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 Oggetto del messaggio: Dal 1976 al 1980 Atmosfere della FERROVIA in ITALIA 2° Vol.
MessaggioInviato: giovedì 2 luglio 2020, 10:30 
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Iscritto il: mercoledì 28 marzo 2007, 8:53
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Buongiorno,
Una domanda per la casa editrice.
Sul sito viene indicata l'uscita prevista di questo secondo volume per Luglio/Settembre.
Si sa per caso giá adesso se sará Luglio o Settembre?
Giovanni


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 Oggetto del messaggio: Re: Dal 1976 al 1980 Atmosfere della FERROVIA in ITALIA 2° V
MessaggioInviato: venerdì 3 luglio 2020, 8:35 
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Nome: Andrea Camatta
Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 13:09
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Località: Treviso
Buongiorno, si il volume uscirà a settembre


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 Oggetto del messaggio: Re: Dal 1976 al 1980 Atmosfere della FERROVIA in ITALIA 2° V
MessaggioInviato: venerdì 3 luglio 2020, 16:44 
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Iscritto il: mercoledì 28 marzo 2007, 8:53
Messaggi: 499
Grazie.
Giovanni


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 Oggetto del messaggio: Re: Dal 1976 al 1980 Atmosfere della FERROVIA in ITALIA 2° V
MessaggioInviato: mercoledì 2 settembre 2020, 22:04 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 20:13
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Località: Torino
Sembrerebbe in consegna...


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 Oggetto del messaggio: Re: Dal 1976 al 1980 Atmosfere della FERROVIA in ITALIA 2° V
MessaggioInviato: mercoledì 4 novembre 2020, 0:28 
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Iscritto il: mercoledì 9 gennaio 2008, 14:51
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Ma avevate esaurito il toner del colore, dopo solo una decina di pagine???
Delusione assoluta...


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 Oggetto del messaggio: Re: Dal 1976 al 1980 Atmosfere della FERROVIA in ITALIA 2° V
MessaggioInviato: domenica 8 novembre 2020, 10:10 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 10:40
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Località: Arcore (MI)
rokko656 ha scritto:
Ma avevate esaurito il toner del colore, dopo solo una decina di pagine???
Delusione assoluta...


Io pure mi chiedo il perché di questa scelta editoriale di stampare tutte le fotografie in b/n come nel primo volume.
Eppure nel libro "Viaggio nelle ferrovie italiane anni '70 " di qualche anno indietro fu esattamente il contrario.
Anche perché non credo che i fotografi dell'epoca usassero ancora pellicole in bianco e nero.


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 Oggetto del messaggio: Re: Dal 1976 al 1980 Atmosfere della FERROVIA in ITALIA 2° V
MessaggioInviato: mercoledì 18 novembre 2020, 11:22 
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Iscritto il: sabato 16 ottobre 2010, 10:10
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Mi associo a chi ha scritto prima di me, il bianco e nero va bene se la foto originale è in bianco e nero, stamparla in bianco e nero per dare un tocco di "vecchio" non ha alcun senso, anche perchè siamo nel 2020 e nessun materiale motore o rimorchiato delle foto del libro circola più (salvo nei treni storici), quindi chi compra un libro del genere (spendendo una discreta cifra in un momento di crisi epocale) avrebbe il piacere di vedere anche i colori dei treni e del paesaggio, piacere che gli viene negato da una scelta editoriale evidentemente miope e francamente stupida. Grande delusione, viene voglia di non comprare più neanche la rivista e di passare alla concorrenza. :evil: :evil: :twisted: :twisted:


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 Oggetto del messaggio: Re: Dal 1976 al 1980 Atmosfere della FERROVIA in ITALIA 2° V
MessaggioInviato: giovedì 19 novembre 2020, 19:14 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 8:37
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Io trovo che siete così spiritosi che il prossimo anno potete andare a Zelig sicuri di avere un grandissimo successo!
Andate a comprare un libro che riproduce le ferrovia degli anni '70 e pretendete tutte le fotografie a colori?
Ovvero pensate che, nell'era della fotografia e della stampa digitale, la casa editrice abbia modificato le fotografie a colori e le abbia fatte stampare in bianco/nero per renderle più "antiche"?
Ragazzi, ma vi rendete conto di cosa state dicendo?
Capisco che siate giovani e non abbiate vissuto gli anni '70. Ma come potete pensare che, allora, tutti usassero le pellicole a colori che costavano due/tre volte quelle in b/n?
Se non capite neanche queste cose, forse è meglio che scegliate un altro passatempo!


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 Oggetto del messaggio: Re: Dal 1976 al 1980 Atmosfere della FERROVIA in ITALIA 2° V
MessaggioInviato: giovedì 19 novembre 2020, 23:26 
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Iscritto il: mercoledì 9 gennaio 2008, 14:51
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Località: TORINO
Maaah... 'sta stronzata l'hai scritta di getto o ti sei sparato una sega al cervello prima ???


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 Oggetto del messaggio: Re: Dal 1976 al 1980 Atmosfere della FERROVIA in ITALIA 2° V
MessaggioInviato: venerdì 20 novembre 2020, 10:01 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 8:37
Messaggi: 2857
Località: Roma
L'ho scritta di getto.
Ed è quello che penso.
Forse se riuscissi a rileggere. Ma ne dubito...


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 Oggetto del messaggio: Re: Dal 1976 al 1980 Atmosfere della FERROVIA in ITALIA 2° V
MessaggioInviato: venerdì 20 novembre 2020, 12:30 
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Iscritto il: sabato 16 ottobre 2010, 10:10
Messaggi: 162
andrea (valpambiana) ha scritto:
Io trovo che siete così spiritosi che il prossimo anno potete andare a Zelig sicuri di avere un grandissimo successo!
Andate a comprare un libro che riproduce le ferrovia degli anni '70 e pretendete tutte le fotografie a colori?
Ovvero pensate che, nell'era della fotografia e della stampa digitale, la casa editrice abbia modificato le fotografie a colori e le abbia fatte stampare in bianco/nero per renderle più "antiche"?
Ragazzi, ma vi rendete conto di cosa state dicendo?
Capisco che siate giovani e non abbiate vissuto gli anni '70. Ma come potete pensare che, allora, tutti usassero le pellicole a colori che costavano due/tre volte quelle in b/n?
Se non capite neanche queste cose, forse è meglio che scegliate un altro passatempo!


Allora, lasciamo perdere la provocazione sulla partecipazione a Zelig. Seguendo il tuo ragionamento sul costo della pellicola:
-Ho un libro fotografico, pubblicato da ACME, con foto ferroviarie scattate tra fine anni '50 e primi anni '60 e sono TUTTE foto a colori, sono state fatte da fotografi stranieri, che probabilmente avevano i mezzi economici per comprare la pellicola a colori, oppure è una scelta editoriale?
-Nei due volumi DUEGI sulla ferrovia negli anni '70 la gran parte delle foto è in bianco e nero e poche sono a colori.
-Nel volume DUEGI sulla ferrovia anni '80 TUTTE e sottolineo TUTTE le foto sono a colori.
Seguendo il tuo ragionamento, dal 1980, di colpo, la pellicola a colori costava come in quella in bianco e nero (o poco di più) e di conseguenza TUTTE le foto erano a colori? E' un ragionamento possibile?
Secondo me c'è una scelta editoriale (a parere mio e di molti sbagliata), dove o hanno pubblicato in bianco e nero delle foto a colori, oppure hanno scelto solo foto in bianco e nero, più probabilmente un misto delle due.
Comunque sarebbe interessante avere una risposta dalla DUEGI (secondo me non sanno cosa dire, essendosi resi conto della scelta sbagliata).


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 Oggetto del messaggio: Re: Dal 1976 al 1980 Atmosfere della FERROVIA in ITALIA 2° V
MessaggioInviato: venerdì 20 novembre 2020, 16:37 
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Iscritto il: lunedì 9 gennaio 2006, 8:29
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Guardi Marco E 645 023 invece di fare tutto questo cinema “in modo maleducato", bastava una semplice mail.

Le foto originali sono tutte in Bianco e Nero, se vuole venire in Redazione le può guardare una ad una, così ci possiamo guardare per bene in faccia.

Mi faccia sapere

Gianfranco Berto


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IMG_8101.jpg [ 162.55 KiB | Osservato 7244 volte ]
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 Oggetto del messaggio: Re: Dal 1976 al 1980 Atmosfere della FERROVIA in ITALIA 2° V
MessaggioInviato: venerdì 20 novembre 2020, 16:47 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
Messaggi: 3784
Località: Massa Finalese (MO)
E.645.023 ha scritto:
andrea (valpambiana) ha scritto:
Io trovo che siete così spiritosi che il prossimo anno potete andare a Zelig sicuri di avere un grandissimo successo!
Andate a comprare un libro che riproduce le ferrovia degli anni '70 e pretendete tutte le fotografie a colori?
Ovvero pensate che, nell'era della fotografia e della stampa digitale, la casa editrice abbia modificato le fotografie a colori e le abbia fatte stampare in bianco/nero per renderle più "antiche"?
Ragazzi, ma vi rendete conto di cosa state dicendo?
Capisco che siate giovani e non abbiate vissuto gli anni '70. Ma come potete pensare che, allora, tutti usassero le pellicole a colori che costavano due/tre volte quelle in b/n?
Se non capite neanche queste cose, forse è meglio che scegliate un altro passatempo!


Allora, lasciamo perdere la provocazione sulla partecipazione a Zelig. Seguendo il tuo ragionamento sul costo della pellicola:
-Ho un libro fotografico, pubblicato da ACME, con foto ferroviarie scattate tra fine anni '50 e primi anni '60 e sono TUTTE foto a colori, sono state fatte da fotografi stranieri, che probabilmente avevano i mezzi economici per comprare la pellicola a colori, oppure è una scelta editoriale?
-Nei due volumi DUEGI sulla ferrovia negli anni '70 la gran parte delle foto è in bianco e nero e poche sono a colori.
-Nel volume DUEGI sulla ferrovia anni '80 TUTTE e sottolineo TUTTE le foto sono a colori.
Seguendo il tuo ragionamento, dal 1980, di colpo, la pellicola a colori costava come in quella in bianco e nero (o poco di più) e di conseguenza TUTTE le foto erano a colori? E' un ragionamento possibile?
Secondo me c'è una scelta editoriale (a parere mio e di molti sbagliata), dove o hanno pubblicato in bianco e nero delle foto a colori, oppure hanno scelto solo foto in bianco e nero, più probabilmente un misto delle due.
Comunque sarebbe interessante avere una risposta dalla DUEGI (secondo me non sanno cosa dire, essendosi resi conto della scelta sbagliata).

Invece è proprio così: vai a farti un giro sul forum di Photorail e guardati le foto dei fotografi italiani di allora: Muratori, Cocchi, Iorio, ecc. Negli anni '70 erano ancora giovani, i soldi erano pochi e scattavano in B/N, e se scattavano a colori (di rado), usavano pellicole piuttosto scadenti perchè più economiche (e infatti oggi fanno i salti mortali per recuperarle). Gli stranieri i rullini a colori se li potevano permettere già da prima, e infatti le loro foto sono spessissimo a colori. Dei nostri capitava spesso il contrario, anche in piena epoca del colore, poteva sempre capitare di scattare in B/N.

Giusto per confronto, uno dei fotografi più produttivi del secolo scorso Luigi Iorio di quanto in quanto carica i sui scatti su photorail: http://www.photorail.it/forum/index.php ... sa=search2 basta cercare mauryluis nella funzione cerca dell'archivio (sopra alla barra "Risultati"). Se uno vuol perdere un po' di tempo, provi a contare le foto in B/N e quelle a colori... Oppure provate ad iscrivervi al forum e a dare una sbirciata alle foto dagli archivi...

Dal 1980 cosa è successo? Che i fotografi summenzionati hanno iniziato a lavorare, mi sa: oggi è tutta gente sulla settantina, anche oltre. Se guadagni poco, compri le cose più economiche, dopotutto la fotografia ferroviaria è un hobby, mica un lavoro.

La rivista ACME era basata tra le altre cose sull'archivio personale di uno dei proprietari, che fa collezione di foto d'epoca.
Ah, per la cronaca, su ebay gli originali di certe foto di fotografi stranieri arrivano a costare come il modello in H0 della locomotiva ritratta.


Se le cose non le sai, salle.


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 Oggetto del messaggio: Re: Dal 1976 al 1980 Atmosfere della FERROVIA in ITALIA 2° V
MessaggioInviato: venerdì 20 novembre 2020, 17:38 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 6176
Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Giusto per la cronaca, sono nato nel '58, ho iniziato a comprare rullini nei primi anni '60 (ovviamnete con mio padre) trovare un rullino a colori all'ora era quasi impossibile e poi 8 foto e con quale qualità! Io usavo Kodak, ma la foto doveva essere ben sicura.
Nei primi anni '70 i rullini a colori, e poi le dia, erano ormai quasi la norma, prezzo a parte.
Poi al culmine del maggior rapporto qualità/prezzo delle pellicole è arrivato il digitale: che i primi scatti erano ben peggio delle prime foto fatte nel 1800, oggi siamo dove siamo.

Ma se gli umani di oggi pensano che anche Adamo ed Eva avevano il telefonino con tre obiettivi, ecco allora l'umanità ha sicuramente sbagliato qualcosa: per educazione evito anche di citare un solo errore ... ma se ci pensate ci arrivate!


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 Oggetto del messaggio: Re: Dal 1976 al 1980 Atmosfere della FERROVIA in ITALIA 2° V
MessaggioInviato: venerdì 20 novembre 2020, 18:09 
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Iscritto il: sabato 16 ottobre 2010, 10:10
Messaggi: 162
Continuo ad essere perplesso sul salto tra fine '70 e anni '80, di colpo sono stati tutti assunti e potevano permettersi la pellicola a colori.
Altra perplessità: nel libro, sempre DUEGI sulle secondarie anni '70 (molto bello, come quello sulle ferrovie anni '80-'90), molte foto sono a colori, eppure le pellicole erano care.......
Passo e chiudo, tanto ormai sono quello maleducato che non sa nulla....


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