claudio.mussinatto ha scritto:
Non ci sono secondi fini...
Io abito a Torino e nei negozi di questa cità , tranne uno che si ocuupa di digitale , non mi conoscono.
Compro altrove , dove ho trovato un amico , competente e appassionato, pronto a risolvere, nei limiti , i problemi.
Tutto qui...se ricevo una risposta simile in un concessionario di auto o da un gioielliere, io esco e vado a cercarmene un altro...
saluti
No, no, non intendevo secondi fini propriamente detti. Spiegarsi scrivendo è un pò piu' difficile. Certamente una risposta simile data da un commerciante non è correttezza commerciale di sicuro. Se il negoziante avesse voluto dimostrare di prendersi a cuore, anche fuori garanzia, il problema nel caso si fosse verificato quello ipotizzato, avrebbe dovuto contattare la casa madre la quale o avrebbe risposto sicuramente la stessa cosa, oppure un'altra, ma comunque se ne sarebbe fregata. Quindi, scorrettezza del negoziante, ma anche del fabbricante. Perchè dico ciò? A mè è capitato un caso simile (molto grave) su un modello Roco fuori garanzia. Non ho contattato il negoziante, ma direttamente Roco. Ho fornito foto la prima volta. Ho fatto avere il modello in visione la seconda. In tutti e due i casi hanno sentenziato che, secondo loro, la loco era caduta. Se avessi avuto il negoziante che si fosse reso disponibile al mio problema mi avrebbe certo fatto piacere, ma cosa sarebbe cambiato? Nulla, anche se tutti desideriamo, comunque, avere a che fare con negozianti seri, appassionati, competenti e onesti. Con ciò non voglio assolutamente difendere quel negoziante e la sua orribile risposta, anzi. A questo punto, però, viene spontaneo affermare che variando l'ordine degli addendi il risultato non cambia. Occorrerebbero negozianti seri, ma anche fabbricanti seri. Di questo abbiamo bisogno. Finchè non sarà così, le cose non cambieranno mai. Saluti.