirittura il cerchio.....

Un modo di concepire il modellismo ferroviario assai avanzato e moderno.

Ricordo che Vitrains importa tutto il materiale Peco in Italia e quindi in manuale in questione (titolo SETRACK OO/HO Planbook) dovrebbe essere facilmente reperibile....

Ciao, Franco


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MessaggioInviato: domenica 15 giugno 2008, 13:48 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
Messaggi: 7456
Località: Fabriano
Lo dico a te, ma la cosa è indirizzata a Gianfranco Berto: magari un manuale dei tracciati made in italy?
Magari da inserire nella collana TTTema? :wink:
Per inciso, ho avuto modo di guardare di "straforo" il manuale Peco e come tu dici, non è affatto male, ma l'idea di veder realizzato un manuale con disegni e paesaggistica italiana, ripensando al "Il manuale completo dei tracciati" di Parodi e Beverini, mi solletica molto.
Ciao, Fabrizio.


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MessaggioInviato: domenica 15 giugno 2008, 15:53 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 16:48
Messaggi: 524
Fabrizio, io credo che un libretto del genere anche con meno tracciati dovrebbe essere inserito dai produttori in ogni star set. Io sono stato particolarmente incuriosito da quello Peco perchè ho una particolare attrazione per le ferrovie inglesi, ( a me piacciono soprattutto quelle prima della gestione British Rail,) che ho imparato a conoscere molti anni fa quando ho passato alcuni mesi a Londra per imparare l'inglese ( lavorando come sguattero in una pasticceria ..... )

Ho ancora moltissimi libri in bianco e nero come il mitico "Spell of steam" pubblicato da Ian Allan dedicati al vapore inglese....

Il problema è che un libretto come quello Peco ovviamente in italiano, dovrebbe andare in mano non tanto a noi - anche se ci sono delle idee utilissime- ma a tutti quelli che per la prima volta mettono mano ai treni perchè vedano FIN DA SUBITO che -parafrasando quella cantante che diceva "oltre alle gambe c'è di più" ( sono d'acccordo bisogna intendersi a che cosa si riferisce lei e a che cosa penso io :-) naturalmente) OLTRE ALL'OVALE C'E' DI PIU'

Guarda vado oltre, alcuni di quei tracciati potrebbero benissimo essere previsti come programma scolastico nelle lezioni di tecnica in una terza media o nei primissimi anni di un istituto superiore.

Franco

Ma come sappiamo bene la realtà è ben diversa


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MessaggioInviato: domenica 15 giugno 2008, 17:52 
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Iscritto il: venerdì 27 gennaio 2006, 19:59
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Località: roma
Siccome di confezioni Lima degli anni '60 in illo tempore ne avro fatte fuori più di una, a proposito della idea di inserire qualcosa negli start-set, ricordo come anche allora ci fossero degli schemi con i vari binari e scambi, con tanto di numero di catalogo e con i (semplici) cablaggi elettrici.

Non credo sia impossibile replicare.

Saluti a tutti
Nicola


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MessaggioInviato: domenica 15 giugno 2008, 18:19 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 16:48
Messaggi: 524
Certo che si può fare: il passo in più che suggerivo io era quello di dare subito idea al neo fermodellista cosa può fare anche in termini di esercizio e paesaggio utilizzando lo stesso start set così com'è o con pochissime aggiunte di binari. Gran parte del manuale Peco parte da questo presupposto che è, se ci pensi, fondamentale. Uno start set è spoglio di tutto e facilmente annoia se non suggerisci a chi lo ha preso come "giocarci" in altro modo . Che è poi, oltre che un modo intelligente di divulgare il fermodellismo, anche un modo furbo di fidelizzare il cliente facendogli venire la voglia di comprare altro..... ma devi farglielo vedere subito in modo pratico e semplice. Solo in un secondo momento questo potenziale modellista avrà le conoscenze e la curiosità di comprare una rivista ( TTM of course) o di leggere un forum. Nel fermodellismo manca del tutto la fase di "aggancio" del neofita a mio avviso.


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MessaggioInviato: domenica 15 giugno 2008, 20:41 
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Iscritto il: venerdì 9 novembre 2007, 19:21
Messaggi: 1611
Località: Tremestieri Etneo (CT)
Condivido in pieno quanto affermato da franco.tanel.

Speriamo tanto nel nuovo corso di Vitrains ed Oskar, ma sino a questo momento non producono start-set e per fronteggiare la concorrenza si sono create quasi un mercato di nicchia.

Non resta che riporre i nostri auspici sugli unici due grandi produttori che investono nel mercato italiano, Roco e Hornby.

Saluti


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