Oggi è mercoledì 5 febbraio 2025, 7:06

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 29 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2  Prossimo
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Valpiave, ne varrà la pena?
MessaggioInviato: martedì 17 settembre 2024, 15:48 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 29 gennaio 2010, 13:56
Messaggi: 2762
Località: Legnano (MI)
Buongiorno a tutti, tempo fa avevo provato a ricavare dello spazio in un'angusta cantina, con progetto peraltro mirabilmente preparato da Bomby, ma purtroppo non ne venne fuori nulla di buono.
Soprattutto perchè...ho cambiato casa!
Quindi, oltre ai soliti impegni di lavoro, casa, famiglia (tutt'altro che in quest'ordine di priorità), ho finalmente una stanza di dimensioni accettabili per progettare il mio PRIMO plastico in h0.

Perchè ho volutamente scritto in maiuscolo (so che è maleducazione, sarà l'ultima volta :mrgreen: )?
Perchè so bene che qui la stragrande maggioranza di voi è composta da veri artisti od esperti di elettronica, anzi, spesso in entrambi i campi, oltre alla falegnameria, disegno al CAD, ecc. ecc.
Mi spiace, metto le mani avanti, non sono nulla di tutto ciò, quindi il mio plastico sarà (se mai sarà), un qualcosa di estremamente semplice, senza fronzoli, sulla falsariga (beninteso, metterei la firma ora per ottenere un risultato del genere) del TTModellismo Speciale "il mio primo plastico).
Insomma, non aspettatevi Qdp o Torrino, o Silvio Assi, o Alex La Torre o chiunque ci sia qui dentro! Il mio sarà sicuramente il peggiore!

Ora, tutta sta pappardella di maniavantismo per dire cosa?
Ah già, il plastico...dunque la sommaria descrizione:

1 piccolo DL con annesso piccolo fascio ricovero carrozze per i treni blasonati in arrivo
1 stazione di testa con un traffico decente sulla falsariga del Cadore e diramazione di Società Veneta verso una vallata secondaria
1 raccordo in piena linea con una fabbrica, a me piace l'idea cartiera per la varietà di carri e perchè poi, diciamocela tutta, a me il plastico Altavilla - Fiorano ha sempre intrigato.
1 stazione nascosta

Alcuni paletti che mi sono autoimposto, parzialmente anche per la mia conclamata incapacità:

- Epoca IVb possibilmente, con qualche lieve licenza poetica (tipo la D.445 in livrea navetta, in realtà apparsa nei primi anni '90 sulle linee afferenti Belluno...ma vogliamo essere fiscali noi che ancora ci sollazziamo con quella voglia di Rivarossi 1/80?)
- Sì allo scarico auto, ho comprato 2 DDm, li ho pagati come un rene, e voglio utilizzarli.
- Sì all'Espresso...sì, proprio come in Cadore, voglio giustificare le mie cuccette Heris/Acme e qualche UIC - X (va bene, niente filetto rosso e deflettori con smorzatori da 200 km/h) 8)
- Scambi? A mano, rigorosamente, no complicazioni dell'impianto elettrico, che per me è, letteralmente, arabo;
- Gestione treni? DCC of course, ho una z21 bianca che è stufa di far girare in tondo la mia D.141 o il Breda...
- Binari? A sezioni (e vai con le blasfemie), su Anyrail continuo a creare casini con i flessibili, le sezioni saranno anche brutte ma sono funzionali alla mia incapacità.
- Sviluppo del progetto? Rigorosamente in piano, niente elicoidali e similari, troppo complicate per iniziare, dal mio punto di vista, rischierei di star lì a fissare le barre filettate senza venirne mai a capo.

L'obiettivo? Avere qualcosa di funzionante e funzionale con i miei tempi e disponibilità, anche economiche.

Bando alle ciance allora, allego qui il disegno orrendo fatto su paint con le misure effettive delle pareti della stanza e l'ideale disposizione di quanto sopra descritto, ovviamente per ora mi sono limitato solo a scaricare Anyrail... :lol:

Ci si vede anche a Novegro ovviamente, io sarò quello che gira tra le bancarelle conscio di spendere qualche fucilata di €...as usual

https://ibb.co/n05BPqJ


Mattia


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Valpiave, ne varrà la pena?
MessaggioInviato: martedì 17 settembre 2024, 20:33 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: sabato 1 dicembre 2007, 15:51
Messaggi: 5854
Località: TROPEA(VV)
Ciao Mattia, innanzi tutto ti ringrazio per avermi citato insieme ad altri grandi nomi di questo forum :D
Lo spazio a tua disposizione mi pare ottimo per fare un buon lavoro...Hai già impostato il tracciato?


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Valpiave, ne varrà la pena?
MessaggioInviato: mercoledì 18 settembre 2024, 7:41 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 13:12
Messaggi: 419
Località: Martignacco UD
Mattia, consiglio spassionato, non escludere nessuna opzione.
Abbiamo a disposizione caterve di siti web, video, tutorial, riviste per risolvere tutti i dubbi fermodellistici.
Anche la parte elettrica, alla fine, non è così complicata. Elettrificare un deviatoio è una cosa semplice, e ti permette di aumentare la potenzialità di divertimento.
Se già usi anyrail per progettare, passare ad un software per gestire il plastico è un attimo.

Hai idee chiare, vai di falegnameria e buon lavoro.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Valpiave, ne varrà la pena?
MessaggioInviato: mercoledì 18 settembre 2024, 15:17 
Non connesso

Nome: Fabrizio Ferretti
Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
Messaggi: 7486
Località: Fabriano
Mattia, tranquillo, io di impianti elettrici non ne capisco una sega, ma ricordati, che in digitale, puoi controllare un discreto parco macchine senza giocoforza fare sezionamenti per le varie tratte, io, per esempio, sul plastichetto del pollino, zero sezionamenti, tranne uno per il cappio di ritorno, gestito in digitale, assolutamente in automatico, da una semplice schedina. Per gli scambi, usando i motori Peco, sono due fili più un comune, è la cosa più semplice del mondo, credimi. Inoltre sugli scambi Peco, o sul catalogo, trovi tutte le indicazioni per fare l' impianto. Su coraggio!


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Valpiave, ne varrà la pena?
MessaggioInviato: mercoledì 18 settembre 2024, 17:47 
Non connesso

Iscritto il: martedì 21 marzo 2017, 12:08
Messaggi: 1467
Torrino-Pollino ha scritto:
Mattia, tranquillo, io di impianti elettrici non ne capisco una sega, ma ricordati, che in digitale, puoi controllare un discreto parco macchine senza giocoforza fare sezionamenti per le varie tratte, io, per esempio, sul plastichetto del pollino, zero sezionamenti, tranne uno per il cappio di ritorno, gestito in digitale, assolutamente in automatico, da una semplice schedina. Per gli scambi, usando i motori Peco, sono due fili più un comune, è la cosa più semplice del mondo, credimi. Inoltre sugli scambi Peco, o sul catalogo, trovi tutte le indicazioni per fare l' impianto. Su coraggio!


Concordo con il controllo in DCC e anche sulla motorizzazione dei deviatoi (basta un decoder), ma sui motori Peco, rumorosi e assetati di Ampere direi che oggi c'é di meglio.

Roberto


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Valpiave, ne varrà la pena?
MessaggioInviato: mercoledì 18 settembre 2024, 20:00 
Non connesso

Iscritto il: martedì 7 febbraio 2006, 9:37
Messaggi: 1400
L'idea è più che buona, anzi ottima!
Io sfrutterei il vantaggio della complessità ( il progetto è senz'altro ambizioso per un primo plastico) per iniziare a prendere la mano ed acquisire la necessaria tecnica costruttiva.
Definito un progetto di massima e dimensionati gli ingombri, realizzerei il plsstico a sezioni. E partirei da quel che meno conta: il raccordo industriale! Se non venisse subito bene, infatti, sarebbe sempre possibile soarituirlo senza troppa fatica e "danno".
A seguire la coulisse, per acquisire dimestichezza con i binari ( qui tenterei di realizzare qualcosa con i flessibili e poserei degli scambi elettrificabili, anche senza la complicazione ( più apparente che reale) della collocazione sottopancia dei motori.
Poi realizzerei l'impianto della stazione di testa e del deposito. All'inizio questo impianto potrebbe essere realizzato provvisoriamente con binari e scambi usati, per provare le possibilità operative del progetto. Solo alla fine lo " stabilizzerei" nella forma definitiva wuando le tecniche sono acquisite.
In bocca al lupo.

Antonio


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Valpiave, ne varrà la pena?
MessaggioInviato: venerdì 20 settembre 2024, 23:59 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 29 gennaio 2010, 13:56
Messaggi: 2762
Località: Legnano (MI)
Ragazzi, non sono sparito, anzi, prima di tutto vi vorrei ringraziare per gli incoraggiamenti, poi vorrei rispondervi anche per stimolare il confronto, purtroppo non conosco altri appassionati in zona e quindi mi affido principalmente al forum. :oops:

AXEL ha scritto:
Ciao Mattia, innanzi tutto ti ringrazio per avermi citato insieme ad altri grandi nomi di questo forum :D
Lo spazio a tua disposizione mi pare ottimo per fare un buon lavoro...Hai già impostato il tracciato?


Ciao Axel, che piacere leggere queste parole, sì, ho iniziato a sviluppare qualche idea, ispirandomi nettamente a Fiorano, pubblicata su TTM anni fa, anzi, praticamente copiandola :roll:
Sotto trovi quanto ho sviluppato finora con Anyrail, ma ho finito i 50 pz. della trial version, quindi dovrò investire, devo ammettere però che mi è riuscito più semplice usare il software che la carta millimetrata (in disegno tecnico ero terribile, evidentemente lo sono ancora) :lol:

marco1016 ha scritto:
Mattia, consiglio spassionato, non escludere nessuna opzione.
Abbiamo a disposizione caterve di siti web, video, tutorial, riviste per risolvere tutti i dubbi fermodellistici.
Anche la parte elettrica, alla fine, non è così complicata. Elettrificare un deviatoio è una cosa semplice, e ti permette di aumentare la potenzialità di divertimento.
Se già usi anyrail per progettare, passare ad un software per gestire il plastico è un attimo.

Hai idee chiare, vai di falegnameria e buon lavoro.


Grazie Marco per l'incoraggiamento, ma sono davvero un neofita (ho il kit illuminazione della 1959 che mi attende da febbraio e non ho ancora avuto il coraggio di avvicinarmici), per ora tenderei ad una gestione quanto più possibile manuale, in base all'orario, fermo restando il DCC per il controllo treni, non vorrei avere più di 2 treni in movimento, anche perchè ai tempi della D.U., gli ingressi in stazione avvenivano uno alla volta (è una scusa per la mia pigrizia? Sicuramente!) :wink:

Torrino-Pollino ha scritto:
Mattia, tranquillo, io di impianti elettrici non ne capisco una sega, ma ricordati, che in digitale, puoi controllare un discreto parco macchine senza giocoforza fare sezionamenti per le varie tratte, io, per esempio, sul plastichetto del pollino, zero sezionamenti, tranne uno per il cappio di ritorno, gestito in digitale, assolutamente in automatico, da una semplice schedina. Per gli scambi, usando i motori Peco, sono due fili più un comune, è la cosa più semplice del mondo, credimi. Inoltre sugli scambi Peco, o sul catalogo, trovi tutte le indicazioni per fare l' impianto. Su coraggio!


Allora, nel progetto, per ora, ho usato Roco Line, ma non per qualche motivo, il primo è che mi sembrano reperibili facilmente anche nei negozi del circondario (Ndr: Milano), e confido, in caso di acquisti "importanti", in qualche sconto supplementare da parte del venditore.
Il venditore con cui parlai qualche mese fa, mi assicurò a sua volta che "motorizzato uno scambio, poi li motorizzi tutti".
Grazie per la fiducia, ma io ancora oggi mi chiedo: "adesso c'è un comodo connettore per collegare la Z21 ai binari GeoLine del mio ovale, ma quando comprerò altri binari, dove diamine dovrò attaccarli?" e poi "basterà 1 punto solo o dovrò mettere delle morsettiere per garantire più punti corrente?"...gli scambi motorizzati sono interessanti, devo però prima trovare la soluzione adatta, intanto sto notando che gli scambi non sarebbero pochi, quindi, mi sa che mi toccherà, altrimenti rischierei di trovarmi impegolato nei fili di ferro per gestire gli scambi in manuale...

Etsero17, Roberto, tu sei un esperto di elettronica, nei prossimi anni sono sicuro che ti disturberò!!!

A Federici ha scritto:
L'idea è più che buona, anzi ottima!
Io sfrutterei il vantaggio della complessità ( il progetto è senz'altro ambizioso per un primo plastico) per iniziare a prendere la mano ed acquisire la necessaria tecnica costruttiva.
Definito un progetto di massima e dimensionati gli ingombri, realizzerei il plsstico a sezioni. E partirei da quel che meno conta: il raccordo industriale! Se non venisse subito bene, infatti, sarebbe sempre possibile soarituirlo senza troppa fatica e "danno".
A seguire la coulisse, per acquisire dimestichezza con i binari ( qui tenterei di realizzare qualcosa con i flessibili e poserei degli scambi elettrificabili, anche senza la complicazione ( più apparente che reale) della collocazione sottopancia dei motori.
Poi realizzerei l'impianto della stazione di testa e del deposito. All'inizio questo impianto potrebbe essere realizzato provvisoriamente con binari e scambi usati, per provare le possibilità operative del progetto. Solo alla fine lo " stabilizzerei" nella forma definitiva wuando le tecniche sono acquisite.
In bocca al lupo.

Antonio


Antonio...grazie! Questa è un'ottima idea, ho sempre pensato anch'io di costruirlo passo - passo, partendo però dal Deposito, effettivamente però partire dal raccordo industriale mi permetterebbe di "giocare" a fare le manovre e provare a far tirare qualche carro alla D.141 (oppure, perchè no, alla V100 del mio start - set, che magari verrà ridipinta nei colori SV o in quelli della cartiera Piave").
P.S.: quest'ultima idea è colpa tua (e non solo), ma lo sai quanti sogni e progetti su ferrovie free lance ho fatto grazie alle FTL? Che idea geniale, davvero!!!

Allego l'immagine da AnyRail, io non so davvero come ringraziarvi per l'incoraggiamento, il solo fatto che abbia ricevuto risposte da chi ha creato dei veri spettacoli di plastici è per me fonte di immensa soddisfazione!
Spero di incontrarvi a Novegro per berci un caffè e chiacchierare di treni, ne sarei davvero onorato!

Mattia


Allegati:
Valpiave_Rev1.jpg
Valpiave_Rev1.jpg [ 36.19 KiB | Osservato 4507 volte ]
Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Valpiave, ne varrà la pena?
MessaggioInviato: sabato 21 settembre 2024, 17:10 
Non connesso

Nome: Fabrizio Ferretti
Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
Messaggi: 7486
Località: Fabriano
Già il fatto che non hai binari paralleli ai bordi, la dice lunga, bravo. Sui binari a settori, ricordati che le scarpette non sempre garantiscono il contatto elettrico, soprattutto quando colorerai i binari in ruggine... Io ti consiglio di cominciare a provare il flessibile, quello di Roco in cod 83, poi è maneggevolissimo, e con un buon tronchesino e qualche colpo di lima, tagliare le rotaie è facilissimo. Personalmente, per assicurare la continuità elettrica faccio dei ponticelli ogni flessibile.
Ciao!


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Valpiave, ne varrà la pena?
MessaggioInviato: venerdì 10 gennaio 2025, 15:59 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 29 gennaio 2010, 13:56
Messaggi: 2762
Località: Legnano (MI)
Buongiorno a tutti, rieccomi dopo immemorabile tempo, durante il quale ho però avuto il piacere di conoscere personalmente Etsero che, inutile dirlo, è un maestro inarrivabile per il sottoscritto!
Meno male che ci sono modellisti come lui, sempre pronti a prodigarsi in spiegazioni, ammetto di essermi sentito "piccolissimo", di fronte a tutta questa conoscenza.
Nel mio piccolo ho fatto qualche altro acquisto, principalmente Roco, 2 carri F a passo lungo ed una UIC-X mista "tipo 1964" in grigio ardesia.
Ho messo il "tipo" tra virgolette perchè so benissimo che il modello non corrisponde in toto alle UIC-X nostrane, ma visto il prezzo allettante ed il fatto che si tratti di una carrozza destinata a girare su un plastico, temo che in pochi si soffermeranno a notare le differenze nel sottocassa o delle porte più altre varie amenità.
Alla fine credo che il modellismo a volte sia una sorta di compromesso ed ognuno di noi sposti il limite in maniera meramente soggettiva, ad esempio a me danno più fastidio delle composizioni "campate" per aria che le porte in lega leggera con il vetro più o meno grande.

Ma bando alle ciance, finalmente sono riuscito a portare a termine, se così si può dire, la prima bozza del progetto, aggiungendo il raccordo dell'ipotetica cartiera "Boscon" e la stazione nascosta (e qui i binari saranno paralleli al piano, perchè non sarà interessata ovviamente dal paesaggio").

Attendo come sempre i Vostri commenti, che per me sono uno spunto eccezionale!

W il treno!

Mattia


Allegati:
Valpiave_Rev2.jpg
Valpiave_Rev2.jpg [ 58.13 KiB | Osservato 2189 volte ]
Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Valpiave, ne varrà la pena?
MessaggioInviato: venerdì 10 gennaio 2025, 18:18 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 25 novembre 2011, 19:13
Messaggi: 1962
Località: Trieste
Salve.

Questa curva mi puzza...mi sembra stretta

Allegato:
Valpiave_Rev2_1.jpg
Valpiave_Rev2_1.jpg [ 59.47 KiB | Osservato 2122 volte ]


E poi inserirei qualche comunicazione (coppia di deviatoi) in più se possibile per aumentare le possibilità di manovra, altrimenti fai solo avanti e indietro.
Da non scartare l'idea di curvare il binario nella parte alta del plastico. Ascolta il consiglio di Torrino-Pollino e usa qualche flessibile: risparmi spazio e viene meglio

Allegato:
Valpiave_Rev2_2.jpg
Valpiave_Rev2_2.jpg [ 61.35 KiB | Osservato 2122 volte ]


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Valpiave, ne varrà la pena?
MessaggioInviato: giovedì 16 gennaio 2025, 17:52 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 29 gennaio 2010, 13:56
Messaggi: 2762
Località: Legnano (MI)
Ciao Nanni,

innanzitutto grazie per aver dedicato del tempo a dare un'occhiata al mio progetto!
Concordo pienamente con te sulla curva, non mi piace per niente, sto pensando di apportare alcune modifiche in modo da evitare un raggio di curvatura così "estremo" che porterebbe solo ad orrende spanciate delle carrozze più lunghe e soprattutto ad aumentare esponenzialmente il rischio di svio! :wink:
Sto valutando di inserire proprio in quella zona un flessibile per dare un'atmosfera più realistica!

Per quanto riguarda invece le altre modifiche suggerite, quello più in basso dovrebbe essere il fascio di ricovero delle carrozze tra un turno e l'altro (in particolare i 2 espressi, un diurno ed un notturno), quindi non ho reputato utile mettere ulteriori deviate proprio perché si tratta di un fascio, cosa ne pensi?

A destra invece si trova la stazione nascosta, quindi anche lì è stata concepita come fascio, perché si tratterebbe di poter girare le loco nella maniera più vecchia del mondo...con la mano! :mrgreen:

Allego comunque il disegno con i nomi delle varie "località di servizio" :)

Domani sera dovrei riuscire a ritagliarmi qualche ora libera per poter preparare una terza revisione! :wink:

Grazie ancora per l'aiuto ed i sempre preziosi suggerimenti!


Allegati:
Valpiave_Rev2_Named.jpg
Valpiave_Rev2_Named.jpg [ 67.34 KiB | Osservato 1447 volte ]
Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Valpiave, ne varrà la pena?
MessaggioInviato: giovedì 16 gennaio 2025, 23:10 
Non connesso

Iscritto il: martedì 21 marzo 2017, 12:08
Messaggi: 1467
Mattia, io per la stazione nascosta, dopo il primo deviatoio dx, userei dei deviatoi sx, che fanno guadagnare qualche cm.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Valpiave, ne varrà la pena?
MessaggioInviato: venerdì 17 gennaio 2025, 8:23 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 25 novembre 2011, 19:13
Messaggi: 1962
Località: Trieste
Mattia646 ha scritto:


Per quanto riguarda invece le altre modifiche suggerite, quello più in basso dovrebbe essere il fascio di ricovero delle carrozze tra un turno e l'altro (in particolare i 2 espressi, un diurno ed un notturno), quindi non ho reputato utile mettere ulteriori deviate proprio perché si tratta di un fascio, cosa ne pensi?

A destra invece si trova la stazione nascosta, quindi anche lì è stata concepita come fascio, perché si tratterebbe di poter girare le loco nella maniera più vecchia del mondo...con la mano! :mrgreen:



Per il fascio carrozze ok.
Per la stazione nascosta invece faccio questo ragionamento. Se è vero che adesso vuoi fare il salto locomotiva a mano, magari un domani (se non lo hai già fatto) scoprirai che con il digitale, potrai fare il salto loco automaticamente, aumentando le possibilità di gioco. Quindi, almeno predisponi gli spazi per i vari componenti del tracciato onde accogliere dei deviatoi in un prossimo futuro in modo semplice e rapido.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Valpiave, ne varrà la pena?
MessaggioInviato: venerdì 17 gennaio 2025, 8:26 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 22:17
Messaggi: 1462
Località: ORVIETO Umbria
Domanda: é un tracciato punto - punto?

RF


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Valpiave, ne varrà la pena?
MessaggioInviato: venerdì 17 gennaio 2025, 10:41 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 5 giugno 2006, 19:20
Messaggi: 1105
Località: Città di Castello
Per il raccordo cartiera, ti proporrei di esaminare una opzione: renderlo curvilineo (almeno in parte); ti permetterebbe di ridurre il "gomito" di quello scambio curvo di ingresso adottandone uno di raggio maggiore e potresti far "scorrere" leggermente il tutto verso destra, con l'asta di manovra che "segue" la curva della linea magari usando anche lì un deviatoio curvo.

Buon modellismo,

Andrea


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 29 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2  Prossimo

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 4 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
banner_piko

Duegi Editrice - Via Stazione 10, 35031 Abano Terme (PD). Italy - Tel. 049.711.363 - Fax 049.862.60.77 - duegi@duegieditrice.it - shop@duegieditrice.it
Direttore editoriale: Luigi Cantamessa - Amministratore unico: Aldo Baldi - Direttori responsabili: Pietro Fattori - Daniela Ottolitri.
Registro Operatori della Comunicazione n° 37957. Partita iva IT 05448560283 Tutti i diritti riservati Duegi Editrice Srl