Su Google Earth, incredibilmente è anche riportato il piano binari

L'area tra l'asta di regresso e l'angolo del casello a destra è lunga 274 m.
Ma siccome tu entreresti direttamente in deposito e quindi non avrest i bisogno di asta di regresso, tra il primo scambio di diramazione ed il casello ci sono solo 206 m ed in larghezza tra parete laterale della rimessa locomotive ed il bordo della piattaforma girevole, circa 50m.

Insomma mi sembra che in scala H0 ci dovrebbe proprio stare.

Il mio interesse per questo deposito è perché vorrei realizzarlo come diorama per ospitare la mia produzione di locomotori trifase in scala Z (E554, E432 ed E431).

Si grazie, ho già controllato Google maps e mi sto proprio orientando su qualcosa di simile, anche se non ho ancora deciso se metterò una rimessa, ma sull'idea di un deposito o comunque di binari di ricovero credo di aver già deciso per il si.

Bene, come ti dicevo ho anche io interesse per questo impianto ed infatti sto sviluppando il progetto della rimessa.

Non avendo i disegni originali mi sto basando su rilievi dalle foto, disegni di altre rimesse a 4 e 6 locomotive. Se vuoi quando finisco posso passarti lo STEP.

San Giuseppe di Cairo... infatti negli anni dal 1973 al 1976 ci arrivavo con le 554, 431 e 432... e ci dormivo anche in quel cesso di dormitorio lì di fianco.

@Gianfranco Visentin grazie per l'offerta ma credo che il mio depisito sarà più che altro un'appendice di depisito, ovvero pochi binari dove far sostare le locomotive, facendo intuire che il vero e proprio depisito si trovi più a valle.

Parallelamente alla costruzione dei quattro restanti moduli sto definendo il layout dei binari in vista e del relativo assetto del paesaggio.

Consolidato il lato della stazione di transito rimane aperta la definizione del lato bivi. Come detto la mia idea è quella di rappresentare una zona ferroviaria a ridosso di un "polo" ferroviario non definito (stazione, città, bivio ecc) con una serie di binari di differenti ranghi incasellati tra due zone (portali) con differenti rapporti tra aree urbane, industriali e di verde. Da qui la mia ultima configurazione che vede il "sistema ferrovia" esibirsi tra due sottopassi stradali con portali squadrati in cemento e/o con la classica foggia a ferro di cavallo che giocano a nascondino con il sovrappasso, alcuni esplicitandosi in maniera netta, altri più nascosti nelle zone più interne dei sottopassi stessi. A livello di traffico ferroviario la linea ferroviaria più in profondità sarà la linea di rango più importante e via via si scenderà di grado fino ad arrivare alla bretella a bordo plastico che è pensata come bretella di servizio tra un deposito locomotive immaginato (non mostrato nel plastico, posto sulla sinistra) e un'appendice del deposito stesso che non prevede un deposito locomotive coperto ma solo tre binari che accoglieranno eterogeneo materiale rotabile.
A livello di traffico e movimentazione quest'ultimo binario che come detto va dai tre binari di deposito e il deposito fantasma vedrà un alternarsi di locomotive che transitando a bassa velocità faranno la spola tra i tre binari visibili (a destra) e i due tronchini fantasma (a sinistra) senza interferire con il traffico ferroviario.

Schema del layout con i binari coperti (Roco cod,83) e i binari paesaggistici (Weinert cod. 75)



Ipotesi di assetto paesaggistico



Layout completo

Questi sono gli schizzi preparatori sulla logica di progetto del plastico e l'ideogramma del plastico che sintetizza i criteri di progetto e di movimento dei treni da cui si evince la logica dell'ovale, con le due vetrine paesaggistiche e la aree fantasma che servono per il traffico ferroviario, passatemi il termine, "non ovalizzato".





Qui di seguito l'ultimo sviluppo lato bivio con la creazione della bretella che porta dal deposito, solo immaginato e non realizzato modellisticamente e raggiungibile sulla sinistra dopo il cavalcavia. A livello di esercizio tramite tra i due tronchini fantasma e l'appendice del deposito sulla destra ci sarà un vivace traffico di locomotive che sfileranno e faranno bella mostra di se senza influenzare il traffico ferroviario vero e proprio che passerà sul nodo. Sulla destra lato curva è inoltre rappresentato il raccordo fantasma dove verranno composti/scomposti manualmente i convogli che poi entreranno/usciranno dall'esercizio sull'impianto.



Queste invece sono le due vetrine paesaggistiche



Saluti
Giuseppe Randazzo aka QdP