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 Oggetto del messaggio: COME FARE: quando un plastico si sposta...
MessaggioInviato: mercoledì 12 novembre 2008, 18:28 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
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Località: Fabriano
Mi rivolgo a tutti coloro che hanno dei plastici più o meno modulari che montano e smontano spesso, quando si recano alle mostre.
Su molti di questi splendidi plastici, gli edifici, per uno smontaggio veloce, solitamente vengono soltanto appoggiati e si vedono antiestetiche fessure. Un'idea per come risolvere il problema m'è venuta l'altro giorno mentre smontavo il lavello d'acciaio dal piano di granito della mia cucina: avete presente quel mastice di colore bianco, grigio o nero che si mette tra il lavello ed il piano per impedire all'acqua di infiltrarsi e rovinare i mobili sottostanti? Ebbene si, proprio lui, basta farne dei rotolini lunghi e fini ed applicarlo sotto la base del fabbricato in corrispondenza dei bordi, poi, rimuovere l'eccedenza, dopo aver poggiato sul suo piano il fabbricato, con una spatolina di plastica. Tutto quì! :wink:
Si rimuove con facilità ed è riutilizzabile all'infinito, poichè mantiene sempre il potere semi-adesivo. :wink:
Ciao, Fabrizio.


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MessaggioInviato: mercoledì 12 novembre 2008, 19:08 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Da provare...


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MessaggioInviato: mercoledì 12 novembre 2008, 19:24 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
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Località: Fabriano
Io l'ho già provato sul costruendo Campolieto..... :wink:
Di solito fisso gli edifici in pianta stabile, in questo caso, però, essendo il fabbricato posto su una platea di cemento, per quanto abbia lavorato in maniera precisa si vedeva la fastidiosa fessura, allora col mastice ora non si vede più. :wink:
Ciao, Fabrizio.


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MessaggioInviato: mercoledì 12 novembre 2008, 20:05 
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Iscritto il: giovedì 2 marzo 2006, 15:00
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Località: Savona
Buona l'idea del mastice! Di solito uso un sistema piu' macchinoso,che va bene però solo per gli edifici più antichi, quelli, per intenderci, che presentano nella realtà una intonacatura molto spessa fino ad una altezza di 50 cm circa. Tale intonacatura si può riprodurre mediante listelli alti 5/6 mm incollati sulla base del plastico, posati tutt'intorno all'edificio, molto in aderenza ad esso senza però far incollare le parti. L'effetto è ottimo, la luce interna non trafila dagli edifici e questi possono essere sollevati semplicemente sfilandoli dal proprio zoccolo che oltre alla funzione estetica hanno anche quella meccanica di ritenzione dell'edificio al plastico.


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 Oggetto del messaggio: Re: Quando un plastico si sposta.
MessaggioInviato: mercoledì 12 novembre 2008, 21:38 
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Iscritto il: mercoledì 30 agosto 2006, 8:49
Messaggi: 1038
Località: All'ombra del Pratomagno
Torrino ha scritto:
Mi rivolgo a tutti coloro che hanno dei plastici più o meno modulari che montano e smontano spesso, quando si recano alle mostre.
Su molti di questi splendidi plastici, gli edifici, per uno smontaggio veloce, solitamente vengono soltanto appoggiati e si vedono antiestetiche fessure. Un'idea per come risolvere il problema m'è venuta l'altro giorno mentre smontavo il lavello d'acciaio dal piano di granito della mia cucina: avete presente quel mastice di colore bianco, grigio o nero che si mette tra il lavello ed il piano per impedire all'acqua di infiltrarsi e rovinare i mobili sottostanti? Ebbene si, proprio lui, basta farne dei rotolini lunghi e fini ed applicarlo sotto la base del fabbricato in corrispondenza dei bordi, poi, rimuovere l'eccedenza, dopo aver poggiato sul suo piano il fabbricato, con una spatolina di plastica. Tutto quì! :wink:
Si rimuove con facilità ed è riutilizzabile all'infinito, poichè mantiene sempre il potere semi-adesivo. :wink:
Ciao, Fabrizio.

Interessante!! ma è lo stesso "stucco" per idraulica?

Fabbrì, ma anche sui moduli che per il trasporto vengono montati uno sull'altro (col paesaggio verso l'interno)
è necessario togliere gli edifici?

Ciao! :shock:


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MessaggioInviato: mercoledì 12 novembre 2008, 21:45 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
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Località: Fabriano
Quello per idraulica è più "grasso" e macchia terribilmente. Questo viene usato per i lavelli, i piani cottura e come antirombo sui retro dei frigoriferi, smorza le fastidiose vibrazioni della serpentina di raffreddamento posta sul retro.
Solitamente lo hanno i mobileri, viene dato in dotazione quando ti montano la cucina, ed io, che ho traslocato solo cinque anni fa, ne avevo di scorta, (mi sono rimontato da solo la cucina) e al lavoro lo uso per vedere dove la vasca della lavatrice campione va a sbattere quando la sottopongo alle prove di stabilità con carichi sbilanciati durante le centrifughe. :wink:
Riguardo all'impilamento dei plastici, non ne ho la minima idea. :wink:
Fabrizio.


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MessaggioInviato: mercoledì 12 novembre 2008, 21:57 
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Iscritto il: mercoledì 30 agosto 2006, 8:49
Messaggi: 1038
Località: All'ombra del Pratomagno
Geniale, stucco per vedere problemi meccanici!!
..ma è tutto inutile, con un solo mio burst ti fulmino tutta l'elettronica :lol:
dovevi vedere l'ultima che ho provato....

I moduli impilati li vedi in un disegno del "Manuale del Modellista" di J&D
oppure sulle pagine di MIBA


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MessaggioInviato: mercoledì 12 novembre 2008, 22:05 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
Messaggi: 7442
Località: Fabriano
Forse ora ho colto il senso della tua domanda: solitamente, in sede di progettazione, quando si realizzano moduli ripiegabili, è lì che si studia se gli edifici debbano rimanere fissi o rimovibili. Io prediligo il fissaggio definitivo, evita le cadute accidentali, certo, se ti cade un intero modulo, beh, per quello c'è il calendario dei santi..... :roll:
Fabrizio.
Riguardo lo stucco, praticamente è come il pongo, diciamo..... :wink:


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MessaggioInviato: mercoledì 12 novembre 2008, 22:22 
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Località: Grosseto
Sull'ultimo lavoretto io ho tentato di incassare gli edifici in vere e proprie mini-fondamenta.

Il metodo è molto simile a quello suggerito da Fabrizio, ma anzichè usare il mastice (che avevo già usato con deludenti risultati: stando ricoverati in un sottotetto, i miei pannelli si divertono molto poco con gli sbalzi di temperatura, e il mastice, se si scalda, si dilata e diventa una poltiglia immonda, almeno quello che usai io) si usa il Vinavil.

Si tratta di scavare (oppure compensare il dislivello che si ritiene opportuno realizzare col sughero) l'area in cui si andrà a posare l'edificio di un paio di millimetri o tre, tenendo presente questo dislivello al momento in cui si vanno a rifinire i bordi inferiori dell'edificio stesso.

Basta, appunto, rimanere un pò più abbondanti con le rifiniture della base dell'edificio.

Gli edifici li ho poi fissati con abbbbbbbbbondante colla vinilica :D , in maniera tale che l'eccedenza, con la pressione, andasse a colmare gli eventuali interstizi rimasti tra il bordo delle fondamenta e il perimetro dell'edificio.

Per l'epoca di ambientazione che prediligo, poi, essendo i piazzali prevalentemente a sterro, è molto facile compensare eventuali residue "brutture" con la sabbiolina che uso normalmente per definire il terreno.

Si, lo so che sono un cialtrone, ma non mi è riuscito fare di meglio... :wink:


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MessaggioInviato: mercoledì 12 novembre 2008, 23:12 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
Messaggi: 7442
Località: Fabriano
Disgraziè d'un ragazzo, Simone, questa cosa l'ho pensata "pensando" a te!
Questo "mastice" quì tiene bene a tutte le temperature, se consideri i lavelli, acqua calda e fredda, i piani cottura e forno sottostante, la schiena del frigo, sempre calda..... :wink:
Chissà se un giorno con tutte 'ste cavolate riusciamo a fare un manuale, di quelli "veri"! :wink:
Fabrizio.
Inoltre, se ci "appicichi" lo sterro, lo tiene pure bene! :wink:


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MessaggioInviato: giovedì 13 novembre 2008, 6:10 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 7:15
Messaggi: 358
Torrino,
confermo che quel mastice e' perfetto !
Io l'ho usato da tempo sul mio plastico e il risultato e' ottimo.
Basta ridurlo di spessore con un cutter e poi, dopo aver pressato l'edificio in posizione, rifilarlo con lama molto affilata.
Anche questi edifici (che erano finiti nel thread illuminazione carrozze causa illuminazione a led)
http://forum.duegieditrice.it/viewtopic ... c&start=30
sono stati fissati in quel modo.
Saluti,
Lamps


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MessaggioInviato: giovedì 13 novembre 2008, 7:07 
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Iscritto il: venerdì 4 luglio 2008, 6:53
Messaggi: 731
Località: FREMO-Calabria
Non avendo ancora deciso se incollare i fabbricati per adesso li incasso nel marciapiede alto un paio di millimetri senza incollarli.
Certo che l'idea di questo "stucco" è da provare.
Quanto ne metti?
Immagino che basti un cordoncino sotto tutto il basamento da un paio di mm di spessore...
Immagine


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MessaggioInviato: giovedì 13 novembre 2008, 7:28 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 8:37
Messaggi: 2856
Località: Roma
Torrino!
Ma perchè mettere a disposizione di tutti una cosa che sai, praticamente, solo tu? Gli schizzinosi e quelli che tengono le manine sempre ferme, criticano.
Tu, invece, potevi comprare un kilo di mastice, cinquanta barattolini e venderlo a 12,50 euro al barattolino. I negozianti lo avrebbero consigliato sottovoce ai clienti più affezionati che ne avrebbero comprati tre o quattro barattolini per paura che finisse. Quelli rimasti a bocca asciutta l'avrebbero pagato di più. E tu potevi mettere in vendita, altri cinquanta barattolini su ebay, a "compralo subito" a 17,50 euro.
Poi ci avremmo fatto l'articolo su TTM.
Che peccato!


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MessaggioInviato: giovedì 13 novembre 2008, 8:17 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 5984
Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Ma perchè sporcare mani, edifici, e panneli con colle e mastice?
Basta usare la pratica dell'unione fa la forza.

Riassumendo tutti i sistemi rapidi prima esposti: sede o foro che dir si voglia per incassare l'edificio od il particolare, quindi velcro, guarnizione magnetica o nastro biadesivo, ne bastano alcuni pezzi distribuiti per tutto il perimetro.
Il velcro esiste anche già cosparso di adesivo, ma in ogni caso incollarlo o inchiodarlo è un operazione banale.

E se proprio qualcuno vuole fare il fine, pensando ai frigoriferi di Torrino, si può sempre utilizzare la guarnizione magnetica: da una parte la guarnizione dall'altra qualche pezzo di lamierino ferroso.

Velcro e guarnizione magnetica durano un esagerazione, il biadesivo va sostituito dopo alcune volte.

Velcro e gaurnizione si trovano anche in metratura. Tipicamente l'uno in una merceria o articoli per sartoria, ma anche nei supermercati. L'altro presso ricambisti di elettrodomenstici o rivendituri di articolo di gomma per le aziende.

I costi sono alla fine modesti.

Poi le eventuali fessure si mascherano con gli elemebti del terreno: ghiaia, sabbia, erba, arredi di giardini e cortili, staccionate, ecc..

Saluti
Marco Fornaciari


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MessaggioInviato: giovedì 13 novembre 2008, 12:33 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
Messaggi: 7442
Località: Fabriano
Marco, il problema non è il fissaggio, ma la fessura che rimane. Puoi anche incollarli, gli edifici, ma se la fessura rimane visibile perdi il 90% di resa estetica.
Io ne ho messo un "capello" lungo tutto il perimetro, poi, come ha già sottolineato Lamps che lo usa da tempo, ho rimosso la piccola eccedenza con una lama affilata, ma di plastica, per non rovinare la platea. :wink:
Ciao, Fabrizio.


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