Ciao a tutti, complice un problema di salute che non mi permette al momento di andare al lavoro, per passare un po di tempo ho affilato le lame, riaperto il cassetto degli avanzi e mi sono cimentato alla costruzione di una cabina ACEI Fs
la base misura cm. 20,5 x cm. 7 altezza al comignolo cm 16.
L edificio e' stato realizzato in forex da 6mm , poi sono stati usati svariati materiali come cartone acetato listelli in legno, e'stata usata pittura acrilica poi il tutto e' stato invecchiato con pigmenti e alla fine ho dato una spruzzata di spray acrilico trasparente opaco.
Augurandomi di fare cosa gradita posto le foto della mia realizzazione, naturalmente ogni consiglio e' utile per crescere
saluti

Filippo

Bel lavoro ma togli la "I".

Bella e interessante ... complimenti!

Santino

Perdonami da cosa deduci che e' una cabina ACE e non ACEI (visto che mi consigli di togliere la I)
scusa la mia ignoranza

Filippo

Forse per un semplice fatto storico.
Gli ACE e gli apparati idrodinamici per i quali erano state costruite quelle cabine, sono antecedenti agli ACEI che, generalmente, trovano posto nel fabbricato viaggiatori o comunque a ridosso dello stesso, e sono concentrati in un unico punto di comando.
Le cabine scambi, come quella da te riprodotta, non erano più necessarie in quanto il singolo posto di comando controllava tutti gli itinerari dello scalo.
Per info consulta http://www.segnalifs.it

Grazie mille C'è sempre da imparare

Complessivamente molto bella, sia come impatto generale, che come dettagli ( illuminazione, invecchiamento ).
Particolarmente interessante e ben fatto l' arredamento interno della cabina, molto caratterizzante ed importante per la buona risucita del modello, data la grande vetrata trasparente.
Unico appunto, sicuramente esaltato dalle foto e molto meno visibile dal vivo: le fessure che si intravedono qui e lì. Facilmente eliminabili con un pò di vegetazione quelle tra base delle pareti esterne e basamento, operazione più difficile in altre parti.
Comunque, sono convinto che queste fessure sono praticamente invisibili nel modello ambientato su plastico.
Merita di essere inserita in una bella stazione. Grande ed importante, però, che in una stazioncina di liena secondaria fa ridere...
Saluti
Stefano.

Grazie mille per quanto scritto, si effettivamente qualche fessurina viene messa in evidenza dalle foto ma avendo il modello in mano non si notano

Saluti

Filippo

Buonasera
Molto ben fatta e invecchiata, aggiungo solo un paio di appunti...
Uno tecnico: il disegno dei binari sul quadro luminoso è sproporzionato... In realtà sarebbe molto più piccolo (vedi esempi in rete tipo la cabina A di Padova preservata dalla SVF) e, per una ambientazione più vecchia, sarebbe su fondo nero.
Uno estetico: a meno di un rinnovo recente, la vetrata sembra molto più moderna dell'edificio.
Saluti
Michele

Grazie dei consigli ne farò tesoro
Saluti
Filippo

Correttissima l' osservazione di Michele sul quadro sinottico.
Avevo notato anche io la cosa, ma non mi disturba più di tanto, perchè la grande dimensione lo evidenzia e sottolinea. Riprodotto "in scala" risulterebbe alla vista un semplice tabellone bianco ( o nero ).
Lo giudico un dettaglio "iper realistico" ( copyright by Dott. Sergio Betti di Bettiart... ).
Saluti
Stefano.
@Filippo: spero che il tuo modello della Bettiart abbia solo l' iper realismo del quadro sinottico e non la biodegrabilità accelerata al semplice contatto con l' aria...

Non ho capito cosa significa il tuo modello bettiart.
La cabina non è bettiart ma costruita dal sottoscritto come tutte le realizzazioni che nel tempo ho postato, disponibilissimo a postare altre immagini durante la fase di realizzazione

Filippo
Filippo

Ciao Filippo,
la mia era una battuta... rileggi con più attenzione...
Forse non conosci Bettiart...
Era un' azienda di Roma che a fine anni '70 / anni '80 produceva modelli FS. Aveva un catalogo di una certa importanza.
Fu il titolare di Bettiart che coniò il termine "iper realismo".
Il problema dei modelli di Bettiart era che erano prodotti in una resina che degradava precocemente e facilmente, deformandosi e/o sbriciolandosi.
Credo che i modelli Bettiart sopravvissuti integri siano rarissimi...
Saluti
Stefano.

Avevo inteso male scusami, comunque non penso proprio che succeda cio' tutti modelli da me realizzati da anni non si sono mossi di un mm, comunque posto giusto qualche foto durante l'assemblaggio.
Filippo

Alla fine dopo tante prove non soddisfatto della parte anteriore curvata in polistirolo, l'ho eliminata , optando per un tubo in plastica dalle giuste dimensioni, solido ed affidabile


Filippo