Noi due senza domani (Le train) è un film del 1973 diretto da Pierre Granier-Deferre,
il cui soggetto è tratto dal romanzo Il treno (Le Train) di Georges Simenon.
Trama
Seconda Guerra Mondiale:
la Germania invade l'Europa, in Francia, ai confini col Belgio nel maggio 1940, le popolazioni di interi paesi si mobilitano per fuggire in treno di fronte all'avanzata dell'esercito tedesco. Tra costoro c'è Julien Maroyeur, un tecnico radio riformato per miopia con moglie ed una bambina, che ha abbandonato la casa portando con sè poche valigie. Giunti alla stazione, i coniugi vengono avvertiti che uomini e donne viaggiano separati.
Saliti sul treno, la moglie incinta con una gravidanza difficile, è fatta accomodare con la figlia in prima classe, mentre lui deve accontentarsi di un posto in coda, sull'ultimo vagone merci.
Il convoglio, partito da Sedan e diretto verso ovest, tra inconvenienti di tutti i tipi, raccoglie ovunque dei fuggiaschi. Fra questi c'è Anna, una giovane donna sola che sale nel vagone con Julien.
Lui dapprima è colpito dalla sua bellezza, poi viene attratto dalla sua discreta e silenziosa presenza, tra le persone rozze e sbandate di cui il treno è pieno. Lei è un'ebrea tedesca e come tale perseguitata; non ha più notizie del marito deportato da ormai due anni, ed è cosciente che dai campi di concentramento nazisti non se ne esce vivi.
Il giorno dopo, quando si sveglia, Julien si rende conto che il treno è stato diviso in due tronconi e di essere stato separato da sua moglie.
Questa circostanza favorisce la già forte attrazione sentimentale che è nata con l'occasionale compagna di viaggio. Tra pericoli e contrattempi che prolungano la forzata convivenza, si scatena così nei due una grandissima passione.
Entrambi si amano, ma sanno che lei è condannata.
Il treno attraversa, nella bella primavera del 1940, una Francia su cui già pesa la minaccia nazista. Ad un certo punto il treno viene mitragliato da un aereo, ed il sangue scorre.
A La Rochelle, alla fine del viaggio, Julien scopre che i tedeschi si sono insediati anche lì;
aiuta Anna facendola passare per sua moglie, poi scopre che la sua vera è in città, in ospedale dove ha appena partorito. Si precipita a trovarla, ed Anna, così come era apparsa nella sua vita, scompare.
Tre anni più tardi Julien conduce una vita serena con la sua famiglia, quando viene convocato dalla polizia tedesca. Interrogato da un commissario falsamente bonario, gli viene chiesto di riconoscere la foto di una donna ebrea, componente della resistenza, che ha assunto l'identità di sua moglie.
Ovviamente si tratta di Anna e Julien nega di averla mai vista, salvaguardandosi da ogni possibile complicità. Quando poi viene messo confronto con lei, fingere indifferenza non è cosa facile. Lui nega di nuovo, ma quando stà già uscendo dalla stanza, torna indietro e, dando una carezza ad Anna, compromette irrimediabilmente la sua posizione nei confronti del regime d'occupazione. Nonostante la sua famiglia, la sua esistenza ordinata, la sua paura, non può resistere al perdersi con lei e per lei.
Locations
Fumay, Haybes ardenne (riva sinistra della Mosa) e valle della Mosa (inizio del film)
Locomotive
https://www.youtube.com/watch?v=tbxlvnHRDkoLa protagonista è la SNCF 230 G 353, una locomotiva a vapore della Compagnie du chemin de fer Paris Orléans, costruita nel 1923 negli stabilimenti della società Batignolles.
Appartiene ad una serie di 170 macchine progettate sotto la direzione dell'ingegnere Conte, e consegnate dal 1916 al 1923 alla PO con i numeri da 4201 a 4371. Era suddivisa in due sottoserie con caratteristiche leggermente diverse: la prima da 4201 a 4270, e la seconda da 4271 a 4371.
Tutte divennero 230-201- 370 durante la fusione della PO con la Midi nel 1934, poi finalmente nel 1938, 230 G (e 230 K per una parte di esse) ai tempi della SNCF. ll loro aspetto estetico fu modificato nel 1929 quando, in seguito ai test effettuati da André Chapelon, furono aggiunti i parafumi tipici della PO.
Queste macchine robuste ed affidabili furono destinate al rimorchio di treni passeggeri, espressi, omnibus e treni merci.
Le caratteristiche delle 230G sono:
Motore 2 cilindri singola espansione
Disposizione degli assi: 230
Lunghezza totale: 16,72 m
Diametro delle ruote motrici: 1.760 m
Velocità massima di esercizio: 100 km/h
Massa in ordine di marcia : 67,8 T
Capacità: 4,25 tonnellate di carbone; acqua 17 m3
Oggi si conservano 2 locomotive di questa serie:
la 230 G 353 con tender 17 D 116
la 230 G 352 con tender 17 D in livrea PO 4352
La 230 G 353, ex 4353 della PO, è considerata monumento storico,
fu attiva nei depositi di Brive, Limoges, Saint Sulpice Laurière, Montluçon, Tours St Pierre, Vierzon e infine Montluçon dove trainò il suo ultimo treno il 2 aprile 1970.
All'epoca nessuno avrebbe immaginato che sarebbe stata l'ultima locomotiva a vapore ufficialmente in servizio in Francia, e che sarebbe stata salvata dal cinema perchè, partecipando a molti film, è divenuta una star.
Soprannominata "La Zézette", la vediamo nelle riprese de:
- Vipère au poing
Produzione: Francia 1971
Regia: Pierre Cardinal
Da notare che è la versione televisiva del romanzo autobiografico di Hervé Bazin.
- Le Train
Produzione: Francia / Italia 1973
Regia: Pierre Granier-Deferre
Qui la vediamo trainare un convoglio di rifugiati a La Rochelle, sulla costa atlantica.
- Assassinio sull'Orient Express
Produzione: Gran Bretagna 1974
Regia: Sidney Lumet
Dall' omonimo romanzo di Agatha Christie pubblicato nel 1934
- Monsieur Klein
Produzione: Francia / Italia 1976
Regia: Joseph Losey
Il mercante d'arte parigino cattolico Robert Klein nel 1942, a causa di un omonimo mercante d'arte ebreo si trova coinvolto in una tragedia kafkiana, al termine della quale attende il trasporto del campo di concentramento di Auschwitz.
https://www.youtube.com/watch?v=HwulT6iXyLY - Fedora
Produzione: BR Germania / Francia 1978
Regia: Billy Wilder
Un produttore cinematografico statunitense si reca a Corfù per convincere la leggendaria star del cinema Fedora a tornare. Nell'introduzione di questo magistrale psicodramma, una giovane donna si precipita, in una stazione ferroviaria francese, davanti ad un treno notturno trainato dalla 230 G 353
- Le Gang
Produzione: Francia / Italia 1977
Regia: Jacques Deray
Ispirato alla storia del criminale francese Pierre Loutrel, detto "Pierrot le Fou"
Nel 1945, alla fine della seconda guerra mondiale, cinque piccoli delinquenti si uniscono per effettuare numerose audaci rapine diventando famosi col nome "banda della Traction Avant", dal tipo d'automobile che utilizzavano.
- Violette Nozière
Produzione: Francia / Canada 1978
Regia: Claude Chabrol
Il macchinista Nozière viene avvelenato da sua figlia Violette. Come modello è servito un procedimento penale del 1934. la 230 G 353 appare più volte come immagine in un flashback.
- Camille Claudel
Produzione: Francia 1988
Regia: Bruno Nuytten
Qui le scene ferroviarie sono state girate nello scalo merci di Parigi Pajol . Oltre alla 230 G 353, è possibile vedere una serie di carrozze in legno dell'inizio del secolo. Per tutta la durata delle riprese, la locomotiva SNCF è stata riportata al suo stato originale come Nº 4353 della Paris-Orléans (PO) eg i suoi deflettori di fumo sono stati rimossi.
La seconda preservata della serie è la 230G 352 ex 4352 .
Dal 2013, l'Associazione per la conservazione del patrimonio e dei mestieri ferroviari ha lavorato per ripristinare la 230 G 353 alle sue condizioni operative.
La locomotiva è stata trasferita nel 2014 a Gièvres al Parc des Alcools. ove è stata completamente smantellata, ogni elemento è stato ispezionato ed elencato per il riassemblaggio", La caldaia è stata ristrutturata in Italia. nello stabilimento di Castelletto Monferrato della Lucato Termica.
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Alla fine della seconda guerra mondiale, la Francia aveva una notevole carenza di locomotive, per ottenere rapidamente il gran numero necessario la SNCF, nell' aprile 1948, nell'ambito del programma Lend-Lease (e non del Piano Marshall), si rivolse ai principali costruttori americani e canadesi.
Il modello richiesto era basato sull'USRA Light Mikado, opportunamente modificato per soddisfare la sagoma di carico SNCF. Le modifiche includevano l'altezza complessiva, il montaggio di accoppiatori e respingenti europei, la guida a sinistra, deflettori di fumo per uno stile unico ed immediatamente riconoscibile.
Il primo ordine di 700 locomotive, fu effettuato nel febbraio 1945 suddiviso tra i "tre grandi" costruttori americani di locomotive:
Baldwin Locomotive Works , Philadelphia , Pennsylvania,
American Locomotive Company (ALCO) , Schenectady, New York ,
Lima Locomotive Works , Lima, Ohio.
Questo fu seguito da un secondo di 640 ordinato ai produttori canadesi:
Montreal Locomotive Works, Montreal Quebec
Canadian Locomotive Company, Kingston , Ontario.
La maggior parte di questo lotto utilizzava olio combustibile pesante preriscaldato (noto in francese come "Mazout"), a differenza del primo lotto che era stato progettato per impiegare il carbone.
La massiccia introduzione di locomotive a petrolio era dovuta al fatto che nell'immediato dopoguerra il carbone di qualità era molto richiesto, e la SNCF ne consumava 9 milioni di tonnellate all'anno. Il petrolio permetteva così un risparmio di carbone, e l'autonomia consentita dal Mazout consentiva di percorrere senza rifornimento 700 km, invece di 400 km.
Modellismo
La 30 G 353 è stata riprodotta in scala HO solo dalla Metropolitan,
dalla Locoset Loisir
e nel 1982 , dalla MKD
Diverse altre aziende hanno riprodotto differenti versioni delle 30 G in varie altre numerazioni
Il film
https://www.dailymotion.com/video/x48is3t