Ho deciso di aprire un topic dove inserire progetti di plastici. Idee, per la precisione.
Come dico spesso, mi son sempre divertito a progettare plastici, per esercitare nuove tecniche o sviluppare idee, o spunti, da foto, video, articoli, libri o altri progetti. Non sempre i risultati sono stati positivi... recentemente, visto che il livello di carte sulla scrivania aveva raggiunto quote astronomiche, e che il terremoto aveva ulteriormente accentuato il casino (una risistemazione era necessaria anche prima!), mi son venuti in mano tanti progetti, ed ho pensato di pubblicarli.

Siccome penso di non essere il solo che si diverte a progettare plastici dei tipi più svariati, propongo di inserire qui i vostri progetti e ad esprimere critiche e suggerimenti. Ciò allo scopo, oltre a quello di migliorarsi sempre più, a quello di fornire nuovi spunti per chi progetta un nuovo plastico "sul serio", o a chi lo vuole migliorare.

Questo topic non intende essere un concorso a chi l'ha fatto più bello, più lungo, più strano, ma vuole accogliere progetti più belli, più lunghi, più strani e originali (o banali, a volte un progetto è tanto bello quanto banale), progetti semplici o complessi, a moduli, fissi, mobili e di tutte le dimensioni.

Per rompere il ghiaccio, propongo un progetto originale, complesso, grande ed a moduli: un (piccolo) scalo di smistamento merci. Si ispira a Bologna San Donato ed è idealmente ospitato in una stanza 7 x 4 m, ed è suddiviso in 5 macro moduli. Comprende tutto il necessario, ovviamente in piccolo, ma può essere idealmente ampliato:
A: fascio arrivi;
S: fascio smistamento;
Piccoli fasci di riordino;
T: fascio trasbordo;
PS/PN: fasci partenze nord/sud;
V: fascio vuoti;
DL.
E' ovviamente minuscolo rispetto a qualsiasi impianto nella realtà, ma la progettazione (avvenuta circa da 2 anni), mi ha impegnato per lungo tempo, nonostante avessi sotto mano tutti i piani relativi allo scalo reale (piano binari completo e schema dei fasci coi vari binari di circolazione interna).
Le immagini rappresentano:
0: piano generale (i numeri indicano i macro moduli, i tratteggi i vari "fogli" in cui è suddiviso il progetto in scala 1:10);
1: radice dello scalo, con discesa al piano inferiore (stazione nascosta);
2: deposito e officine, radice fascio arrivi;
3: deposito, sella di lancio, fascio vuoti;
4: rotonda deposito, fascio smistamento, fasci partenze;
5: fasci riordino, circonvallazione, fascio trasbordo, fasci partenze.
Tutti i piani sono disegnati a mano, quindi non escludo eventuali incongruenze.

Se qualcuno lo realizza gli offro una cena*...
*(composta da pizza+coca cola, eventuali aggiunte non a mio carico )

EDIT: ruotate le immagini per migliorare la leggibilità...

Su, su, coraggio! Non siate timidi!

Se proprio non avete plastici da proporre, aspetto le critiche su quello che ho proposto io...

Se volete, cancello la frase

e la modifico con

così le borsettate sono garantite...

( )

Per i miei gusti personali ci sono troppi binari e curve di raggio troppo stretto, io stò facendo una cosa con le misure simili, ma devo ancora perfezionarmi in alcune tecniche.
Se ti piace progettare plastici ti consiglio di provare AnyRail, l'ho provato e ho progettato il mio e quello di un mio amico...ottimo!
Ciao

Andrea

Avevo già scritto un papiro, ma quel cavolo di tablet non l'ha inviato.

Anche a me non piacciono i plastici con troppi binari, specie se fatti a forma di ottovolante. In questo caso, però, trattandosi di un impianto di smistamento, i binari sono perfino pochi!!! Discorso curve strette: lo sono perchè volevo mantenere ridotta la larghezza dell'impianto: nulla vieterebbe di allargarle un po'...

Anyrail lo conosco abbastanza bene, l'ho usato per anni. Apprezzabile la facilità con cui si possono modellare i flessibili ma, complice il fatto che, nella versione free, si possano posizionare massimo 50 oggetti (e pagare la cifra che chiedono per averlo completo mi scoccia), l'ho abbandonato a favore di SCARM, un po' più macchionoso, ma più preciso, ed inoltre consente i rendering 3D... E' gratis, ha una libreria con i segnali italiani, oltre che ad essere anche in italiano, ma è ancora una beta-version, qualche bug c'è, ma è sempre in aggiornamento. In ogni caso mi ci trovo bene.

I plastici che presenterò (se il topica avrà un certo seguito, non ho voglia di sprecare byte se non legge nessuno ) saranno sempre nella versione in cui li ho lasciati, quindi in qualsiasi formato: disegnati a matita, progettati con anyrail (più progetti uniti con paint) o con SCARM, perfino disegnati a mano e colorati coi pastelli (che bello tornare bambini, a volte! ), oppure ricalcati a china !

Non siate timidi, fatevi sotto con i progetti e con i commenti!

Il progetto che hai presentato è molto interessante per le manovre che offre, ma anche molto impegnativo nella realizzazione. Continua a pubblicare le tue idee, io le leggo e come me penso anche altri.
Ps fra un po' avrò bisogno di una tua consulenza per la progettazione della stazione principale del mio plastico.

Andrea

Per la consulenza va benissimo, occhio che mi faccio pagare caro! ( )

Per l'irrealizzabilità: Lo so, ho postato questo perchè volevo realizzare un caso-limite. Andrebbe bene per un club o simile che lo volesse esporre ad una manifestazione: il movimento potrebbe essere automatizzato e comunque ben più vario che il semplice veder passare un treno (come in genere accade nei modulari classici). Al limite un operatore per il deposito, che sposta le loco per attirare ancor di più l'attenzione... Già bastano i carri, di tutti i tipi e il vedere le loco che lavorano senza sosta.

Vado a recuperare il progetto di un plastichino 120 x 190 (o giù di lì). Più fattibile, vero?

Intanto, variazione sul tema "scalo smistamento": un progetto, probabilmente successivo, più ampio (8x5 m). E' solo uno schema di principio, i particolari non sono disegnati... mancano (non li ho fatti per mancanza di voglia al tempo) i fogli in scala 1:10. Il progetto iniziale è granduccio, sono 3 scansioni che si vanno a sovrapporre:

Allego anche uno schema di principio che spiega meglio questo progetto (un po' intricato)...

Hai detto bene,progetti più adatti a club fermodellistici direi più in un ambiente fisso che itinerante di manifestazione in manifestazione sai che caos con tanti collegamenti elettrici e moduli così intersecati di binari Mi è venuto mal di testa vedendo tutti questi intrecci...... preferisco pochi e semplici binari e deviatoi quanto bastano. Per un ambiente casalingo la vedo grigia visto che le case di oggi hanno giusto lo spazio per viverci.
Per realizzare progetti del genere ci vogliono migliaia e migliaia di euro tra deviatoi e flessibili senza contare il resto.........

Ma una curiosità nella realtà in una stazione media a con linea a singolo binario il binario di corretto tracciato è di solito il primo? E se ci sono 2 linee per 2 itinerari diversi sempre su lineee a singolo binario ci sono per forza 2 binari di corretto tracciato ? E i deviatoi doppi inglesi hanno una regola per essere posizionati ? Tipo a destra o a sinistra per dire.

Grazie se puoi togliermi questi dubbi

Roby

robycop,
rileggi il topic "consigli". il mio schema, in corso di elaborazione esecutiva (e un pochino semplificato rispetto a quello pubblicato, ad esempio con la perdita del "fascio automotrici"), occupa uno spazio di 4400 x 1400 mm con la possibilità di far fermare in stazione un caimano con attaccate 5 "59" e 2 "X" o un intero "settebello" (a patto d adottare alcuni trucchi) e lo puoi adattare a qualunque circostanza ferroviaria. sono arrivato a questo risultato grazie alla tempesta d idee arrivate da diversi utenti tra cui proprio bomby. peraltro proprio in quel topic trovi diverse osservazioni sull'uso opportuno dei doppi deviatoi. e non è sempre detto che il binario di corretto tracciato sia il primo (esempi: capranica, rosarno. la prima di diramazione su binario unico, la seconda di diramazione sulla più importante linea d'italia, cioè la milano-reggio calabra. e ci si fermano pure i rapidi!)
da questi schemi più articolati, credo, dobbiamo prendere alcuni spunti. perché ci sono modellisti che amano la "ferrovia sussurrata nel paesaggio", cosa che trovo esteticamente appagante ma assolutamente insipida dal punto di vista funzionale, e modellisti che amano un altro tipo d realismo, cioé quello legato alle manovre e all'esercizio. credo che uno schema stile "nodi di bologna" può fornire molti spunti anche per un dioramino sul tipo "stazioncina di paesazzo sulla pozzanghera di sotto".
poi, certamente, ammetto che mi piacerebbe fare il plastico di roma termini in perfetta scala accazero. mi manca però un locale di 6000 metri quadri...

Uff, non mi fa caricare l'immagine a dimensione maggiore...

Questo è ovviamente più umano... Direi classico.

OVALE CON QUALCOSA IN PIU'

Dimensioni: 260x130;
Luogo: Appennino centro-settentrionale;
Epoca: ideale anni '30-'70;
Scala H0, H0e/f;
Stazione ai piedi di una rampa a forte pendenza che richiede servizio di spinta in coda su una linea transappenninica. Serve un paesino di medie dimensioni di circa 4500 abitanti con prevalente attività estrattiva, collegata mediante sistema di funicolari e ferrovie decauville alla stazione. L'attività genera un buon traffico merci, espletato con più treni, vista l'esiguità del piazzale e le forti pendenze che riducono la massa rimorchiabile dalle loco. La stazione è dotata di binario di salvamento a forte pendenza (88 per mille). Il MM è servito da un'officina ed un salumificio. Fino agli anni '70 stagionalmente si svolgeva la transumanza (con rispettivi treni straordinari).

Epoca:
Anni '20-'30: trazione a vapore; Distaccata una loco a vapore pre-unificazione, più tardi (anni '30) una 740 per i servizi di spinta;
Anni '40: elettrificazione (per far fronte all'aumentato traffico causato dalla guerra); Distaccata un' E626;
Anni '70-80: progressivo calo del traffico minerario;
Anni '90: progressivo calo della necessità di spinte in coda, distaccata un' E636;
Anni '00: distaccata una E655 (poco usata);


Uso binari:
Arrivi da: - Binario: - Note
A - I
A - III - Se I impegnato per manovre;
B - II-III - II sempre libero, vietata sosta prolungata rotabili;
Binario RL sempre libero, pronto per la la partenza delle loco di spinta;
Il binario III è utilizzato per la sosta dei carri che devono essere caricati;

Lunghezza utile binari:
Binario: - Lunghezza (cm):
I - 190
II - 150
III - 160
PC - 50
X - 45
Salvamento - 90

Non ho mai scritto che questo progetto fosse realizzabile da qualcuno... E' un esercizio di stile. Ho già detto che a me piacciono plastici in cui la ferrovia è il più possibile immersa nell'ambiente circostante (anche se in genere preferisco usare quanto più spazio possibile per allungare i binari delle stazioni, quindi dei tratti in piena linea ce ne vengono pochi...).
Quanto al mal di testa, non sai quello che è venuto a me quando lo facevo



Dunque, vediamo se ho capito (una virgoletta qua e là non fa male, eh): come diceva il mio insegnante di scuola guida (uno che andava ai 150 su una strada di campagna con la yaris dell'autoscuola, che perdeva pezzi per strada, mentre chiaccherava, telefonava e/o mandava messaggi, reggendo il volante con le ginocchia ): quando c'è scritto "sempre", "obbligatoriamente", "comunque", la risposta è sempre falsa. La posizione del binario di CT in una stazione a più binari può essere in qualsiasi di essi, non necessariamente il primo. Potrebbe anche non esistere (ingresso con scambio a Y).
Per il resto non ho ben capito il discorso: se da due linee si fondono in una, logico che un binario terminerà con un tronchino (generalmente), può considerarsi di corretto tracciato da/verso la diramazione, ma non verso la linea principale. Idem se si tratta di una linea che ne incrocia un'altra, ma la situazione è variabile.
Per quanto riguarda gli inglesi, proprio non ho capito cosa intendi con destra e sinistra. Per una prima infarinatura, ci sono interventi interessanti nel topic indicatoti da lucapassanisi...

Direi una bombardata di idee!

Buonanotte,
Davide Bombarda (ma tutti mi han sempre chiamato Bomby, al limite Bomba).

Finalmente dal pc riesco a vedere qualcosa, e superare il limite della illegibilità del telefonino.
Riguardo all'ultimo progetto, della stazione di valico, mi piace, soprattutto la forma sinuosa della stazione (forse un poco troppo sinuosa) e l'incrocio dei binari di rimessa e di scalo, come esiste a Pre St Didier.
Rigurado all'esercizio delle spinte, dopo aver disegnato anche io plastici ispirati ai "valici" ritengo che per un buon esercizio con spinte occorrano due stazioni, di fine e di inizio spinta, in modo da poter svolgere allo scoperto le manovre di attacco della locomotiva e di sgancio, che in galleria sono poco praticabili.
Per quanto riguarda il primo progetto, molto complesso, a me piace molto. Mi ricorda, e non so perché, pur nelle profonde differenze di temi e tracciati, uno dei più bei progetti presentato da Miba nei manuali "dalla realtà al modello" di parecchi anni fa, relativo alle stazioni di Berlino.
Continua così!

Antonio

Non l'ho mai letto... Anche perchè di tedesco nisba.

Può darsi che nell'impostazione mi sia ispirato a Pre St. Didier, ho praticamente tutti i numeri di TTM, e l'articolo c'era, considerando che un TTM lo secco in una serata, quell'articolo l'ho letto e riletto!

All'epoca della progettazione avevo letto su un forum la procedura delle manovre per la spinta in coda che avveniva in un valico in una qualche linea meridionale (Roma Napoli o Napoli Reggio?)...

Questo progetto l'ho praticamente realizzato lavorando: all'epoca facevo uno stage in un'azienda biomedicale, e dovevo testare la tenuta di dei cavoli di scambiatori di calore, lavoro noioso (e doloroso: erano ricchi di nervature spigolose proprio dove li si doveva prendere in mano), e avendo a disposizione block notes e matita, un pomeriggio mi son messo a disegnare tra uno scambiatore e l'altro... Arrivato a casa ho ricopiato il tutto e quello è il risultato...