Marcello (PT) ha scritto:
L'uso dei deviatoi Peco di quel tipo è una scelta fatta (almeno nel mio caso) solo per la loro semplicità robustezza e, soprattutto, per la loro affidabilità quando usati con il loro motore PL 10. Un modo molto semplice ed efficace di funzionamento. Nel mio plastico precedente avevo usato i Tillig, esteticamente superiori ma, specialmente in quei giorni, molto meno affidabili e robusti.
Se si usano i Peco e si rimuove la parte che hai evidenziato, e che è importantissima per il loro funzionamento, tanto varrebbe usare altri sistemi. Usando i Peco e rimuovendo quella parte sarebbe come rinunciare ai vantaggi dei Peco e rimanere solo con un'estetica ormai discutibile.
Anche io uso armamento PECO codice 75 (sia per la parte H0m che per quella in H0).
Però, seguendo i suggerimenti forniti dall'articolo di TTM n° 32 (pagina 36 e seguenti), elimino quella antiestetica parte su tutti i deviatoi a vista.
La molla che contiene (e che è indispensabile per il funzionamento con i tradizionali motori a bobina PECO) nel mio caso non serve dato che i miei motori (MTB MP1) tengono comunque fermi gli aghi a fine corsa.
Oltre alla scatola che racchiude la molla modifico anche le traversine (ed i fori che servono per il montaggio sotto-plancia dei motori PECO) e ridimensiono l'asta che manovra gli aghi.
Mostro il prima (ma in quel deviatoio la molla era già stata eliminata e quindi non c'è già più la scatola che la nasconde) e il dopo sui deviatoi H0m montati a vista.
Ovviamente a deviatoio posato aggiungo un pezzo di traversina nel "buco" che si crea eliminando la scatola della molla.
Per i deviatoi delle stazioni nascoste mi limito invece ad eliminare la molla lasciando tutto il resto (tanto non si vede...)
P.S.
a breve mi accingerò a fare la stessa operazione per i deviatoi H0 della stazione FS.
Oltre ai ritocchi estetici appena descritti, farò anche delle modifiche ai circuiti elettrici come suggerisce l'articolo su TTM N°29 (pagina 34 e successive).
Farò un'accurata descrizione con foto a supporto...