Buongiorno a tutti.
Dopo mesi di riflessioni e studi preliminari ho finalmente iniziato i lavori per il nuovo plastico.
Apro quindi questo nuovo argomento, con lo scopo di seguirne passo-passo la costruzione.

Non ripeterei le tante informazioni già condivise sul forum.
Qui https://www.forum-duegieditrice.com/viewtopic.php?f=7&t=108932 trovate le motivazioni che mi hanno portato alla decisione di smontare i miei plastici precedenti per far spazio al nuovo.
Qui https://www.forum-duegieditrice.com/viewtopic.php?f=7&t=109123 c’è invece la discussione sulla scelta del progetto.

Per chi non volesse rileggersi i precedenti ho preparato un riassunto.

La stanza misura 6,30 x 3 metri ed è il frutto dell’unione della stanza dove si trovava il mio precedente plastico “Solis” e della cantina confinante.
Il plastico si chiamerà "4S", dalle iniziali delle 4 stazioni riprodotte.

Ho studiato una soluzione molto particolare che mi permetterà di far convivere tre soggetti distinti: RhB, DB e FS.

Si tratta di tre grandi ovali sovrapposti e completamente indipendenti tra loro.
Le stazioni nascoste saranno indispensabili per gestire un’alternanza dei convogli tale da non far percepire il fatto che si tratti di semplici ovali.

Il plastico si svilupperà a 360° attorno alle pareti della stanza.

(testo originale - Aprile 2022) Per accedervi sarà prevista un’apertura mobile che taglierà per un tratto di 80 cm i due impianti in H0.
L’altezza dell’impianto in H0m consente invece di passarci sotto.
Modifica (autunno 2023): alla stanza si accede da un'apertura alta 106 cm per passare sotto al circuito più basso (DB).
Non ci sono parti mobili come originariamente previsto.

Partendo dall’alto, a oltre 1 metro e mezzo da terra, si troverà il plastico RhB, in scala H0m.
Ambientato nella seconda metà degli anni ’80, avrà due piccole stazioni riprodotte abbastanza fedelmente: "Solis" e “Susch”.

Il plastico RhB sarà molto stretto (da 30 a 45 cm) in modo da non nascondere l’impianto sottostante.

I due plastici in scala H0 saranno visivamente un‘unica cosa (stesso sfondo fotografico) ma ben distinti.
A destra la stazione FS (altezza 122 cm), a sinistra la stazione DB (altezza 108 cm).

In entrambi i casi stazioni di fantasia: quella FS si chiamerà “Sorbole” e sarà ambientata a cavallo tra fine anni ’60 e inizio anni ’70.
Quella DB si chiamerà “Sonnendorf” e sarà ambientata tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60.

Trazione elettrica per l’impianto in H0m e solo termica per i due circuiti in H0.

Armamento Peco codice 75.

Impianto completamente digitalizzato (Digikeijs DR5000) e comandato da PC (software ancora da scegliere).

Una scelta particolare è quella di avere il fabbricato viaggiatori dal lato dell’osservatore e non dal lato opposto come si fa di solito.
Voglio evitare che gli edifici proiettino ombre irrealistiche sullo sfondo e che la viabilità stradale che conduce alle stazioni vada a sua volta verso lo sfondo.
Invece immagino che le località servite dal treno siano tutte dal lato dell’osservatore.
L’unica che sarà realmente presente nel plastico sarà “Sonnendorf”, sviluppata su un’ampia penisola che celerà il calorifero che si trova quasi al centro della stanza.

Allego il progetto scelto.

Sono decise definitivamente le impostazioni di fondo (tre circuiti separati) e la disposizione/altimetria delle stazioni nascoste.
Rimangono invece margini di modifica per i tracciati a vista.

Nelle ultime settimane ho preparato la stanza (abbattimento parete, arrotondamento angoli, tinteggiatura, scaffalatura sotto al plastico per riporre il materiale,…).
Ho inoltre predisposto i supporti a parete per la struttura.
Avendo constatato che ci sono differenze significative nella distanza pavimento/soffitto in diversi punti della stanza, mi sono procurato una livella laser per essere sicuro di posare i supporti in orizzontale e alla stessa altezza su tutte le pareti.

Il prossimo passo sarà l’illuminazione…

Quali ditte hanno vinto le gare d'appalto per la realizzazione delle varie opere civili, strutturali e impiantistiche per la realizzazione del progetto ?
E' già stato tutto appaltato ?
Sei sicuro che rispetteranno i costi e le date di consegna ?

Ciao.
Nulla di così complicato: la "Luca-62" (SRL unipersonale) si farà carico di tutto.

I tempi: chi può saperli? Più vado per le lunghe più mi diverto...


I costi: come sai c'è un preciso budget annuale.
Raggiunto il tetto di spesa i lavori rischiano di fermarsi fino all'anno successivo, salvo deroghe gentilmente concesse dalla consorte...

Il sabato piovoso mi ha concesso del tempo extra per finire l’impianto di illuminazione.

Dopo aver scartato soluzioni più “tecnologiche” e costose (led comandati da PC o centraline varie) ho sostanzialmente replicato quanto avevo già per “Solis”.
Il vecchio plastico era illuminato da 5 faretti a led (14W ciascuno) ed era comunque ben visibile.
Sono passato a 11 faretti a led da 13W dimmerabili.
Bianco caldo (2700k).
A piena potenza la stanza è veramente molto luminosa, persino troppo.
Il dimmer mi consente però di ridurre con molta gradualità l’intensità della luce,
A differenza di “Solis” il nuovo plastico avrà a suo tempo edifici e carrozze illuminate e quindi sarà piacevole poter passare da una situazione che simula il sole pieno di mezzogiorno al crepuscolo e alla notte.
Il soggetto è complicato da fotografare con il cellulare, dal vivo rende molto meglio…

Prima di iniziare i lavori alla struttura del plastico mi sono creato due semplici strumenti di lavoro.

Il primo è un compasso, realizzato con gli avanzi delle canaline dell’impianto di illuminazione.
Mi serve per segnare sui tavolati la posizione esatta delle curve.
E’ regolabile da 40 cm (raggio minimo H0m) a oltre 70 cm.
Con il compasso ho realizzato delle dime in mdf...

…il secondo è una piccola seduta con rotelle per facilitarmi i lavori sotto al plastico.
Per realizzarlo ho riciclato le ruote del modulo 1 e un pezzo di tavolato del modulo 3 di “Bierdorf”.

Ho poi finalmente iniziato con la struttura, in particolare con la stazione nascosta FS,
In questo caso ho riciclato pari pari i moduli 4 e 5 di “Bierdorf”.

Una curiosità per finire: anche se l’uso della livella laser mi tranquillizza, continuo a verificare che il piano sia perfettamente orizzontale posando delle biglie qua e la.
Tutto OK: non si muovono proprio!

Vedo che hai firmato un capitolato d'appalto con tempi di consegna piuttosto ristretti...

Buongiorno a tutti.
Dopo aver ricevuto, da persona estremamente competente, un rilievo sulla mia scelta circa la temperatura delle lampade, ho voluto approfondire il tema.
Sia qui che in altri forum (anche stranieri) in effetti si raccomanda una temperatura ben più fredda.
Le lampadine a led da 2700k le avevo scelte a suo tempo per Solis in sostituzione delle precedenti ad incandescenza.
Avevo fatto più prove e alla fine avevo scelto il bianco caldo che mi appagava di più la vista.
Dopo anni di illuminazione con lampadine tradizionali non avevo voluto stravolgere le tonalità del plastico a cui ero ormai abituato.
Da allora però le foto venivano con un verde "falsato" che io sistematicamente correggevo in post-produzione (le mie foto passano da Lightroom prima della pubblicazione).

Visto che riparto da una stanza vuota ho rifatto delle prove con lampade di temperatura diversa e alla fine ho scelto quelle da 4000k.
Vi mostro la stessa foto pubblicata il 23 Aprile ma questa volta senza la correzione del bilanciamento del bianco suggerita da Lightroom e una foto simile scattata ieri con le nuove lampadine e di nuovo senza nessuna correzione del bilanciamento del bianco.
Le foto sono bruttine (fatte con il telefono) e non sono identiche (alcuni faretti sono orientati diversamente) ma comunque la differenza è ben visibile.

Buongiorno a tutti.
Un veloce aggiornamento: ho completato la struttura per la stazione nascosta DB.
In questo caso multistrato da 1,5 cm nuovo ma gambe e listelli recuperati da “Solis”.
Ho posato anche lo strato di sughero (4mm).
Per gli altri due circuiti (FS e RhB) in alternativa al classico sughero voglio provare il Depron da 3mm.

Da qui in avanti i lavori subiranno un deciso rallentamento.
E’ infatti arrivato il momento di posare i primi tratti di binario della stazione nascosta DB e fare tutte le prove necessarie per un novellino del digitale come il sottoscritto.
Userò per la prima volta i moduli di retroazione e i decoder accessori per comandare i deviatoi.
Ma soprattutto vorrò testare diverse alternative per il software di gestione del traffico ferroviario.
Ci sarà da studiare…

Complimenti!!!!!
E che invidia!!!!!

Grazie!