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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: giovedì 13 giugno 2024, 8:26 
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L'uso dei deviatoi Peco di quel tipo è una scelta fatta (almeno nel mio caso) solo per la loro semplicità robustezza e, soprattutto, per la loro affidabilità quando usati con il loro motore PL 10. Un modo molto semplice ed efficace di funzionamento. Nel mio plastico precedente avevo usato i Tillig, esteticamente superiori ma, specialmente in quei giorni, molto meno affidabili e robusti.

Se si usano i Peco e si rimuove la parte che hai evidenziato, e che è importantissima per il loro funzionamento, tanto varrebbe usare altri sistemi. Usando i Peco e rimuovendo quella parte sarebbe come rinunciare ai vantaggi dei Peco e rimanere solo con un'estetica ormai discutibile.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: giovedì 13 giugno 2024, 8:48 
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Marcello (PT) ha scritto:
Bene, GRAZIE.

Dispositivo Trasmettichiave

È una apparecchiatura di sicurezza che serve a gestire da remoto l’esclusione di una zona della ferrovia. Per esclusione di zona si intende una procedura per cui da un certo momento su quel tratto di binario non passeranno treni fino alla “riconsegna” della zona. Questo serve a garantire che gli interventi di manutenzione sulla linea possano svolgersi in condizioni di completa sicurezza degli operatori.

Per escludere una zona occorre estrarre una chiave dopo aver ricevuto un consenso da remoto dal Dirigente Centrale Operativo (DCO), il trasmettichiave TM si occupa di inviare la richiesta di esclusione e di liberare la chiave una volta ricevuto il consenso da remoto, solo a questo punto la chiave può essere estratta escludendo la zona a cui è associata. Reinserendo la chiave la zona verrà riconsegnata e il passaggio treni potrà riprendere.



È questo?


NO.

Quella descrizione è relativa alle "chiavi di zona" che sono quelle nel riquadro giallo:

Immagine

Il trasmettichiave è una semplice serratura elettrica che azionata da remoto libera una chiave che serve per poter manovrare a mano uno scambio, una staffa fermacarri ecc... ed è azionato dal banco ACEI dalle levette FD in questo riquadro.

Immagine

E' questo:

Cita:
Il trasmettichiave FS trasmette a distanza la richiesta del consenso per estrarre una chiave FS; una volta estratta la chiave, essa servirà ad abilitare la manovra manuale di un deviatoio in avaria.


Relativa a un deviatoio in avavria se il deviatoio è a manovra elettrica mentre se è un deviatoio a mano libera semplicemente la chiave per lo sbloccaggio del fermascambio.


Ultima modifica di Tz il giovedì 13 giugno 2024, 8:52, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: giovedì 13 giugno 2024, 8:49 
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Marcello (PT) ha scritto:
L'uso dei deviatoi Peco di quel tipo è una scelta fatta (almeno nel mio caso) solo per la loro semplicità robustezza e, soprattutto, per la loro affidabilità quando usati con il loro motore PL 10. Un modo molto semplice ed efficace di funzionamento. Nel mio plastico precedente avevo usato i Tillig, esteticamente superiori ma, specialmente in quei giorni, molto meno affidabili e robusti.

Se si usano i Peco e si rimuove la parte che hai evidenziato, e che è importantissima per il loro funzionamento, tanto varrebbe usare altri sistemi. Usando i Peco e rimuovendo quella parte sarebbe come rinunciare ai vantaggi dei Peco e rimanere solo con un'estetica ormai discutibile.

Anche io uso armamento PECO codice 75 (sia per la parte H0m che per quella in H0).
Però, seguendo i suggerimenti forniti dall'articolo di TTM n° 32 (pagina 36 e seguenti), elimino quella antiestetica parte su tutti i deviatoi a vista.
La molla che contiene (e che è indispensabile per il funzionamento con i tradizionali motori a bobina PECO) nel mio caso non serve dato che i miei motori (MTB MP1) tengono comunque fermi gli aghi a fine corsa.
Oltre alla scatola che racchiude la molla modifico anche le traversine (ed i fori che servono per il montaggio sotto-plancia dei motori PECO) e ridimensiono l'asta che manovra gli aghi.

Mostro il prima (ma in quel deviatoio la molla era già stata eliminata e quindi non c'è già più la scatola che la nasconde) e il dopo sui deviatoi H0m montati a vista.
Ovviamente a deviatoio posato aggiungo un pezzo di traversina nel "buco" che si crea eliminando la scatola della molla.

Per i deviatoi delle stazioni nascoste mi limito invece ad eliminare la molla lasciando tutto il resto (tanto non si vede...)

P.S.
a breve mi accingerò a fare la stessa operazione per i deviatoi H0 della stazione FS.
Oltre ai ritocchi estetici appena descritti, farò anche delle modifiche ai circuiti elettrici come suggerisce l'articolo su TTM N°29 (pagina 34 e successive).
Farò un'accurata descrizione con foto a supporto...


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Ultima modifica di Luca Solis il giovedì 13 giugno 2024, 9:00, modificato 4 volte in totale.
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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: giovedì 13 giugno 2024, 8:57 
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Io ho fatto prima, i miei 18 deviatoi PECO sono TUTTI installati dove non si vedono perchè, oltre a quel dispositivo, anche gli aghi fatti di lamierino ripiegato mi fanno abbastanza schifo... :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: giovedì 13 giugno 2024, 8:59 
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Grazie a TZ per l'esauriente spiegazione.

X Luca
È vero così hai eliminato la molla di ritenzione, ma hai comunque gli aghi snodati ed in lamierino. Comunque è un buon passo in avanti.

Io ho voluto conservare la scarica capacitiva.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: giovedì 13 giugno 2024, 9:06 
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Marcello (PT) ha scritto:
...
X Luca
È vero così hai eliminato la molla di ritenzione, ma hai comunque gli aghi snodati ed in lamierino. Comunque è un buon passo in avanti...
Hai perfettamente ragione: i PECO non sono perfetti ma una volta verniciati e posata la massicciata trovo che l'aspetto sia accettabile nonostante gli aghi in lamierino.
Con il vantaggio di usare una sola marca per tutto l'armamento e di poter disporre di tre lunghezze per i deviatoi diritti.
Io uso i lunghi nelle parti a vista, con la sola eccezione del deposito locomotive DB dove non ho abbastanza spazio e quindi userò i medi.
Deviatoi corti nelle parti nascoste.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: giovedì 13 giugno 2024, 9:22 
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Buongiorno,
In realtà quello descritto non è un trasmettichiave ma più propriamente una unità bloccabile.
Nel trasmettichiave ho una chiave in mano che deve essere portata a distanza; invece di andarci a piedi inserisco la chiave in una cassetta (simile se non uguale alla unità bloccabile) che ho vicino al mio posto di lavoro (UM, cabina,...) e a distanza viene sbloccata una chiave uguale in un'altra cassetta in prossimità dell'ente che devo utilizzare (deviatoio, scarpa, ecc).
Nell'unità bloccabile invece viene custodita e bloccata una chiave che libero a distanza con un comando (FD, MD, Mfd) dal banco del mio apparato ACE, ACEI o ACC oppure da remoto se la stazione è telecomandata.
Allego stralcio della Istruzione per il Servizio dei Deviatori (ISD).
Saluti
Michele


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: giovedì 13 giugno 2024, 9:31 
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Grazie anche a Michele per l'ulteriore aggiornamento.


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MessaggioInviato: giovedì 13 giugno 2024, 9:38 
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La differenza è solamente nella tecnica ma sostanzialmente da una parte sia autorizza elettricamente lo sblocco di una chiave a distanza.

Nel trasmettichiave è una chiave che va inserita e girata per sbloccare l'altra chiave a distanza, diciamo che è una apparecchiatura più primitiva. (l'avevo addirittura in una stazioncina in cui non esisteva assolutamente nessun apparato centrale per sboccare un deviatoio per un raccordo in linea)
Nell'unità bloccabile è un tasto sul banco di un apparato centrale che sblocca una chiave su un'apparecchiatura a distanza. (l'ho travato nell'ACEI attivato nella mia stazone nel 2005...)

Cambia quindi unicamente la tipologia tecnica dell'autorizzazione alla sblocco ma a distanza hai sempre una apparecchiatura che ti permette di avere in mano la stessa chiave. :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: giovedì 13 giugno 2024, 12:50 
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Marcello (PT) ha scritto:
L'uso dei deviatoi Peco di quel tipo è una scelta fatta (almeno nel mio caso) solo per la loro semplicità robustezza e, soprattutto, per la loro affidabilità quando usati con il loro motore PL 10. Un modo molto semplice ed efficace di funzionamento. Nel mio plastico precedente avevo usato i Tillig, esteticamente superiori ma, specialmente in quei giorni, molto meno affidabili e robusti.

Se si usano i Peco e si rimuove la parte che hai evidenziato, e che è importantissima per il loro funzionamento, tanto varrebbe usare altri sistemi. Usando i Peco e rimuovendo quella parte sarebbe come rinunciare ai vantaggi dei Peco e rimanere solo con un'estetica ormai discutibile.


Marcello, Luca ti ha già risposto per come rimuovere la parte "esteticamente discutibile". Una soluzione alternativa (e per me anche più valida per la possibilità di regolare la velocità di commutazione e i due punti di arresto degli aghi) è l'uso dei servomotori.

Poi se vogliamo approfondire, un'altra parte "esteticamente discutibile" è il sezionamento degli aghi, che secondo me è meno realistica degli aghi in lamierino.

Roberto


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Torma Porta Nuova.
MessaggioInviato: giovedì 13 giugno 2024, 16:53 
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Ce ne sono molte di soluzioni esteticamente più valide di quella che ho usato io, la mia è stata una scelta data dall'esperienza dell'affidabilità di quel sistema. Questo sarà un plastico, o meglio, plastirama, completamente automatico. Non ho la voglia di far girare i treni manualmente, mi piace, però, vederli girare. Nel vecchio plastico avevo delle tabelle orarie in cascata che muovevano i rotabili per un'ora intera, componendo e scomponendo i convogli nella stazione nascosta e facendo manovre in quella visibile, come giro macchina ed altro, tutto automaticamente, per questo ho bisogno di qualcosa che non perda mai un colpo.

Su Calieratico ho usato deviatoi Tillig con servomotori, indubbiamente il lato estetico è migliore, ma non me la sentirei di scommettere che per ore di seguito mettendo le tabelle orarie in loop tutto sarebbe funzionato perfettamente come nell'altro caso. Può darsi di si ma, per assurdo se ci fosse un rotabile sugli aghi la scarica capacitiva darebbe una botta tale da farlo saltare e la manovra avverrebbe ugualmente. I Peco sono talmente robusti che anche in un caso del genere non si danneggerebbero. Lo stesso non saprei per Tillig.

La mia scelta è solo per questa ragione; un compromesso.


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MessaggioInviato: venerdì 14 giugno 2024, 8:11 
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Marcello, anch'io vado spesso in automatico.
Ho Train Controller e i miei treni girano o con una concatenazione di schedules (itinerari) dove ho fino a 5 treni che girano in contemporanea o con una tabella oraria con itinerari più diluiti.
La mia esperienza con l'uso di servomotori da 2-3€/cad (che funzionano da oltre una decina d'anni) sugli oltre 40 deviatoi del mio plastico è che da quando uso la centrale PIKO SmartControl (prodotta da ESU) non ho mai avuto un arresto dovuto ad un deviatoio che non ha commutato. (Quando agli inizi usavo il MultiMAUS, devo dire che qualche comando, ogni tanto, andava perso).
Con il grosso vantaggio della silenziosità delle commutazioni e del movimento lento degli aghi.
Ciao
Roberto


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Il prossimo lo farò usando questi motori e scambi più belli alla vista.

https://www.barondurail.com/9235-MTB-MP6.html

I servo li ho usati in diverse situazioni, ma non mi hanno mai convinto al 100%, anche se devo riconoscere che siano validi.


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C'è anche questo che devo provare.

https://micro-modele.fr/fr/moteurs-d-aiguillage/7702-moteur-lent-pour-aiguillages-de-tout-type-avec-interrupteur-auxilliaire.html


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Mi piacerebbe mettere tutti i motori in una posizione accessibile, vicini l'uno all'altro ed azionare gli scambi attraverso un comando a filo come sugli aeromodelli.


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