Non ce l'ho con i Roco Line ma con tutti i sistemi con massicciata incorporata a partite dall'osannata Marklin fatta di latta... Proprio non li ho mai sopportati nemmeno da ragazzo quando pensavo solo a un'ipotetico plastico e quando scoprii l'esistenza dei flessibili negli anni '70 non concepii più nemmeno di fare un tracciato senza di essi... questione di gusti.

Quanto al "costo del tempo" non ho mai pensato di conteggiarlo nel mio hobby, poi ci sono cose che a ognuno piace fare di più e ad altri di meno, ad esempio a me piace tirare fili mentre molti altri lo odiano, ci sono cose in cui riesco meglio ed altre meno ma lo trovo un hobby multidisciplinare molto istruttivo dalla costruzione dell'intelaiatura alla posa dell'ultimo alberello e ho sempre cercato di autocostruirmi tutto quello che ritengo di poter fare con una discreta riuscita.. ovviamente sempre senza orologio alla mano.

credo sia molto interessante discutere della tipologia di codice che assumeranno questi "nuovi" binari: sarà 100 oppure 83, come i Geo Line? Chi dovesse avere i cataloghi ufficiali Roco, potrebbe dare una sbirciatina?

Per quanto riguarda il realismo della massicciata, alla Roco Modelleisenbahn Gmbh interessa il fatturato. L'estetica è a discapito del compratore ma sicchè torna in catalogo, evidentemente ci sono stati studi di mercato che hanno dato il "semaforo verde" alla direzione generale della Roco. I gusti estetici sono personali, certamente il prodotto Roco Line non è di certo un Weinert oppure un qualcosa di autocostruito, per cui sia la geometria che la cura del particolare lasciano il tempo e lo spazio che trovano. Ed è giusto che sia così!

Esatto. Quello che cerco e' proprio la praticita' e semplicita'.

Diro' di piu': i tanti raggi disponibili consentono di realizzare curve con andamento parabolico senza ricorrere a flessibili, anche a doppio binario.
Esempio per curva a 90° a doppio binario:
curva esterna: R10 (15°) + R6 (30°) + R6 (30°) + R10 (15°)
curva interna: R9 (15°) + R5 (30°) + R5 (30°) + R9 (15°)
Bellissima e ... facilissima.

Aggiungo: dato che utilizzo i Roco Line con massicciata nella parte in vista e quelli senza massicciata nella parte nascosta, mischiando le due tipologie ho potuto "imbastire" il tracciato di stazione senza tagliare le gomme della massicciata. Non mi e' piaciuto l' effetto, lo smontero' e realizzero' un' altra configurazione riutilizzando tutti i componenti.



Non occorre consultare il catalogo...I Roco Line sono codice 83.



Roco non ha tolto il sistema Line con massicciata da catalogo per un qualche scelta di mercato, ma solamente per necessita', perché nel passaggio societario del 2004 il brevetto della massicciata rimase in mano della vedova Rossler, moglie del defunto fondatore di Roco, il compianto Ing. Rossler. Evidentemente tale problema e' stato risolto e Roco lo ha rimesso in produzione.
Se non ci fosse stata questa interruzione "per necessita'" credo che Roco difficilmente avrebbe sviluppato il ( poco bello, per non dir brutto ) sistema Geo Line.



Non solo i gusti estetici sono personali, ma anche i compromessi che si accettano lo sono.
Per me, ad esempio, ha poco senso un armamento perfettamente autocostruito quando poi le curve sono di raggio ridotto ed irrealistico.
Anche la scelta di un armamento con massicciata e' un compromesso: per me e' il compromesso tra il non fare e il fare.

Saluti
Stefano.

Certo, il discorso fila. Anch'io per il mio primo plastico avevo usato i binari a geometria fissa di Rivarossi con la massicciata di spugna e anche i PB1 per gli scambi e i PB2 per i segnali, addirittura l'avevo fatto automatico già allora con ben 3 relè 4206... erano gli anni '60 e avevo 14-15 anni...

Anch' io ho usato il sistema Rivarossi storico nei primi anni '80 ( per necessita' economica da studente, non perche' mi piacesse, a me piaceva il Peco ... ) e lo conosco bene. Non e' che il RR vintage sia proprio la stessa cosa del Roco Line...
I sistemi di armamento con massicciata non sono necessariamente "superati", sono un' "alternativa".
Non piacciono ? Amen, si va' di binario flessibile e di ghiaietto.
Piacciono ? Amen, ci si semplifica la vita e ci si accontenta.
Non occorre continuare ad usare tanto sarcasmo...
Saluti
Stefano.

Oddio ..... ......odio i binari flessibili....a me complicano solo la vita e nei plastici che ho fatto per delle persone ne ho fatto veramente a meno.....al limite solo in rettilineo......
A me piace la geometria precisa.......senza rattoppi.......a meno che non sia proprio indispensabile.......
...poi magari c'è chi ci trova benissimo......

Con i flessibili bisogna sempre un po' lottare per metterli nella forma voluta. Non ho un metodo preciso finora ho sempre vinto io.


Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk Pro

Nessun sarcasmo, solo osservazioni e valutazioni. Tutto il nostro hobby è un compromesso ad iniziare dalle lunghezze estremamente compresse per non parlare delle altezze dove nei plastici le montagne sono alte come il campanile della chiesa. Anche il mio plastico sarà un enorme compromesso perchè su 13 mq coesisteranno tratti ferroviari di ben 5 nazioni differenti... è solo questione di scelte. Una volta fatte le scelte e stabiliti i limiti di realismo entro i quali stare però mi perdo se, per esempio, con massicciata di gomma devo fare distinzione tra cod. 100 e cod.83...

Poi per la posa del binario flessibile non è proprio necessario saper calcolare una parabola cubica per il raccordo di transizione ma personalmente qualunque binario con massicciata a me dà tanto il sapore della pista Policar da montare al bambino sul tappeto di casa...
Certo se la praticità del monta-smonta è uno degli obiettivi del plastico non c'è niente di meglio.

No, l' obiettivo non e' il monta e smonta, almeno per me. Lo e' provvisoriamente per potere "imbastire" un tracciato, verificarlo ed eventualmente correggerlo. Il mio primo tentativo e' ancora posato sul piano, senza essere stato incollato ed e' in attesa del quasi completo rifacimento.
Il vero motivo e' la semplicita' di installazione: utilizzo di binari a sezioni ( l' ampia scelta di raggi del Roco Line risolve quasi tutti i problemi di curve, limitando al minimo la necessita' di utilizzo di flessibili, che, comunque, il sistema prevede ), motorizzazioni di deviatoi e sganciavagoni inseriti nella massicciata, per cui e' sufficiente un foro nel piano per fare passare i fili elettrici al di sotto.
In buona sostanza e' una sorta di compromesso "evoluto" al vecchio sistema a sezioni.
Adatto a principianti ( e io, nonostante abbia 56 anni, dal punto di vista plasticistico lo sono ) o a chi vuole ottenere un ragionevole risultato con poca difficolta' ed in tempi brevi. Costa di piu' ? In Paradiso non ci si va' in carrozza...Vorra' dire che comprero' qualche loco di meno. Ne ho gia' piu' che a sufficienza...
Comunque, dal punto di vista estetico, completando con ghiaietto ed invecchiamento, si possono ottenere risultati ragionevolmente apprezzabili, molto migliori di tante massicciate fatte in casa, che dopo tanta fatica, non sono poi così belle.
Saluti
Stefano.

si beh, la questione del brevetto è corretta però non dimentichiamoci che alle aziende del settore, specie ai grandi marchi internazionali, non importa più di tanto la ricerca della perfezione estetica a discapito del fatturato. Perchè vendere di meno, guadagnando di meno, ma realizzando un prodotto fac-simile al vero ma per un'audience ristretta? Sono comunque studi di mercato che danno il via libera ad una produzione, oppure che la interrompono.
Per il codice...io ero rimasto al Roco Line codice 100 dei primi anni 2000! Da quanto tempo è in codice 83?!?

Il Roco Line e' sempre stato in codice 83, fin da quando ha esordito alla fine degli anni '80. Da allora e' rimasto immutato.
Allora era un sistema all' avanguardia, molto innovativo, uno dei migliori esteticamente. Ora, dal punto di vista estetico, sicuramente Tillig e Peco codice83 sono migliori.
Rimane comunque un sistema molto completo, di ottima qualita' costruttiva, molto affidabile.
Era il precedente sistema Roco, fuori produzione dagli anni '80, che era in codice 100.
Saluti
Stefano.

si, hai ragione mi ricordavo male io! Ho ancora un rettilineo standard e sono andato a misurare con il calibro, anche perchè era davvero tantissimo tempo che non prenevo in mano un Roco Line con massicciata. Però vabè, vedremo come andrà a finire questa cosa. Sinceramente, non mi dispiacerebbe riaquistarne un bel quantitativo, giusto per fini mauseali e di gioco monta/smonta sul pavimento di casa.

Infatti Roco aveva anche il cosidetto sistema 2,5 che non era nient'altro che l'altezza della rotaia...appunto in codice 100 ma con geometria completamente diversa.
Il codice 100 è secondo me il migliore......li davvero circola di tutto.......altro che rotaie ultra basse da linea secondaria

se non mi ricordo male, il sistema 2,5 era fornito in due linee distinte: ottone e nichel-silver. A me cosa è rimasto? Uno sgancia vagoni della linea Nichel-Silver e basta . Anche io concordo che il codice 100 di Roco sia il migliore in assoluto, per non parlare delle geometrie di quel sistema che erano nettamente superiori al sistema Line. Anche qui, con il tempo razzierò il web per poter realizzare una piccola scorta personale per fini mauseali.

Tra i sistemi in codice 100 quello piu' longevo ( risale agli anni '60 ed e' ancora in produzione ) e piu' completo e' indubbiamente il Peco.
Comunque, ora come ora va' per la maggiore il codice 83 e, a meno di avere la pretesa di farci girare modelli degli anni '50, sul codice 83 dovrebbe riuscire a girarci praticamente di tutto.
Saluti
Stefano.