Ho ritrovato alcune immagini che sono l'unico documento del mio fu plastico a tema Sangritana. Le immagini sono un pò taroccate in fotoschiop per mascherare le parti ancora "cantierizzate".
Iniziato nel 1990 - allora avevo 18 anni - e defunto senza essere completato nel 1997.
La catenaria era costruita con pali LS Lima allungati, filo di rame rigido sostenuto da campate in sottilissimo filo di rame sfilacciato dai cavi elettrici. L'elasticità della catenaria era quasi reale. Vista la delicatezza dell'insieme, i mezzi avevano i pantografi modificati con una sola molla in luogo delle due originarie.
I binari erano flessibili, con le traversine tagliate una ad una ed allontanate, per rendere più scalcinato l'armamento. Lo scambio in stazione era un vecchio Lima col bobinone laterale. Segato quest'ultimo e trasportato sotto al piano binari, con un nuovo braccetto in acciaio comandava lo scambio senza essere visto.
Esisteva poi un breve tratto a binari compenetrati - come nella realtà al bivio di Archi - completamente autocostruito, con cuori e controrotaie. Tutti i binari erano "sepolti" sotto uno strato di sabbia e sottili spugne Woodland Scenics, per dare quell'aspetto di trascuratezza tipico di questa secondaria negli anni '70. Nonostante questo il funzionamento era ottimale. La conducibilità elettrica non ne risentiva, perchè ogni tanto sui cuori degli scambi e in altri punti delle rotaie mettevo una goccia di olio per le macchine da cucire, che stendendosi con un sottile velo, aumentava la conducibilità elettrica grazie alla caratteristiche minerali dell'olio stesso.
I rotabili erano: 2 elettomotrici, costruite segando, accorciando e rimontando parti di cassa delle vecchissime elettromotrici SBB della Lima. I carrelli erano Tenshodo. I rimorchi erano fatti allo stesso modo. La locomotiva invece è completamente in plasticard di diversi spessori, con carrelli tenshodo.
Il percorso era un ovale ripiegato su se stesso, con una diramazione nascosta che portava ad un fascio di sosta. Vi metto qui la planimetria con i soli tratti in vista:
E quattro foto:
stazione
tratta superiore "passerella"