marco_58 ha scritto:
Mi spiace contraddirvi ancora una volta, ma cosa s'intente veramente per automazione non lo immaginate (anche se ci lavorate): non è semplicemente fare le cose al posto dell'uomo e in sicurezza.
L'automazione prima di tutto è come la musica: filosofia, poesia, tecnica scientifica, rigore, fantasia, coraggio, e sprattutto osare dove nessuno osa; anche non automatizzare è automazione, se per controllare un sistema automatico serve l'operatore, è meglio faccia l'operatore, il sistema deve solo controllare, si hanno meno danni.
La gestione dell'automazione in ferrovia ha due grandi nemici (che in altri settori si fa di tutto per eliminarli): il tempo e il fatto cha è un sistema aperto; solo le metropolitane sono un sistema chiuso dove il tempo è annullato e contano solo gli spazi.
Automatizzare con gli spazi son quasi tutti capaci, dovere metterci anche dei tempi no! Ma ancora più difficile è trasformare i tempi in spazi: se ci riesci allora sei un esperto di automazione, diversamente sei un traduttore di una sequenza logica in un software: occorrono anche queste figure professionalo, ma non aggiungono nulla alla materia: hanno il solo vantaggio che in diverse realizzazioni sono scenografici, quindi anche i profani sembra abbiano capito.
Qualsiani microprocessore: di ieri, di oggi, di domani farà solo le cose per le quali è stato programmato, non di più non di meno. Prima che un microporocessore sia in grado di riprodurre tutto quanto un cervello umano è in grado di pensare, sia per fare del bene sia per fare del male, bisogna scoprire tutto il restante 99,99% che non sappiamo dell'universo.
Solo un cervello umano pensante può programamre un microprocessore, pertanto il cervello è sempre in vantaggio: e pure di tanto.
Prendete il sistema ABS dei veicoli, di fatto può impedire di uscire di strada, ma di tamponare no! In pratica toglie la frenata!
Scusa, ma sono d’accordo con te solo per la seconda parte del tuo intervento (e nemmeno totalmente sulla seconda parte).
Non c’è nulla da immaginare sul concetto di automazione.
E’ la tecnologia che usa dei sistemi di controllo per la gestione di macchinari e processi, riducendo la necessità dell'intervento umano, per eseguire operazioni ripetitive o complesse o pericolose o con la certezza del risultato o un insieme di questi fattori.
Poi lo scopo si può raggiungere in diversi modi, più o meno efficaci e/o costosi e qui subentra quello che tu definisci con fantasia, coraggio, filosofia, tecnica scientifica, ecc. e che io riassumo, in modo semplicistico, in bravura di chi progetta il controllo.
Se per te è un’altra cosa, significa che la pensiamo diversamente.
Per fare un esempio: il controllo di carico è presente nei decoders Zimo e Laisdc, ma la funzione di trasferimento di Zimo, ad oggi, corregge molto meglio le variazioni.
Io non mi preoccupo dell’automazione in ferrovia, ma solo sul mio plastico, con dei vincoli che sono del tutto differenti e, per la mia esperienza, la miglior soluzione attuale è la gestione con il software (in DCC ovviamente).
Per non lasciare in sospeso un commento: sulla seconda parte del tuo intervento non concordo sul fatto che dici: “Qualsiani microprocessore: di ieri, di oggi, di domani farà solo le cose per le quali è stato programmato” … ecco, io toglierei il domani.