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MessaggioInviato: venerdì 1 febbraio 2008, 9:27 
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Giacomo ha scritto:
Luca, mi sono permesso ...


Buongiorno Giacomo,
e ti sei permesso bene. :wink:
Per fortuna non sono permaloso :D
Anzi mi fa piacere condividere suggerimenti e consigli con qualcuno.
Provvederò ad aggiornare il tracciato con le tue indicazioni, ma devo prima creare dei template di binari curvi di ampio raggio.

Per Alex: buongiorno anche a te. Ho postato le foto più che altro per suggerire degli spunti, poi ognuno di noi sa quello che vuole e come lo vuole.

A presto

Luca


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MessaggioInviato: venerdì 1 febbraio 2008, 10:05 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 3:48
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ma nelle librerie non c'è il flessibile?

le mie indicazioni sono puramente indicative. Le ho messe per far capire alcuni concetti che rendono un plastico credibile e vicino al reale.
A volte, direi spesso, si curano certi dettagli, tralasciando le regole fondamentali.

Io sto posando i binari...su un tratto a S... E' una settimana che ci sono dietro, perchè osservando foto reali, non riesco a ottenere un buon effetto visivo. Le foto non sono riferite alla posa vera e propria ma allo studio delle curve.(foto 12 - 13 - 27)
Posto anche l'ampio curvone sovrastante per far capire il mio concetto di curve(foto 36 - 33a)
Foto 12
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foto 14
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foto27
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foto 36
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foto 33a
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MessaggioInviato: venerdì 1 febbraio 2008, 11:33 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 23:54
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Ciao Giacomo,
complimenti per il costruendo plastico, il mio consiglio, e spero che tu non ne avvia a male, è di non fare la esse, diventa davvero difficile rendere realistica quella tratta, dovrebbe essere molto più dolce/allungata la curva controcurva...

Tienici aggiornati...

PS...ma davvero sei di Cervinia? il plastico è visitabile?

Ciao
Davide BG


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www.plastico.bg.it
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MessaggioInviato: venerdì 1 febbraio 2008, 11:51 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 3:48
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Località: 'Lisondria...
Buona osservazione.

In effetti tra curva e controcurva dovrebbe esserci un tratto rettilineo un pò più lungo, ma lo spazio è quello, e ho già addolcito molto curve e pendenza in curva. Diciamo che l'effetto visivo è buono. Tieni conto che nelle foto che vedi il binario è solo appoggiato. Manca sughero e rialzo rotaia esterna. A volte basta spostarlo di qualche millimetro per far cambiare effetto...
Ora ti posto due foto: la prima è Cervo, tratto di linea da qui ho preso ispirazione... Noterai una doppia S...ovviamente è tutto più allungato... ma esiste...e ne esistono anche di più "violente"...
L'altra è Lavagna...

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MessaggioInviato: venerdì 1 febbraio 2008, 12:00 
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credo che non ci siano regole fondamentali.
credo anche che la macchina fotografica risolve la ricerca di qualcosa che a vista nn convince.
tuttavia ho diverse riserve sulle regole del bello assoluto. ad esempio il discorso delle curve da 140 cm di raggio lo trovo necessario se si imposta un plastico passerella. ma conciliare una stazione con una lunghezza dei marciapiedi accettabile con curve di tale raggio mi sembra pressoché impossibile, almeno per un plastico domestico.
l'alternativa, del resto, sarebbe quella di passare alla N, con tutte le conseguenze del caso.
oppure non risicare! e sarebbe un vero peccato.
se l'idea piace i tentativi vanno fatti, fino a quando nn si ottiene un risultato che appaghi se stessi, senza altre regole se non quelle del buon senso. certo, nn può definirsi ferrmodellista uno che non trae minimamente spunto dalla realtà.
in definitiva, faccio un esempio: supponiamo di voler realizzare un plastico a L in un locale 4 per 3, ove piazzare una stazione e un tratto di linea (che sparisce per andare al cappio /stazione nascosta).
l'ideale sarebbe:
- un soggetto reale
- avere adeguata lunghezza dei marciapiedi
- avere curve "dolci"
- evitare lo spanciamento/sbandieramento dovuto alla curva nascosta
- scambi lunghi
- ambientazione adeguata tale da identificare il soggetto
- adeguato piano della stazione nascosta
- facile accesso a tutte le parti del plastico
- scala esatta su tutti i particolari

ebbene, è facile intendere che è difficile conciliare tutte queste esigenze.
allora diventano complici l'illuminazione, il fondo, l'altezza delle parti visibili del plastico o altre caratteristiche.

credo che l'impostazione di giacomo sia primaria per "realizzare una serie di ostacoli agli errori a monte"


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MessaggioInviato: venerdì 1 febbraio 2008, 14:30 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 3:48
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Località: 'Lisondria...
lucapassanisi ha scritto:
ad esempio il discorso delle curve da 140 cm di raggio lo trovo necessario se si imposta un plastico passerella. ma conciliare una stazione con una lunghezza dei marciapiedi accettabile con curve di tale raggio mi sembra pressoché impossibile, almeno per un plastico domestico.


si può...si può :wink:
la mia stanza misura 3,60 x 2,70...
curve in vista sopra 1,5 metri, stazione in curva per treni da 7-8 carrozze...
basta ingegnarsi un pochino :D


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MessaggioInviato: venerdì 1 febbraio 2008, 14:38 
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DavideBG ha scritto:
Ciao Giacomo,


PS...ma davvero sei di Cervinia? il plastico è visitabile?

Ciao
Davide BG




lo stato avanzamento lavori è visitabile sull'altro forum...lo aggiorno di là, per via della comodità a postare le foto...

conosci Cervinia?


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MessaggioInviato: venerdì 1 febbraio 2008, 14:40 
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Iscritto il: mercoledì 19 aprile 2006, 23:10
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Giacomo le tue indicazioni sono assolutamente condivisibili...

Ma come si fa in stanze da 4x3 metri a fare curve con raggio non minore di 60cm ? una "girata" di 180 gradi prenderebbe almeno 120cm, no ?

Nella foto 27, la curva che si vede in fondo (suppongo su modulo smontabile visto che è davanti ala porta) che raggio ha ?

ciao!
:)


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MessaggioInviato: venerdì 1 febbraio 2008, 14:45 
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io parlo di curve in vista...
oviio che quelle nascoste arrivano a 40-50 cm...


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MessaggioInviato: venerdì 1 febbraio 2008, 16:27 
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1) quello della stazione in curva è un eccellente espediente per ridurre spazio. purtroppo va benissimo solo per stazioni di transito/diramazione. per quelle di testa bisogna invece industriarsi di più.

2) sulle nascoste non è il caso di andare sotto i 45 cm di raggio. certi rotabili (es. e646 rivarossi o le pilota lima) si potrebbero trovare con le ruote fuori dai binari.

tornando al punto 1 è vero anche che le stazioni di testa, a meno di considerare piccolissimi impianti, di norma occupano spazi maggiori di una stazione di transito/diramazione.


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MessaggioInviato: venerdì 1 febbraio 2008, 16:58 
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lucapassanisi ha scritto:
1)

2) sulle nascoste non è il caso di andare sotto i 45 cm di raggio. certi rotabili (es. e646 rivarossi o le pilota lima) si potrebbero trovare con le ruote fuori dai binari.

tornando al punto 1 è vero anche che le stazioni di testa, a meno di considerare piccolissimi impianti, di norma occupano spazi maggiori di una stazione di transito/diramazione.


per esigenza ho dovuto fare alcune curve sui 40 cm...e fino ad ora non mi ha dato problemi. Penso che le uniche che facciano fatica sono l' Ale 601, e 428 ma tanto non fanno parte della mia epoca.

La stazioni di testa semmai occupano meno spazio... Vengono a mancare tutti gli scambi e le deviate da un lato, ovvero parecchie decine di cm...
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MessaggioInviato: venerdì 1 febbraio 2008, 18:10 
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Località: sulla cassia
se sono moooooolto piccole. le altre no.

mi spiego: quando un convoglio arriva in una stazione di testa un pò più grande (agrigento, ad esempio, ma anche realtà più piccole), esaurito lo "svuotamento" delle carrozze, retrocede per intero in ricovero. (se nel tuo profilo hai registrata una mail ti mando una planimetria di un tale tipo di impianto per rendere l'idea di cosa intendo dire). a questo punto, la locomotiva titolare lascia il resto del convoglio e va per i fatti suoi dove deve andare (deposito, rimessa.....) e solo allora inizia lo smembramento del convoglio con la loco da manovra. oppure restano lì. esattamente il contrario avviene quando il convoglio deve lasciare la stazione.
quindi il modulo del binario più lungo definisce la sua lunghezza non integrando la lunghezza minima necessaria ad accogliere il convoglio in presenza di marciapiede, ma sommando tale lunghezza minima alla lunghezza stessa del convoglio, più la la lunghezza della loco di manovra (oltre, naturalmente, l'inevitabile presenza di scambi).

nelle stazioni di transito la composizione/smembramento/rinforzo (ormai rarissima su tale tipo di impianto) può benissimo avvenire sui binari opposti al FV.

solo nelle stazioni molto piccole e a bassissimo traffico i convogli vengono composti o smembrati nello stesso posto ove avviene il carico/scarico dei passeggeri.


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MessaggioInviato: domenica 10 febbraio 2008, 23:22 
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Anche se un pò in ritardo ma voglio intervenire, sempre se vi interessa.
Io sposo in pieno quanto sostenuto da Giacomo, ovvero sono anche io dell'idea che un plastico non deve divenire una specie di ammasso di binari e accessori, per giunta nemmeno autocostruiti.
Sono personalmente orientato, a quando avrò il tempo di farlo, di costruire in box un plastico su due livelli, alla base una stazione di transito e/o di testa di una linea secondaria importante ma assolutamente non elettrificata e supportata da una coulisse per l'alternanza dei convogli e digitalizzata e, un 15/20 cm. più in alto, una linea di parata completamente a se stante a doppio binario elettrificata chiusa tra due stazioni nascoste automatizzate, per l'alternanza dei convogli in sucessione, tutto assolutamente analogico.
Si può realizzare tutto ciò nello spazio che hai a disposizione e condivido il parere di Giacomo in merito alle curve di largo raggio in vista.

P.S.
Giacomo, anzitutto complimenti per la realizzazione e sinceramente ti invidio un pò per ben due cose, la prima è ovviamente il plastico e la seconda è la tua residenza, a causa della mia seconda passione che è lo sci.
Se ti può fare piacere, in una prossima occasione in cui verrei a fare una sciata a Cervinia potremmo incontrarci per scambiare pareri e idee.
Saluti a tutti e buon lavoro


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