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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: martedì 5 aprile 2022, 12:52 
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Nome: Emilio Totaro
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Ciao Giuseppe, nel rinnovare i complimenti per il tuo splendido lavoro, volevo chiederti che tipo di catenaria intendi installare?
Investi qualcosa sul sistema di illuminazione, poi avrai tra le mani il più bel capolavoro!

Emilio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: mercoledì 6 aprile 2022, 7:03 
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Nome: Giuseppe Randazzo
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Località: Palermo
san_tino
Cita:
Effettivamente sembra passato un tornado :lol: :lol:
:lol:

Emilio T.
Cita:
volevo chiederti che tipo di catenaria intendi installare?
Investi qualcosa sul sistema di illuminazione
Vedo nelle foto del tuo magnifico impianto una luce molto buona ed efficace che esalta il grandissimo lavoro, ti chiederò delle dritte non appena arriverò a questo complesso e non sottovalutabile aspetto, forse un controsoffitto con pannelli chiari e faretti al LED. Per quanto riguarda la catenaria non sarà funzionale ma sulla falsariga di quella realizzata da Silvio Assi. Grazie per l'apprezzamento :)

Giuseppe


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: mercoledì 6 aprile 2022, 12:11 
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qdp ha scritto:
Per quanto riguarda la catenaria non sarà funzionale ma sulla falsariga di quella realizzata da Silvio Assi


Capisco le esigenze di praticità, ma dopo tutto questo sforzo per avere una palificazione stupenda non è un peccato realizzarla non funzionale?...

Sarà che da piccolo giocavo sul plastico Märklin di un amichetto ove la catenaria (per quanto grossolana e non minimamente comparabile a quanto è qui oggetto di considerazioni) funzionava alla grande, e ci divertivamo ad abbassare col dito i pantografi facendo piantare di botto le locomotive... Della serie: "i treni veri prendono l'alimentazione dal filo, e i nostri modellini... anche!". E quindi mi è rimasta l'idea che, se un giorno realizzassi un plastico, mi piacerebbe metterci anche la catenaria e funzionante...

Un saluto

Edelweiss

P.S. Il problema si è posto anche al mio club qui a Bruxelles - dopo varie analisi e consultazioni tra i soci, hanno deciso di non metterla né sul plastico in CC né su quello in CA, più che altro per esigenze di costi nonchè praticità nel mettere / togliere i modelli dai binari. Detto questo, stanno costruendo ora un plastico modulare "vintage" Märklin (binari M), da portare in giro nelle scuole, e là la catenaria appunto vintage Märklin (funzionante) l'hanno messa...


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: mercoledì 6 aprile 2022, 14:44 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 13:12
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Con il digitale, la catenaria funzionante elettricamente è inutile, oltre che foriera di problemi.
Se per funzionante s'intende il semplice strisciamento degli archetti sul filo di contatto, allora va bene, anche se questo comporta una grande cura di tutti i passaggi meccanici dei fili, la tensione, l'assenza di asperità e punti in cui l'archetto possa bloccarsi.
Ci sto pensando da tanto e non ho ancora raggiunto il compromesso tra praticità e realismo.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: mercoledì 6 aprile 2022, 15:08 
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Iscritto il: martedì 31 gennaio 2006, 17:39
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marco1016 ha scritto:
Con il digitale, la catenaria funzionante elettricamente è inutile, oltre che foriera di problemi.
Se per funzionante s'intende il semplice strisciamento degli archetti sul filo di contatto, allora va bene, anche se questo comporta una grande cura di tutti i passaggi meccanici dei fili, la tensione, l'assenza di asperità e punti in cui l'archetto possa bloccarsi.
Ci sto pensando da tanto e non ho ancora raggiunto il compromesso tra praticità e realismo.

Beh all'epoca il digitale non c'era, e per avere due treni elettricamente indipendenti la cosa più pratica era averne uno alimentato dalle rotaie (anzi dai plottini centrali) e uno dalla catenaria, in modo che ciascuno dei due operatori sul plastico avesse il completo controllo del suo convoglio (incidenti compresi...).

Ad ogni modo, quali potrebbero essere i principali problemi di un'alimentazione da catenaria col digitale (di cui non sono un grande esperto)?

Grazie, un saluto

Edelweiss


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: mercoledì 6 aprile 2022, 20:27 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Catenaria o rotaie il problema è uguale, anzi in digitale entra nel problema anche il pantografo.
Per come sono costruiti e verniciati i moderni pantografi, per quanto mi riguarda, non è opportuno usarli in digitale, e la catenaria deve essere posata perfettamente.
Tra l'altro come al vero andrebbero lubbrificati gli striscianti oppure fatti in grafite.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: mercoledì 6 aprile 2022, 21:52 
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Iscritto il: martedì 17 aprile 2007, 21:19
Messaggi: 251
Immagini stupende, grazie anche a inquadrature e luce esterna perfette. Mi ricordano il gelicidio di 10 anni fa in Slovenia che ha piegato parte della catenaria di tipo Fs, identica alla tua.
Magari è tardi però ti chiedo se hai intenzione di mettere solo questa palificazione stile anni '50 o di mescolarla con le altre, mensole anni 30 "triestine"/attuali anni 80/portale Mec in stazione, diffuso in molte realtà. Anche solo qualcuna, nel tuo plastico farebbero un figurone.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: giovedì 7 aprile 2022, 19:44 
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Nome: Giuseppe Randazzo
Iscritto il: venerdì 14 giugno 2013, 16:53
Messaggi: 1499
Località: Palermo
Grazie a Edelweiss, marco1016, marco_58 e patrik per la stimolante discussione sull'uso o meno di una catenaria funzionante.

Penso che nella scelta della catenaria non esista una soluzione giusta ed una sbagliata in senso assoluto, ma che le soluzioni siano relative agli obiettivi che si vogliono raggiungere. A tal proposito io sono in linea con chi suggerisce una linea aerea non funzionale e mi trovo d'accordo con le varie ed a mio avviso corrette motivazioni di supporto a questa scelta.
Anche più di 20 anni fa, nel mio vecchio plastico analogico, feci la scelta di una catenaria decorativa, tendendo dei fili di lenza. Questa soluzione l'ho poi rivista in altri plastici di più recente costruzione ed è su questa linea che mi indirizzerò.
Anche una catenaria in metallo non funzionante elettricamente non mi interessa, preferisco la tesatura con fili di Nylon e di Nylon elastico. Spero che questa scelta possa raggiungere anche una buon compromesso con il fattore di scala che con la catenaria in metallo è più difficile raggiungere.

Cita:
Magari è tardi però ti chiedo se hai intenzione di mettere solo questa palificazione stile anni '50 o di mescolarla con le altre, mensole anni 30 "triestine"/attuali anni 80/portale Mec in stazione, diffuso in molte realtà. Anche solo qualcuna, nel tuo plastico farebbero un figurone.

Grazie Patrik ma ormai credo sia troppo tardi, i pali sono completi. Ho messo nella totalità pali con mensole di tipo 1930 per avere la possibilità di retrodatare il plastico fino ad epoca III. In questo modo posso fare un turno di servizio di Epoca III ed uno di Epoca IV o V senza troppi problemi di coerenza temporale.
La varietà spero di riprodurla con le diverse colorature e gradi di invecchiamento.

Giuseppe


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: giovedì 7 aprile 2022, 22:26 
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Iscritto il: martedì 21 marzo 2017, 12:08
Messaggi: 1127
Io sto provando a metterla, consapevole delle problematiche legate poi alla complicata e rischiosa gestione dei rotabili con le mani.
La mia è tutta metallica e costruita interamente in casa, con pali in ottone, filo di contatto in ottone da 0,4 mm di diametro e catenaria in bronzo fosforoso da 0,25 mm di diametro.
Non sarà ovviamente funzionante (inutile come già detto), dato che la gestione del plastico è DCC con calcolatore.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: mercoledì 20 aprile 2022, 14:22 
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Nome: Roberto Andresini
Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 22:42
Messaggi: 1062
Località: girovago per TO - CR - MI - BS - MN - PV - PR
Come ti sei regolato per la posizione dei pali e dei relativi bracci di poligonazione?
Nel senso, ti sei fatto una dima oltre al carretto, hai tracciato la poligonazione in qualche modo, ecc?
Perché su tratti in curva è deviatoi non riesco a capire come possa dare delle indicazioni attendibili quella dima sul carro che hai fatto.
È un lavoro che dovrò fare anche io e volevo solo capire se è giusto impazzire come sto facendo col filo elastico a tracciare la poligonazione sul binario da cui prendere le misure per il posizionamento di pali e relativi bracci o se ci sono sistemi più rapidi ed efficaci.
Grazie.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: venerdì 22 aprile 2022, 5:54 
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Nome: Giuseppe Randazzo
Iscritto il: venerdì 14 giugno 2013, 16:53
Messaggi: 1499
Località: Palermo
Domande giuste che mi sono posto anche io. Il carro dima mi servirà soprattutto per regolare l'altezza del filo di contatto rispetto lo strisciante del pantografo, che dovendo stare a pochi mm di distanza (non a contatto) dovrà avere un'altezza costante per evitare danneggiamenti al pantografo e al braccetto stesso.
Altro discorso per la poligonazione. Ogni singolo palo ha la sua esatta collocazione sul tracciato, non intercambiabile. Proprio in questi giorni sto disegnando una mappa fotografica con la numerazione dei pali. Questo perché ho centrato per ogni singolo palo l'isolatore del filo portante al centro del binario al momento dell'assemblaggio. Ogni singolo palo ha la sua univoca collocazione sul tracciato con l'isolatore al centro del binario. Di conseguenza il braccetto e nello specifico l'aggancio della zampa con il filo cade a destra o sinistra a seconda della posizione del palo stesso seguendo il più possibile le norme FS.
Alla fine cercherò di essere il più preciso possibile, ma non mi auto flagellerò se qualche millimetro lo perderò per strada. Infine potrei aver bisogno di qualche braccetto o palo aggiuntivo da mettere in determinati punti del tracciato, in prossimità di deviatoi, incroci ecc, ma lo valuterò alla fine.

Spero di essermi spiegato bene e di aver bene interpretato la tua domanda.

Giuseppe Randazzo


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: venerdì 22 aprile 2022, 6:30 
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Iscritto il: mercoledì 5 aprile 2006, 16:11
Messaggi: 4764
Località: Pistoia
Io feci così.

http://www.marmari.org/modellismo/foto/foto64.htm


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: venerdì 22 aprile 2022, 7:14 
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Nome: Roberto Andresini
Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 22:42
Messaggi: 1062
Località: girovago per TO - CR - MI - BS - MN - PV - PR
Marcello (PT) ha scritto:



Ecco, è il sistema che sto usando anche io, nel mio caso è un modulare da esposizione, quindi per ora metto solo i pali, poi un domani se sarà necessario metterò anche il filo però almeno metto già i pali giusti al posto giusto così da non avere problemi dopo.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: venerdì 22 aprile 2022, 7:17 
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Nome: Roberto Andresini
Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 22:42
Messaggi: 1062
Località: girovago per TO - CR - MI - BS - MN - PV - PR
qdp ha scritto:
Domande giuste che mi sono posto anche io. Il carro dima mi servirà soprattutto per regolare l'altezza del filo di contatto rispetto lo strisciante del pantografo, che dovendo stare a pochi mm di distanza (non a contatto) dovrà avere un'altezza costante per evitare danneggiamenti al pantografo e al braccetto stesso.
Altro discorso per la poligonazione. Ogni singolo palo ha la sua esatta collocazione sul tracciato, non intercambiabile. Proprio in questi giorni sto disegnando una mappa fotografica con la numerazione dei pali. Questo perché ho centrato per ogni singolo palo l'isolatore del filo portante al centro del binario al momento dell'assemblaggio. Ogni singolo palo ha la sua univoca collocazione sul tracciato con l'isolatore al centro del binario. Di conseguenza il braccetto e nello specifico l'aggancio della zampa con il filo cade a destra o sinistra a seconda della posizione del palo stesso seguendo il più possibile le norme FS.
Alla fine cercherò di essere il più preciso possibile, ma non mi auto flagellerò se qualche millimetro lo perderò per strada. Infine potrei aver bisogno di qualche braccetto o palo aggiuntivo da mettere in determinati punti del tracciato, in prossimità di deviatoi, incroci ecc, ma lo valuterò alla fine.

Spero di essermi spiegato bene e di aver bene interpretato la tua domanda.

Giuseppe Randazzo



Ah ok, nel tuo caso è solamente una riproduzione estetica quindi anche se non è precisa al mm va bene ugualmente.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: venerdì 22 aprile 2022, 8:13 
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Iscritto il: martedì 21 marzo 2017, 12:08
Messaggi: 1127
Roberto To ha scritto:
Come ti sei regolato per la posizione dei pali e dei relativi bracci di poligonazione?
Nel senso, ti sei fatto una dima oltre al carretto, hai tracciato la poligonazione in qualche modo, ecc?
Perché su tratti in curva è deviatoi non riesco a capire come possa dare delle indicazioni attendibili quella dima sul carro che hai fatto.
È un lavoro che dovrò fare anche io e volevo solo capire se è giusto impazzire come sto facendo col filo elastico a tracciare la poligonazione sul binario da cui prendere le misure per il posizionamento di pali e relativi bracci o se ci sono sistemi più rapidi ed efficaci.
Grazie.


La risposta è un po' articolata. Spero di riuscire a spiegarmi.
La posizione dei pali è determinata dal fatto di far rimanere il filo di contatto entro 4mm dal centro binario (io ho deciso per 4mm invece di 6mm come Roberto To). Cosa semplice in rettilineo ma tutt'altro che semplice nelle curve considerando che il mio plastico è stato costruito interamente con binari flessibili (e quindi non a raggio costante) e le curve sono anche sopraelevate (il pantografo si sposta verso il centro della curva).
Ho realizzato una dima per forare il piano a distanza corretta dal centro rotaia (vedi foto). Sulla dima puoi vedere anche i due riferimenti estremi per il filo di contatti. Definisco poi la posizione della zampa di ragno per ogni palo in opera facendo scorrere la zampa di ragno sulla mensola del palo con sotto il locomotore (vedi foto) prima di fissarla.
Il filo di contatto viene poi saldato alle zampe di ragno usando un attrezzo che mi sono costruito per tenerlo a quota uniforme e soprattutto teso (il filo di contatto è unico da galleria a galleria, tenuto in tensione da due molle, per consentire lo strisciamento del pantografo).
La catenaria (da 0,3mm) con i pendini è realizzata a parte, pre-verniciata (foto) e saldata in opera usando un altro attrezzo anch'esso auto-costruito (foto) per tenerla in posizione.


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