Luca Guerranti ha scritto:
Per Antonio: un paio di riflessioni sul traffico della Colle Poggibonsi:
1) servizio passeggeri: dalle foto si capisce che i viaggiatori sono davveri pochi, ma ricordiamoci che siamo d'estate, quindi niente studenti, niente operai che sono in ferie e soprattutto le foto devono essere state scattate in un orario poco consono con quelli dei bagnanti che dalla Valdelsa venivano a Colle per tuffarsi nell'unica piscina della zona;
2) traffico merci: alla fine degli anni '60 cessò il flusso della pirite proveniente dalle Colline Metallifere, che vedeva in certi periodi anche 4 treni merci al giorno. Terminata questa grossa commessa, rimase l'arrivo di carri con le sabbie per le vetrerie, mentre partivano da Colle carri con i materiali da costruzione provenienti dalle cave circostanti, legname ed anche paglia.
Quando poi le vetrerie principali fuono dislocate in periferia, il resdiduo traffico merci crollò a favore dell'invio da Poggibonsi di carri su carrello stradale, gestiti allora dalla ditta Capperi. Tale traffico è rimasto ancora oggi per la RCR CALP.
Inoltre anche le condizioni del binario, che vedeva la presenza di rotaie riciclate da tutta Italia, non permetteva il passaggio di carri pesanti. Per cuilacuni clienti preferivano andare a caricare a Poggibonsi, non potendo usare lo scalo coligiano.
La giornata in cui scattai le foto era una Domenica.
La corsa con cui salii a Colle era quella delle 10.45 (prima della giornata festiva) ed aveva a bordo
le seguenti persone:
MACCHINISTA - AIUTO MACCH. - CAPOTRENO - IO E MIA ZIA.
Al ritorno, con la corsa delle 14.29 (ultima della giornata) le persone a bordo del treno erano
esattamente le stesse dell'andata.
Nessun viaggiatore in arrivo a Colle con la corsa intermedia e 2 viaggiatori in partenza da Colle
con la corsa intermedia verso Poggibonsi.
ANDREA