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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTO: il ritorno del sistema Roco Line con massicci
MessaggioInviato: domenica 15 gennaio 2017, 16:48 
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Iscritto il: lunedì 10 agosto 2015, 1:15
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vero, il sistema Peco è l'unico che ha resistito per oltre quarant'anni, ma c'è anche la questione della legge della domanda e dell'offerta: se il bene viene richiesto, viene prodotto e non per forza di cose l'assenza di domanda è legata ad un problema del prodotto ma, piuttosto, all'assenza di utenza (ovviamente si parla di migliaia di richieste). Questo è il caso, ad esempio, del mercato italiano.
Personalmente preferisco il vecchio sistema Roco 2,5 al Peco codice 100, ma queste sono considerazioni personali.


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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTO: il ritorno del sistema Roco Line con massicci
MessaggioInviato: domenica 15 gennaio 2017, 22:06 
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Cita:
ul codice 83 dovrebbe riuscire a girarci praticamente di tutto.

Io ho il Roco line come te, se parli di prodotti degli ultimi vent'anni si, più vecchi varia da caso a caso. No marklin Hamo , no alcuni Liliput, Lima, Trix, Piko. Stranamente i vecchi RR in 1/80 non hanno mai dato problemi come tutti i Roco.


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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTO: il ritorno del sistema Roco Line con massicci
MessaggioInviato: lunedì 16 gennaio 2017, 0:02 
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Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
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Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
Per come la vedo io, se si ha intenzione di far circolare materiale obsoleto, preferibile il codice 100.
E, comunque, forse, il materiale vintage sarebbe meglio lasciarlo in vetrina...
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTO: il ritorno del sistema Roco Line con massicci
MessaggioInviato: lunedì 16 gennaio 2017, 8:00 
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Ma dell'altezza della gola al cuore degli scambi nessuno ne parla?

Non basta dire codice 100 e pensare che ci possa circolare tutto, dagli affettasalami all'rp25.
In quel punto le ruote "dovrebbero" appoggiare sul bordino ... per avere una marcia regolare il vincolo, se usate scambi, è li (gola poco profonda ... sobbalzo evidente, gola troppo profonda ... ruota che casca dentro... in ogni caso problemi di stabilità, di captazione e sollecitazioni anomale dei ganci).

Altro problema legato agli scambi, per quelli con il cuore isolato, è la larghezza del cerchione ammessa: i cerchioni troppo larghi rispetto alle tolleranze di progetto provocano cortocircuiti con la rotaia adiacente all'uscita del cuore.

Certo per fare l'ovalino i problemi non si pongono ...

La verità è che, a meno di sostituire o tornire gli assi, i materiali rotabili dovrebbero circolare su un armamento coevo alla loro produzione (o comunque verificato compatibile con opportune prove).


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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTO: il ritorno del sistema Roco Line con massicci
MessaggioInviato: lunedì 16 gennaio 2017, 9:12 
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Iscritto il: lunedì 10 agosto 2015, 1:15
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Zampa di Lepre ha scritto:
Non basta dire codice 100 e pensare che ci possa circolare tutto, dagli affettasalami all'rp25.
In quel punto le ruote "dovrebbero" appoggiare sul bordino ... per avere una marcia regolare il vincolo, se usate scambi, è li (gola poco profonda ... sobbalzo evidente, gola troppo profonda ... ruota che casca dentro... in ogni caso problemi di stabilità, di captazione e sollecitazioni anomale dei ganci).

Altro problema legato agli scambi, per quelli con il cuore isolato, è la larghezza del cerchione ammessa: i cerchioni troppo larghi rispetto alle tolleranze di progetto provocano cortocircuiti con la rotaia adiacente all'uscita del cuore.


Parole sante. Io avevo incominciato a misurare con il calibro ventesimale ( in casa non ho quello elettronico) da dimensione del cuore "in fusione" (insomma, quello in plastica) e avevo iniziato proprio dai modelli di deviatoi ed incroci del vecchio sistema Lima (quello in codice 100, non il 'NEM120'). Con il tempo, la mia collezione mauseale di prodotti vintage (io mi riferisco solo e soltanto all'armamento vintage, non ai rotabili) si è ampliata sempre di più e quando ho del tempo libero, mi cimento in misurazioni sperimentali proprio di queste problematiche. La questione dei cerchioni sarà un pò più incasinata, ma prima o poi si farà anche quella (al momento, di rotabili vintage, posseggo solo e soltanto prodotti della vecchia produzione RR 1:80 e di quella Lima anni '60-'70-'80).


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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTO: il ritorno del sistema Roco Line con massicci
MessaggioInviato: lunedì 16 gennaio 2017, 9:40 
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Iscritto il: venerdì 19 febbraio 2010, 17:23
Messaggi: 211
Località: Benevento
I miei pezzi più anziani, ovvero Lima Collection D 342 ed E 444 cardanica, ALn 668 Lima, ALE 601 Lima, Fleischmann 897, circolano senza problemi su Peco 75 Electrofrog. Sia rotolamento che elettrico suoi deviatoi (curvo, doppio inglese ecc.).


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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTO: il ritorno del sistema Roco Line con massicci
MessaggioInviato: lunedì 16 gennaio 2017, 10:43 
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Iscritto il: lunedì 10 agosto 2015, 1:15
Messaggi: 668
perchè i tuoi modelli (non saprei dire il Fleischmann) sono postumi al 1988. E' dal 1988 che sia Lima che Rivarossi iniziarono a produrre secondo tutti gli standard NEM. Per materiale vintage si intende materiale che risale a prima che una certa azienda abbia adottato le unificazioni NEM nel redigere i progetti dei propri modelli.


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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTO: il ritorno del sistema Roco Line con massicci
MessaggioInviato: lunedì 16 gennaio 2017, 18:02 
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Iscritto il: martedì 9 settembre 2008, 9:45
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Località: Breil sur Roya
NON è vero che il vecchio materiale non possa girare sul cod. 75 Peco, non è importante l'altezza della rotaia ma lo spazio libero tra il piano del ferro e gli attacchi, è in questo spazio che deve passare il bordino senza toccare.
Il cod. 83 Roco ha MENO spazio libero del Peco cod. 75 che ha gli attacchi particolarmente bassi, quindi ci sono bordini che toccano sul Roco 83 e passano sul Peco 75.

Per chi considerasse il cod. 75 come "da linea secondaria" ricordo che riproduce le dimensioni di rotaie da 60 Kg/m, usate sulle linee principali e AV/AC:
172mm : 87 = 1,98 mm - cod. 75, 0,08 mm di meno, cod. 83, 0,13 in più
il cod. 100 non riproduce nulla di esistente...

Poi uno usa quello che preferisce, i gusti non si discutono, però le misure neanche :wink:

Ciao, alpiliguri.


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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTO: il ritorno del sistema Roco Line con massicci
MessaggioInviato: martedì 17 gennaio 2017, 10:04 
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Iscritto il: lunedì 10 agosto 2015, 1:15
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per il codice 100 si intendeva dire che è il compromesso migliore fra il "fare modellismo" ed il "giocare con prodotti molto datati". Di binari in codice 100 c'è sono di molto fini e valevoli: è il caso di Piko.


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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTO: il ritorno del sistema Roco Line con massicci
MessaggioInviato: martedì 17 gennaio 2017, 10:31 
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Iscritto il: martedì 9 settembre 2008, 9:45
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Località: Breil sur Roya
Questione di gusti, per me il cod. 100 è un binario giocattolo che non ha nulla a che vedere con il modellismo del 2017, e come ho detto sopra materiale vecchio può girare anche sul cod. 75, a condizione che il costruttore abbia previsto degli attacchi bassi, come nel caso del Peco.
Parlare di "fino" per una rotaia che è quasi il 30% più alta che la riproduzione della rotaia reale più alta, per me non ha senso.

Nella pratica io consiglio di spendere la folle cifra di qualche euro e comprare un pezzo di binario delle varie marche che interessano, per provarlo con i propri rotabili vecchi, come spiegato sopra non date per scontato che non passino sul cod. 75, prima provate.

Non ho nulla contro chi vuole usare il cod. 100, scelte personali, vorrei solo che circolassero info un po' più veritiere e non leggende metropolitane. Introdurre rotaie realistiche non è necessariamente un ostacolo per chi ha materiale vecchio.

Ciao, alpiliguri.


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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTO: il ritorno del sistema Roco Line con massicci
MessaggioInviato: martedì 17 gennaio 2017, 13:44 
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ma non è solo una questione di altezza del fungo: come ha detto qualche commento fa Zampa di Lepre, il caso più gravoso sono i deviatoi e gli incroci. Il vero limite sono proprio loro! Per il resto, si certo la questione della riduzione è si importante e per fortuna ci sono tanti produttori che la rispettano, così come tanti modellisti, ma se si vuole andare sul sicuro fin da subito, l'ideale è il codice 100, magari di una marca la più "internazionale" possibile, come la stessa Peco oppure la Roco.


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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTO: il ritorno del sistema Roco Line con massicci
MessaggioInviato: martedì 17 gennaio 2017, 14:41 
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Ti stai impuntando .... ma credo che ormai se ne siano accorti tutti che hai delle idee tutte tue :D.

Il meglio o peggio per i nostri impianti dipende solo dalla personale volontà di compromessi ... compresa la voglia di "sfrondare" il parco rotabili e la capacità/volontà di stendere opportunamente un binario.


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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTO: il ritorno del sistema Roco Line con massicci
MessaggioInviato: martedì 17 gennaio 2017, 21:23 
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Appoggio incondizionatamente l' intervento di Zampa di Lepre.
Personalmente ritengo che occorra fare delle scelte: materiale rotabile recente = armamento di concezione moderna ( codice 83, 75 ), materiale rotabile obsoleto = armamento tradizionale ( codice 100 ).
Il volere fare circolare su uno stesso plastico una Gr740 di HRR a fianco di una Gr740 di RR in 1:80, mi pare una cosa assurda ed orrenda !
Saluti
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTO: il ritorno del sistema Roco Line con massicci
MessaggioInviato: mercoledì 18 gennaio 2017, 17:21 
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Iscritto il: martedì 9 settembre 2008, 9:45
Messaggi: 2144
Località: Breil sur Roya
L'assurdità di un compromesso del genere è che si posa un armamento orribile, che sarà sempre in bella vista anche senza rotabili, che si posa una volta e non si rinnova più, per far circolare di tanto in tanto modelli vecchi, che (si spera) sono una piccola parte della collezione.
Una bella vetrina per il vintage ?

Ogni mese su Loco Revue vedo nuovi stupendi plastici francesi, nessuno da loro prende neanche in considerazione il cod. 100, quello che va per la maggiore è il Peco cod. 75 e Tillig Elite (83), sopratutto per i deviatoi.
Sbaglieranno?

Poi c'è gente che crea plastici usando esclusivamente materiale di 40/50 anni fa, quindi cod. 100 e vecchi rotabili, ma c'è una coerenza d'insieme e chiaramente è un altro aspetto del modellismo, un tributo alla storia. Non sono certo messi a confronto con i plastici "mainstream", dove si cerca di migliorare sempre la riproduzione della realtà. Sono un'altra cosa.

Ciao, alpiliguri.


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 Oggetto del messaggio: Re: ARMAMENTO: il ritorno del sistema Roco Line con massicci
MessaggioInviato: mercoledì 18 gennaio 2017, 18:02 
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Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
Messaggi: 9106
Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
alpiliguri ha scritto:
L'assurdità di un compromesso del genere è che si posa un armamento orribile, che sarà sempre in bella vista anche senza rotabili, che si posa una volta e non si rinnova più, per far circolare di tanto in tanto modelli vecchi, che (si spera) sono una piccola parte della collezione.
Una bella vetrina per il vintage ?
...


Concordo. Gli anni '80, in cui pochi modelli FS in scala esatta "dovevano" ( necessariamente ... ) convivere con tanti modelli FS RR 1:80, sono passati da un bel pezzo...
Occorre un minimo di coerenza...
Piace il vintage ? Allora si fa un bel plastico vintage, ma tutto vintage nello stile. Magari con armamento Peco cod. 100 e non col vecchio RR, i cui deviatoi sono men che perfetti nel funzionamento.
Piace la produzione odierna ? Allora si fa un bel plastico moderno, con armamento ( per lo meno ) cod. 83.
Piacciono tutti e due ? Allora il vintage lo si conserva gelosamente come collezione, anche per non rischiare di rovinarlo facendolo funzionare, lo si ammira in vetrina, e si fa un bel plastico moderno.
Comunque, sperimentato di persona in passato, il vecchio RR in 1:80 sull' armamento Roco Line cod. 83 funziona benissimo.
Se poi per vintage si intende il vecchio Lima giocattolo, allora mi tiro indietro. Il vecchio Lima giocattolo non lo prendo neanche in considerazione. Se piace fatelo girare su di un ovale sul tavolo da pranzo, non mi par proprio il caso, per un appassionato adulto di modelli di treni, di ragionare di fare un plastico da popolare di trenini giocattolo...
Saluti
Stefano.


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